Ergotec Swell X-70, Riser bar 30 e Frisco 2 silicone
Come è fatto il manubrio Riser Bar 30
Come è fatto il manubrio Riser Bar 30
La scelta del manubrio è stata la più difficile. Perché sbagliare questo significa vanificare la ricerca della corretta ergonomia e perché Ergotec ha una tale vasta varietà di opzioni che la decisione è ardua.
In ottica di sola recensione la scelta più oculata sarebbe stata ricorrere a uno regolabile, flat o a farfalla.
Come per esempio il modello AHS Super light.
Di cui esiste anche la versione con clamp da 25,4.
Oppure il modello AHS Premium.
Presente anche lui con clamp da 25,4.
E comunque la scelta di manubri da città e trekking è decisamente ampia.
In tutta la pletora di manubri quasi per ogni disciplina, io però ho preferito attingere alla famiglia dedicata alla Mtb.
Scelta motivata dal fatto che lo scopo è trovare la giusta ergonomia su una bici nata per ricevere la piega, quindi con necessità di compensare, come detto da subito.
Il manubrio a farfalla avrebbe portato un eccessivo innalzamento del manubrio e/o suo allontamanento in determinate prese.
Un flat regolabile non mi avrebbe permesso facilmente quel piccolo aumento di altezza offerto dal riser. Già, ma poi che riser scegliere? Con diverse altezze disponibili ho dovuto fare i calcoli su base personale e alla fine ho trovato nel 30 la soluzione ottimale.
Per me, cioè per questo telaio in questa taglia e mie misure antropometriche.
Quindi per differenti dimensioni meglio valutare con cura e sempre su base personale.
Però in questo tipo di modifica, cioè nel passaggio da piega a manubrio flat, la scelta migliore è sempre un riser da Mtb.
Questo quello selezionato da me. In alluminio 6061 (il 6+ è in lega 7050), con valori di Back sweep/Up sweep di 12°/+4° e un peso di 395 grammi.
E’ lungo, siamo a 780 mm con zona di innesto manopole di 230 mm. Che non significa montare manopole da 23 cm ma che la zona a diametro giusto per manopole e comandi (22,2mm) è lunga 23 cm.
Posta la lunghezza media di una manopola di circa 13 cm e visto che il manubrio può essere ridotto sino alla lunghezza di 68 cm, ecco che questi 23 cm assumono il loro significato.
Il riser di questo manubrio è di 30 mm, come indicato nel suo nome.
Esistono in gamma anche con riser 50 e 70 mm, e vale il discorso fatto prima: bisogna valutare quote della bici e proprie antropometriche per trovare la giusta base di partenza. In linea di massima un 70 mm è quasi sempre eccessivo in questo tipo di modifiche, il 50 torna comodo a chi è abbastanza sotto il metro e settanta perché avrà una bici di taglia piccola, ossia con tubo sterzo piuttosto corto. Ma, ripeto, qui parliamo di compensare un assetto di bici sportiva o sport touring, non dimentichiamolo mai.
La zona di attacco oversize è ampiamente serigrafata, rendendo semplice prendere i riferimenti.
Il safety level è grado 6 (c’è anche in 6+, destinato alle E-Mtb) a garanzia di una robustezza a tutta prova.
A completare questo allestimento ho chiamato delle manopole assai comode.
Vediamole.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Grazie per l’articolo. Sono passato attraverso tutti i punti citati (attacco regolabile, riser bar, sella ammortizzata) per adattare le bici di mia moglie con importante discopatia e adesso può tranquillamente stare un sella 12 ore senza problemi. Ovviamente ne rimette l’estetica della bici rispetto l’originale, ampiamente ripagata dal sorriso ritrovato della ciclista.
Ciao Roberto, hai ragione sull’estetica perché comunque perde fascino, anche cercando componenti più aggraziati (e comunque ora che ho manubrio tagliato e potuto abbassarlo un poco rispetto alle immagini pubblicate perché le mie braccia stanno guarendo va assai meglio).
Hai ancor più ragione a dire che conta più il sorriso di tua moglie, pedalare deve essere un piacere, sempre, altrimenti non ne vale la pena
Fabio
Ciao Fabio,
non nascondo che non sono mai riuscito a trovare i giusto feeling con la piega di “Gitana” e questa modifica un pò mi stuzzica.
Ovviamente andrebbero rivisti i comandi freni e cambio/deragliatore (ora monto Sraam Apex) cosa sarebbe compatibile come componentistica?
A livello di costi nasometricamente di quanto si parla? vero che ho appena rifatto nastratura della piega dopo un bel ruzzolone 🙁
Ciao Lorenzo, dal punto di vista meccanico basta prendere due comandi sram per manubrio flat, quelli che ho usato io (Rival, in orgine con la piega, ma lavorano con ogni gruppo Sram 2×11) e per i freni hai l’imbarazzo della scelta.Puoi prendere due idraulici da mtb (scusa,non ricordo se hai i dischi o no) oppure due leve meccaniche per caliper se hai freni a cerchio. Sehai dischi meccanici lo stesso, bastano due leve freno ma spesso conviene passare al tutto idraulico. Unica seccatura se hai cavi interni, passare poi da una configurazione all’altra significa tubi, spine e olive nuove ogni volta.
Comunque, non subito ché sto parecchio impicciato, scriverò di come eseguire la modifica sotto l’aspetto tecnico.
Per i costi del materiale Ergotec visto qui, tra manopole, manubrio e attacco siamo poco sopra i 100 euro scovando le offerte online.
Fabio
Grazie Fabio pronto e gentilissimo come sempre.
Proverò ad insistere ancora con la piega e tengo questa modifica nel cassetto 😉