Bonus bici: i soldi non bastano

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I fondi stanziati per il bonus bici lasceranno tanti a bocca asciutta. Vediamo perchè.

In Italia secondo i dati Ancma (Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) nel 2019 sono state acquistate 1.713.000 biciclette. Una ogni 20 secondi scarsi.

L’Ancma prevede un aumento, per questi primi mesi del 2020, di almeno 400.000 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Dati e stime per difetto perché non tengono conto degli acquisti online su siti esteri.

Il bonus bici coprirà il 60% del prezzo finale sino a un massimo di 500 euro per tutti acquisti a partire dal 4 maggio.

Il rimborso avverrà in due fasi e due modalità e partirà dal giorno in cui il Ministero dell’Ambiente avrà messo online la piattaforma digitale su cui caricare la richiesta, la spiegazione in dettaglio la trovate in questo articolo.

Riassumo perché ci serve per i successivi calcoli.

Fase 1 (dal 4 maggio 2020 fino al giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto il rimborso al beneficiario; per ottenere il contributo è necessario conservare il documento giustificativo di spesa (fattura e non scontrino) e allegarlo all’istanza da presentare mediante l’applicazione web.

Fase 2 (dal giorno di inizio operatività dell’applicazione web): è previsto lo sconto diretto da parte del fornitore del bene/servizio richiesto, sulla base di un buono di spesa digitale che i beneficiari potranno generare sull’applicazione web. In pratica gli interessati dovranno indicare sull’applicazione web il mezzo o il servizio che intendono acquistare e la piattaforma genererà il buono spesa digitale da consegnare ai fornitori autorizzati per ritirare il bene o godere del servizio individuato.

Sappiamo che la piattaforma dovrà essere operativa entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto 19 maggio, il famoso Decreto Rilancio.

Poniamo che sarà online esattamente il 60esimo giorno, abbiamo un arco temporale che va dal 4 maggio al 17 luglio, per un lasso di 76 giorni.

Se le vendite copiassero per ipotesi lo stesso andamento di una bici ogni 20 secondi circa come nel 2019 avremmo una media di poco più di 330.000 bici vendute. 

Che è una ipotesi, perché oltre l’aumento delle vendite di questo periodo c’è da considerare che la bici è acquisto stagionale, cioè in primavera/estate se ne vendono ben più che in inverno. Da aprile a giugno di solito si fanno i due terzi del venduto, quindi…

Ora se vogliamo considerare un bonus medio di 250 euro sfruttato abbiamo che i 120 milioni stanziati saranno goduti da 480.000 ciclisti, tenendoci sulla media dei dodici mesi di venduto.

Secondo Ancma il bonus medio sfruttato sarà di 300 euro, il che abbassa la soglia dei ciclisti fortunati a 400.000.

Questo significa che siamo poco sopra il venduto nei 76 giorni presi in esame.

Ed è, ripeto, una stima per difetto, perché il venduto sarà ancor di più durante questa finestra temporale.

——— A distanza di molti giorni dalla pubblicazione di questo articolo, aggiungo che alla data del primo luglio il fondo è stato ampliato a circa 200 milioni di euro ——-

Questo ci porta al problema della fase 2, quando cioè lo sconto sarà applicato alla cassa e il venditore accreditato otterrà il rimborso dalla Stato: semplicemente, non ci sarà la fase 2 perché i soldi in cassa saranno finiti.

Lo scopo del bonus bici è incentivare chi non ha una bici ad acquistarla, per pedalare invece di guidare un’auto o prendere un autobus.

Lo scopo di un incentivo, soprattutto adesso che viviamo una crisi di liquidità senza precedenti, almeno chi non ha stipendio assicurato dallo Stato, è abbassare la soglia di spesa. E in quest’ottica lo sconto alla cassa è ottima idea.

Idea che resterà inattuata, forse si coprirà il primo giorno o la prima settimana se la piattaforma del Ministero sarà operativa in anticipo rispetto alla scadenza.

Ma con questi numeri, diciamolo: quale negoziante si assumerebbe il rischio di anticipare lo sconto? E poiché il bonus alla cassa sarà applicato dai negozianti aderenti, è facile pronosticare una adesione bassa se non nulla.

Una calcolatrice, la ricerca dei dati Ancma e nel tempo che la caffettiera borbottasse il suo nettare ho fatto i conti appena proposti. Che sono sottostimati. E forse pure sbagliati, sapete, senza caffè… 😀

La pletora di esperti e consulenti nominati da ogni ministero avrebbe potuto fare gli stessi calcoli e con maggiore precisione, visto che hanno accesso a molti più dati. E a molto più caffè.

Il Ministero delle Finanze ha già fatto sapere che sono disponibili massimo 800 milioni per finanziare eventuali modifiche al Decreto Rilancio, a tutto il Decreto e non solo a questa parte.

Il bonus bici ha comunque copertura aleatoria, perché affida il proprio finanziamento ai proventi delle aste di quote di Co2. Significa che noi vendiamo inquinamento per finanziare un bonus che, tra le altre cose, serve a combattere l’inquinamento.

Questa la situazione, se volete divertirvi con la calcolatrice potete simulare altri scenari, per esempio ricavando dai dati Istat la parte di popolazione maggiorenne che risiede nei Comuni che rispettano i parametri per il bonus, rapportare le vendite alla popolazione e così via.

Ma alla fine siamo lì, ci sarà un altro click day il primo giorno, con tutti a caricare i dati sulla piattaforma; e tempo una settimana i soldi saranno finiti, forse due. Forse già al primo giorno, visto che mancano i dati su monopattini elettrici e similari…

Buone pedalate, con o senza bonus

COMMENTS

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Piccola nota: per la Fase 1 -oltre alla fattura del bene acquistato – è necessario avere la SPID,
    😉

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, grazie per l’aggiunta.
      Comunque qui è solo per la questione fondi disponibili, per come chiedere il bonus c’è altro articolo completo.
      Per chiedere il bonus, ottenerlo a quanto pare è tutta una altra storia…

      Fabio

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Allungherei i tempi di una settimana.

    Cioè il tempo che ci vorrà per ripristinare l’eventuale piattaforma al sicuro crash che avrà il primo giorno per l’eccesso di domande.

    🙂

  • <cite class="fn">eraldo silba</cite>

    ..e poi nel decreto si era anche parlato di sicurezza sulle srrade per le bici..tipo corsie destinate ai bordi strade, appunto, per chi viaggia e viaggera’ con le due ruote. Bene il bonus acquisto ma ho il ragionevole dubbio sul resto..

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Eraldo, di tutto mi si potrà accusare ma certo non di essere benevolo col potere.
      Però dobbiamo anche centrare il giusto obiettivo.
      Bonus a parte, il Ministero dell’ambiente ha stanziato già da tempo 310 milioni di euro a favore dei Comuni che ne facciano richiesta per la costruzione di ciclabili.
      Soldi che i Comuni non chiedono perché per molte amministrazioni la ciclabile significa inimicarsi i commercianti, che temono le minori vendite causate dal fatto che quella ciclabile toglie spazio al parcheggio e quindi niente shopping.
      E’ cronaca recente, basta sfogliare i quotidiani locali per leggere sindaci, quasi tutti di una specifica parte politica, che se gli parli di ciclabile vanno fuori di matto.
      Le colpe ci sono, però dobbiamo sempre informarci bene e capire chi è l’autore…

      Fabio

      • <cite class="fn">eraldo silba</cite>

        Ciao Fabio e grazie per la solerte risposta. Non era mia intenzione accusare alcuno, solo mi preoccupo sempre quando vedo molti ciclisti, cicloviaggiatori (tra io quali rientro cosi come mia moglie e le due mie figlie) percorrere le nostre strade. Nella citta’ dove vivo, Cuneo, devo ammettere che si sta facendo molto per chi gira in bici . Piste ciclabili che percorrono quasi tutta la citta’ e pare ora vogliano rendere isola pedonale e ciclabile anche il lungo viale oltre al centro storico gia” cosi’ da tempo. Appena pero’ si esce dalla citta’ il pericolo e’ totale. Ad agosto mia moglie andra’ a Parigi in bici con suo cugino (61 e 70 anni ndr) vedremo come i cugni francesi saranno attenti ai cicloturisti.
        Grazie ancora per l’attenzione
        Eraldo

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Eraldo, non era un rimprovero ilmio; mi rendo conto che spesso sembro peggio di quel che sono…
          No, il mio è un invito ad indentificare sempre chi è realmente responsabile. Altrimenti si rischia di togliere merito a chi ne ha attribuendolo a chi non ha e anzi, ci rema contro.

          Fabio

          • <cite class="fn">eraldo silba</cite>

            Condivido il tuo pensiero. Nonostante gli anni mi piace ancora progettare viaggi con la fidata bici e sognare di poterlo fare in sicurezza e che sia cosi per tutti i ciclisti…tra qualche generazione spero che questo sogno diventi realta’.
            Grazie ancora
            Eraldo
            Ps cmq si credo proprio che i soldi del bonus non basteranno, auguriamoci in altri futuri stanziamenti.

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