Mozzi a lucido

L’altro giorno sono dovuto andare per alcune commissioni alla casa di vacanza, dove avevo lasciato la Peugeot Anjou perché tanto qui usarla senza che te la rubino dopo dieci minuti è impossibile.
Il luogo è umido, molto umido, troppo umido: risultato, queste le condizioni dell’alluminio dei mozzi 😮
Ovviamente mi è venuto un colpo e ovviamente ho riportato la bici qui in microfficina e ancor più ovviamente ho subito smontato le ruote per dare una prima lucidata.
Manca l’ultimo passaggio per rimuovere i segni della lucidatura, ma ho finito la pasta di finitura e se ne parlerà la prossima settimana.
Sono Fabio Sergio, giornalista, avvocato e autore.
Vivo e lavoro a Napoli e ho dato vita a questo blog per condividere la passione per la bici e la sua meccanica, senza dogmi e pregiudizi: solo la ricerca delle felicità sui pedali. Tutti i contenuti del sito sono gratuiti ma un tuo aiuto è importante e varrebbe doppio: per l’offerta in sé e come segno di apprezzamento per quanto hai trovato qui. Puoi cliccare qui. E se l’articolo che stai leggendo ti piace, condividilo sui tuoi social usando i pulsanti in basso. E’ facile e aiuti il blog a crescere.
che lavoro!
(e che pazienza…) 🙂
Ma no, mica tanto: il grosso del lavoro lo fa il trapano.
Uso un asse pieno ricavato da un vecchio mozzo posteriore, ci monto il mozzo da lucidare e inserisco il tutto sul trapano montato a banco. A quel punto è solo questione di dare la pasta e usare una moletta in feltro per lucidatura. Più che altro è fastidioso il rumore. Appena ricompro la pasta di finitura spariranno pure quei segni lasciati da quella di lucidatura e i mozzi saranno come nuovi.
I raggi stanno pure peggio ma quelli li compro nuovi, e chi si mette a lucidare 72 raggi? 😮
Il problema è che adesso con la bici smontata mi sta frullando l’idea di riverniciarla…
Fabio
Noooo! Delitto! Secondo me una bici con qualche anno sulle spalle va riverniciata solo se in condizioni pietose. Ma giustamente la bici é tua… Però non potevo non lanciare un grido!
Dipende dalla bici Franz, almeno per me. Come dissi a suo tempo, fosse stata la Normandie l’avrei restaurata completamente. E’ la più modesta Anjou, giocarci un poco si può fare. Ho anche quasi deciso i colori, devo capire bene quale dei due si intonerebbe meglio con la componentistica. Ma alla fine se lo farò o meno è più che altro questione di tempo, verniciare sono venti minuti, sverniciare no, sono ore e ore…
Fabio
Ma io mi riferivo sopratutto allo smontaggio/rimontaggio!
Io ho le ruote della Peugeot ferme in garage in attesa di sistemazione da più di un anno!
E vabbè, ma così erano indecenti!
Poi visto che la bici non mi serve non è urgente rimontare le ruote; e non è che ci voglia tanto, una oretta a ruota più o meno.
Fabio
Ma infatti il mio era un complimento ammirato alla tua abilità (io devo ancora imparare a “fare” una ruota) e alla tua “professionalità” (non mi viene termine migliore).
Nessuna abilità particolare, credimi; se una ruota la riesco a fare io, allora ci può riuscire chiunque. Raggiarla è davvero semplice, la centratura/campanatura pure, richiede solo un poco di allenamento e la assoluta e totale mancanza di fretta. In assoluto è l’operazione su una bici che trovo la più rilassante di tutte.
Provaci, qui sul blog ci sono tutte le indicazioni
Fabio
Complimenti….ma che prodotto hai usato per farli lucidi così…oltre alla pazienza!!! La pasta di finitura che marca la usi???
Ciao Emanuele, uso i normali panetti di pasta lucidante, quelli che trovi nei brico ben forniti.
La marca conta poco, tanto sono uguali tra loro.
L’importante è usare delle mole in feltro duro per lucidare e pulirle spesso (basta un cutter) altrimenti finisci con lo sporcarli più che lucidarli e farli ruotare veloci.
Se il trapano è poco potente meglio montare la mola lucidante sul trapano e lavorare il mozzo a mano.
Non è un lavoro lungo, sono circa venti minuti a mozzo.
Fabio
bel lavoro, quello che vorrei fare anche io in questi giorni. Volevo chiederti ma per i raggi invece che procedura hai usato? hai dato una lucidata anche a quelli?
Ciao e benvenuto, ho avuto la mail di notifica della tua iscrizione al blog.
I raggi sono troppo malandati, non vale la pena visto il loro costo irrisorio, 20 centesimi l’uno per dei DT Swiss champion da 2mm compreso i nippli, di stare li a sbattersi con spazzole e carta abrasiva. Sono 72 raggi, poco più di 14 euro in totale e tanta, ma tanta fatica in meno…
Fabio
Ps. Ho rimosso il tuo link, ma solo perché potrebbe bloccarti i messaggi la piattaforma, lo fa spesso quando ci sono link esterni; tanto per accedere al tuo sito basta cliccare sul tuo nome.
grazie mille, il tuo blog è una miniera di consigli, davvero! e dovrò imparare ad effettuare la sostituzione dei raggi è una parte che ancora mi manca!
Ti auguro che il tuo blog, ho visto da poco inaugurato, lo diventi.
Per la raggiatura puoi far riferimento alla serie di articoli presenti qui sul blog, con video dalla scenografia casalinga ma abbastanza semplici da seguire.
Più di un lettore del blog mi ha comunicato che, vinta la paura iniziale (paura di che? E’ una ruota…) è riuscito a raggiare la sua prima ruota seguendo quelle istruzioni.
Meno male perché non è stato facile scriverle…
Fabio
Caro Fabio, mi sto accingendo a smontare le ruote della fixed per lucidare i mozzi, che sono un bel pò rovinati. Nel mio caso però raggi e cerchio sono ancora in buono stato. Come procedere nello smontaggio senza danneggiare cerchi e raggi? Grazie
Ciao Pietro
Ciao Pietro, l’unico problema cui potresti andare incontro è se i raggi si sono ossidati. Smonta la ruota e rimuovi copertone, camera e nastro paranippli. Una goccia d’olio sbloccante dalla base interna del nipplo per ogni raggio e lascia scendere per gravità.
Poi il resto è facile, allenta prima di 3-4 giri tutti i raggi, e poi li sviti completamente.
Per evitare di piegarli (ma se anche succede che si formi una piega non è importante, ci pensa la tensione nel rimontaggio a raddrizzarlo) non sfilarli finché non hai rimosso tutti i nippli; in ogni caso inizieranno a vanir via da soli quando ne avrai svitato un verto numero.
Buon lavoro!
Fabio