[Anteprima test] Wilier Adlar

Come è fatta
Come è fatta
Sintetizzo questo paragrafo, solo le notazioni essenziali e non la mole di informazioni che di solito inserisco nei miei test. Avete capito che questa impaginazione è una eccezione, giustificata dalla particolarità della situazione in cui si è svolto il test.
La Wilier Adlar si presenta con un telaio in composito dal peso di circa 1.100 gr.
E’ proposto in cinque taglie: XS, S, M, L, XL. Le geometrie derivano dalla mountain bike: lo sviluppo orizzontale del triangolo telaio (reach) è piuttosto pronunciato. Questa soluzione permette di adottare un attacco manubrio più corto che lavora in sinergia con un angolo di sterzo aperto (70°). Un’evoluzione che restituisce maneggevolezza e controllo sui sentieri più impegnativi a bici carica.
Il telaio è stato progettato per ospitare una forcella con foderi particolarmente lunghi. Una configurazione che agevola l’installazione di una forcella ammortizzata (escursione massima di 40 mm compatibile con serie sterzo conica da 1″ 1/4 – 1″1/2) senza cambiare la geometria complessiva del telaio.
Nel caso si opti per una ammortizzata, ricordo che Wilier non propone una “sua” forcella ma invita a rivolgersi all’ampia offerta dell’after market.
Sullo stelo destro della forcella è presente un foro per il passaggio del cavo di un eventuale mozzo a dinamo.
Anche il reggisella da 27,2 mm può essere sostituito con un sistema telescopico.
Gli allestimenti prevedono esclusivamente trasmissioni monocorona. Questa scelta ha permesso di liberare il tubo verticale dall’attacco del deragliatore. In questa zona le forme sono state schiacciate per ricreare una sorta di piccolo parafango integrato.
I passaggi ruota generosi sono in grado di ospitare qualsiasi gomma gravel da 52 mm (52-622) fino a coperture da mountain bike 29 x 2.00″.
Portapacchi anteriore e posteriore scaricano il peso delle borse (create da Miss Grape per Wilier) sui perni passanti che attraversano telaio e forcella. Una scelta che permette di ridurre lo stress strutturale su Adlar. Ulteriori punti di fissaggio garantiscono stabilità, senza dimenticare la possibilità d’installare un terzo portaborraccia o porta attrezzi sotto il tubo obliquo ed una borsa top tube.
Molto gradevole il passaggio cavi che scompare alla vista grazie alle furba soluzione posta sotto lo stem.
Qui riassunte le caratteristiche tecniche fondamentali.
Queste le geometrie.
Cinque gli allestimenti presenti al momento in cui scrivo questa note, con prezzi che partono da 3700 euro fino a 5400 euro. Ma la bici è nuova, c’è fermento nel settore dei componenti gravel, piuttosto che elencare qui meglio che facciate riferimento alla pagina ufficiale di Wilier, i link al solito a fine articolo.
Questa usata, giusto per precisione, viene 4000 euro; a cui aggiungerne altri 600 per il kit portapacchi/borse.
Come avete visto questo paragrafo è stato sintetico, siete abituati alla mia mania di mostrare ogni dettaglio. Però vi ho anche anticipato la mia volontà di organizzare un test approfondito, questo è solo un assaggio e la bici merita di essere conosciuta in ogni suo aspetto. Cosa che nel poco tempo a disposizione e con mille altre cose da fare non mi è stato possibile.
Adesso però pedaliamo.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
Complimenti come al solito, sarà un’anteprima ma anche così a me pare una prova completa!
Detto ciò vorrei buttare lì un po’ di polemica….è possibile che una bici con telaio in carbonio ma con montaggio tutto sommato base (onesti cerchi in alluminio, trittico reggisella-stem-piega in alluminio, addirittura comandi e freni grx 610, cambio monocorona meccanico) possa costare 4.000,00 €? Con versione “base” che differisce sostanzialmente per il monocorona a 11v invece che 12v e costa comunque 3.700 €?
Detto ciò la bici sembra ben fatta, visto che hanno optato per il solo monocorona avrei puntato sulla compatibilità con forcellino udh e il movimento centrale filettato….per dare la massima facilità di manutenzione al cicloturista che vuole essere pronto a riparare tutto.
Ciao Lorenzo, sull’esemplare in prova c’è la versione 810.
Ma a parte questo, per dare un giudizio definitivo sul rapporto qualità prezzo mi servirebbe un test approfondito.
Si, ho percepito una enorme qualità e doti dinamiche eccellenti ma comunque in uso più limitato (seppure davvero gravoso) rispetto a quello a cui sottopongo le bici nei miei test. A mancarmi è stata la varietà dei percorsi, qui ho fatto per lo più fuoristrada davvero duro ed è andata alla grande; motivo per cui non ho avvertito la necessità di una doppia.
Ma sui miei percorsi di prova? Non lo so ancora.
Per questo non riesco a dare un giudizio globale, mi mancano troppi tasselli.
Certo, uno allora dirà: perché hai pubblicato allora?
Perché da giornalista sarebbe stato un errore da parte mia lasciarmi sfuggire questa occasione, eravamo in pochissimi a questa anteprima, seppure frammentarie ho raccolto abbastanza dati da supportare un articolo.
Per quel che ho visto, col prezzo siamo in linea, almeno su questa versione, considerando anche quanto offre il mercato nella stessa fascia.
Se poi il mio sospetto di essere davvero una bici capace di fare tutto e bene sarà confermato, beh, allora ci siamo.
Inoltre considero anche che questa è solo una delle bici in gamma gravel dell’azienda, quindi ci sta aver voluto operare scelte diverse. Fosse l’unica allora ok, l’impossibilità della doppia sarebbe un limite. Ma vista la scelta, ci sta.
Perché alla fine, lo dico da mesi e ne ho avuto conferma nelle scorse settimane, non conta definire e catalogare: conta avere ampia possibilità di scelta e questa Adlar è una ulteriore opzione a nostra disposizione.
Insomma, per un giudizio definitivo non posso sbilanciarmi senza il conforto dei miei percorsi; per adesso ha di sicuro accresciuto la mia curiosità.
Fabio