Campanello, tappi manubrio e cinghie portatutto Gearoop

Come sono fatti

Tempo di lettura: 2 minuti

Come sono fatti

Parto dai tappi manubrio. Mi hanno sempre messo tristezza quelli di plastica che saltano fuori dagli scatoli dei nastri manubrio; quelli che imitano la trama della fibra di carbonio li trovo infantili oltre che orribili. Sorvolo sui tappi da fiasco forniti in dotazione con il nastro in cuoio più famoso e diffuso…

A me piacciono tanto quelli in alluminio con fissaggio a espansione e dove posso, li piazzo. Non su tutte le mie bici, in alcuni casi evito perché l’unico loro limite, almeno con quelli più spessi, è che si graffiano facilmente quando poggi la bici da qualche parte. E io odio i graffi…

Tempo fa abbiamo conosciuto i tappi manubrio in alluminio con luce a led (rossa) integrata. Questi invece sono semplici, senza lucetta. Più leggeri quindi e lavorati con uguale precisione.

E’ un prodotto nuovo, le grafiche e i colori sono in continua evoluzione.

Per tenersi aggiornati più che al sito ufficiale è meglio collegarsi alla pagina Facebook. Anche perché, purtroppo, trovare in Italia i prodotti di questa factory taiwanese non è facile e spesso l’unica è rivolgersi al più famoso sito di aste oppure chiedere all’azienda come procurarseli, contattandola appunto tramite la pagina Fb.

Il sistema di fissaggio a espansione è concettualmente semplice e proprio per questo efficace.

Tre piccole unghie in plastica tenute in sede da una molla: inserisci il tappo e avviti. Null’altro.

E aggiungi un tocco personale alla tua bici.

In fin dei conti hanno funzione solo estetica, i tappi in plastica di serie bastano a svolgere il lavoro. Chi ha detto mai che su una bici bisogna guardare solo l’utilità? Io no di certo…

Però avere anche qualcosa di utile fa sempre bene: come il Trasformers Mount SuperBand.

Una coppia di due bande elastiche rese solidali a cui aggiungere, se necessario, gli elastici in silicone per ampliare la misura sfruttabile.

Più che come soluzione definitiva io li ho trovati assai utili per portare con me ciò che in quel momento mi serviva, senza dover smontare e montare i supporti specifici da una bici all’altra. Ma, come detto nell’introduzione, l’unico limite è la fantasia.

Qui di seguito alcuni esempi.

In foto ho usato l’ammiraglia corsaiola; nella realtà è stata la solita London Road a ricevere questo Trasformers Mount SuperBand. Perché non sempre porto con me la borsa oppure mi capita di lasciare la bici al palo e così stacco subito quello che mi sono portato ed evito di non trovare niente al mio ritorno.

Un accessorio utile; non certo grazioso però.

Invece sia utile che grazioso è il piccolo campanello, uno dei cavalli di battaglia di Gearoop.

Questo in bronzo è elegante; il mio preferito è ovviamente quello in luccicante argento…

La versione che Stan ha messo nel pacco è l’ultima proposta, con attacco a fascetta regolabile.

Il campanello è avvitato alla fascetta con un supporto in alluminio.

Le due cinghiette in plastica sono dentellate e una vite permette di stringere alla larghezza desiderata.

Le cinghiette sono orientabili, si aprono a ventaglio per capirci. E quindi lo puoi montare anche su diametri oversize.

Mio consiglio: una volta scelta la collocazione è meglio tagliare l’eccesso delle cinghiette. La loro sporgenza è bruttina.

Comunque a chi non piacessero, e lo capisco, potrà sempre guardare alle versioni con fascia elastica o a quella, la mia preferita, con morsetto regolabile.

Il suono è urbano: nel senso del modo…

A sentirlo lo si sente per carità; ma sembra ormai che la cosa non produca alcun effetto sui passanti. Hai voglia a scampanellare, mica staccano il naso dallo smartphone. Almeno camminassero sul marciapiede, non per strada. Vabbè.

Tre simpatici oggettini, poco da provare ovviamente e quindi un semplice articolo per farveli conoscere.

Il mio cruccio resta la difficile reperibilità in Italia e in rete non sempre si trova tutto facilmente. Comunque l’azienda sta lavorando per espandere il raggio d’azione qui in Europa e secondo me dovrebbe essere più decisa.

Produce un sacco di cose sfiziose, le lavorazioni sono accuratissime (e non parlo solo del poco visto adesso ma di tutto quello che mi è capitato tra le mani) e con poca spesa si da quel tocco personale alla bici che non guasta mai.

Vedremo che tirerà fuori per l’anno a venire: se qualcosa di nuovo e sfizioso ci sarà, state sicuro che me lo farò mandare 😀

Buone pedalate

COMMENTS

  • <cite class="fn">alfaluna</cite>

    speriamo presto presente con un suo sito di vendita online per EU
    qualche sfiziettino ci si può togliere

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