Denim Vaude Larvik PrimaLoft

Tempo di lettura: 6 minuti

Prosegue il mio personale viaggio nel ciclismo urbano alla ricerca di abbigliamento e accessori studiati per la bici e adatti alla vita quotidiana.

Così non poteva mancare un denim, capo informale e iconico del vivere cittadino e non solo. Che però per pedalare è sempre stato scomodo. Le ginocchia non si muovono liberamente, il cavallo stringe, alle caviglie serve una molla per non interferire con la catena, le tasche posteriori grattano sulla sella.

Certo, tutti noi pedaliamo lo stesso. Rinunciamo ad una cadenza decente, cerchiamo modelli dal taglio un poco più largo per evitare fastidiosi attriti e dolorose compressioni, ci arrangiamo con mollette e cinghie varie per non macularli con l’olio della catena. Facciamo di necessità virtù.

Da oggi però posso coniugare all’imperfetto: facevamo di necessità virtù.

Perché la tedesca Vaude ha immesso sul mercato un denim tecnico studiato per noi pedalatori seriali. Tessuto specifico e unico, soluzioni tecniche e taglio per assecondare il movimento delle zampette, dettagli sfiziosi per la sicurezza passiva.

Potevo quindi farmi sfuggire questi Vaude Larvik nella sequenza dedicata all’urban cycling? Ovviamente no, e grazie alla solerzia dell’ufficio stampa italiano che cura la comunicazione del distributore nazionale Panorama Diffusion del marchio tedesco, mi sono visto recapitare un jeans tutto per me. Da provare, studiare, mettere alla frusta e farci entrare la pancetta post bagordi natalizi: quest’ultima l’operazione più difficile…

Vaude è nome noto a chiunque pedali e ami la vita all’aperto. Ha vasto catalogo, vi troviamo dalle scarpe sia da ciclismo che da trekking, dall’abbigliamento alle borse, dagli zaini alle tende. Che si scelga di avventurarsi in bici o a piedi o sugli sci, qualcosa di utile c’è sempre.

Ma questo è un blog di ciclismo quindi resterò su questa famiglia; che spazia dall’abbigliamento sportivo a quello più casual, dalla giacca antivento aderente e tecnica al simpatico poncho cittadino; dal portaborraccia alle borse da viaggio intorno al globo. Compreso delle simpatiche borse da portapacchi che prima o poi spero di riuscire a presentarvi.

Una azienda green, non solo per età visto che è stata fondata poco dopo la mia nascita (eheheheheh) ma soprattutto per la politica di rispetto per l’ambiente nella scelta dei materiali e dei sistemi di produzione. Nonché per il rispetto di giuste condizioni di lavoro per i suoi dipendenti, aderendo alla fondazione no-profit Fairwear.

Un marchio che ama la bici e ama l’ambiente e io sono sempre contento quando posso lavorare con aziende così.

Un marchio ben noto agli amanti della bici e dell’outdoor, quindi inutile dilungarmi oltre raccontandovi ciò che già sapete: meglio andare su ciò che (ancora) non conoscete. Ossia i jeans Larvik.

Voltiamo pagina e vediamo come sono fatti.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Giovanni74</cite>

    Ciao Fabio, ho letto la prova dei due denim che hai pubblicato già da qualche tempo, poichè mi è nata l’esigenza, o meglio la possibilità di un maggior spostamento quotidiano in bicicletta quindi non solo legato all’uscita ” agonistica”. Mi sembrano ottimi capi ben studiati, ma il mio dubbio rimane sui possibili, per non dire certi, attriti che forse alle volte sono dovuti più all’intimo che non al pantalone. Nel caso a questo denim si può abbinare un underware più indicato di un altro? Grazie

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Giovanni, no, la vestibilità è quella di un jeans normale, tagliato per favorire la mobilità ed evitare eccessivi attriti, ma pur sempr eun capo cittadino è.
      Ossia, da indossare nei trasferimenti urbani, la mezz’ora per capirci.

      Fabio

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