Verniciatura telaio bici fai da te, parte terza

La posa degli adesivi

Tempo di lettura: 13 minuti

La posa degli adesivi

Due scuole di pensiero nella posa degli adesivi: a secco o in umido? 

Ma prima c’è una altra decisione ben più importante da prendere: sotto trasparente o no?

Perché decidere di applicarli prima di dare il trasparente significa sfasare la sequenza di verniciatura, dover cioè attendere troppo tempo tra tinta e trasparente. Col rischio non leghino bene.

Ma come più volte detto, la sezione tonda aiuta, perché permette di dare il trasparente anche a distanza di tempo (non giorni, sia chiaro…) permettendoci di posizionare gli adesivi senza pericolo di segnare la vernice fresca.

Posarli sotto trasparente ne assicura maggior durata nel tempo e io lo preferisco.

Ovviamente il vinile usato deve permetterlo, essere cioè del tipo recettivo alla vernice. Quindi informatevi dal grafico a cui li avete commissionati.

Quelli di buona qualità sono tranquillamente verniciabili; se il grafico non li possiede, non è un buon artigiano, meglio rivolgersi altrove. Perché se usa vinili scadenti, a maggior ragione una volta applicati senza nemmeno trasparente tempo tre mesi e si scollano ai bordi.

Se è vinile di qualità reggerà anche senza trasparente, prima dimostrare cedimenti dovrebbero volerci quattro/cinque anni e tanti maltrattamenti. Sotto trasparente è praticamente eterno.

A secco o ad acqua?

Io preferisco la prima opzione, riconosco che la seconda è preferibile perché consente il riposizionamento in caso di errore. Quindi più adatta a questo articolo.

Ad acqua significa, pure stavolta, umido e non immerso nella vasca da bagno.

L’acqua deve essere nebulizzata, quindi serve uno spruzzino.

Pulire bene la superficie (va benissimo l’antisiliconico o uno sgrassante domestico non troppo acido) che accoglierà l’adesivo, risciacquare per rimuovere residui di sgrassatore o antisiliconico che potrebbero reagire con il collante dell’adesivo. Nebulizzare e posare la scritta.

Se è un unico adesivo è semplice, per evitare di sbagliare potremo segnare la zona con del nastro carta.

Se è un adesivo prespaziato è semplice uguale. 

Gli adesivi prespaziati hanno due fogli, uno sopra e uno sotto.

Quello sotto è a contatto con l’adesivo del vinile, quello sopra serve a posizionarlo correttamente.

Prima di applicare gli adesivi fate due cose: prendete esattamente la misura di dove andrà collocato e create una maschera guida; tracciate sul foglio superiore dell’adesivo una linea perfettamente centrata che vi farà da riferimento con gli analoghi segni tracciati sulla maschera di posizionamento.

Quei due pezzi di nastro che sorreggono la scritta non servono; stanno lì per mantenere (nemmeno troppo bene…) mentre scattavo la foto.

La giusta sequenza è:

a) Senza rimuovere nessuno dei due fogli poggiate su un piano l’adesivo e passate con una spatola morbida o un rullo in gomma sopra la scritta, cioè il lato che sarà a vista. Questo permetterà al foglio semitrasparente (detto applicatore) di aderire bene alla scritta, limitando il margine di errore al momento della posa.

b) Inumidire con lo spruzzino la superficie del telaio. Ovviamente già pulita e sgrassata con cura.

c) Rimuovere il supporto inferiore in carta cerata

d) Applicare la scritta senza mai entrare in contatto con lei ma usando solo ed esclusivamente il foglio superiore semitrasparente, cioè l’applicatore.

e) Senza rimuovere il foglio superiore posizionate bene se non è centrata come volete. Per questo prima ho suggerito di insistere con una spatola.

f) Senza rimuovere l’applicatore superiore fate uscire l’acqua in eccesso con una spatola morbida, partendo dal centro di ogni lettera e muovendovi verso il bordo. Questo eliminerà anche eventuali bolle.

g) Solo dopo essere certi che la posizione sia giusta attendere almeno 10 minuti o fino a che l’applicatore in carta non cominci ad asciugare. Rimuovete l’applicatore e nel farlo esercitate pressione sulla lettera, lasciando ovviamente spazio libero per sollevare il foglio. Questo perché se non ancora ben asciutta, la lettera potrebbe venir via insieme al foglio.

h) Ripassate la spatola in gomma sulle lettere, sempre muovendovi dal centro verso i bordi.

i) Tamponare l’adesivo con un panno o utilizzare un phon, ma senza puntarlo sulla scritta: scaldare l’aria circostante.

Fatto.

A secco è più veloce, permette di verniciare subito invece di attendere quelle due/tre ore che ogni traccia di umidità sia sparita (poi dipende pure dal clima) ma di contro l’errore non è rimediabile.

La procedura è identica a quella descritta, mancano le fasi b, e, f e i.

Una piccola bolla la si può rimuovere con una spatola agendo immediatamente; un errore nel posizionamento no.

Quindi non mi sento di consigliarla a chi è alla sua prima applicazione. 

Comunque, se proprio vi sentite sicuri, prendete bene le misure e create con nastro carta una maschera guida. Cioè create il perimetro, preciso al millimetro, che conterrà la scritta.

Alla fine la tecnica non è dissimile da quella che usiamo per le pellicole di smartphone e tablet. Se sui vostri dispositivi non avete una bolla o un segno che sia uno, allora siete a posto. Se non siete mai riusciti ad applicarne una in modo decente, beh, meglio fare pratica. 

Come per la verniciatura, fate una prova. Basterà farsi stampare un paio di adesivi in più, tanto il costo aggiuntivo è minimo e comunque sono soldi ben spesi, e applicatelo sul tubo usato per le prove con le bombolette.

Imparerete a conoscere come reagisce, come è facile/difficile spostarlo quando è umido, quanta forza serve applicare per rimuovere il foglio superiore, come maneggiare la spatola: insomma, vi allenate.

Prima di chiudere un ultimo consiglio.

Se oltre le scritte decidete di far stampare un logo su vinile trasparente, come ho fatto io in questa occasione, al momento dell’applicazione si verificherà il cosiddetto “effetto silvering”.

Come vedete nell’immagine in basso, sembra non abbia fatto presa.

Invece ha aderito, è normale succeda quando si lavora col vinile trasparente. Ripassare con una spatola in gomma o un panno di lana aiuta a velocizzare il naturale assestamento. Ma se l’applicazione è stata curata, la superficie pulita e non siete entrati in contatto con l’adesivo, allora poche ore e tutto sparirà. 

Attendete che sparisca prima di dare il trasparente. Così avrete un bel lucido capace di riflettere l’universo mondo intorno rovinando ogni foto. Già, ho usato un lucido troppo lucido…

Siamo alla fine di questo lungo articolo ma non alla fine del nostro percorso.

Malgrado ogni cautela e a dispetto di tutte le prove, qualcosa è andato storto.

Una colatura, un effetto buccia d’arancia per il trasparente, un oggetto estraneo è entrato in contatto con la vernice fresca. Come rimediare?

Lo vedremo nel prossimo articolo, per ora, al solito, buone pedalate.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Caro Fabio, grazie mille per questi articoli interessantissimi e molto utili! Sto riverniciando un vecchio telaio. Dopo averlo carteggiato a dovere e datogli il fondo 2k, mi chiedevo quanto tempo possa passare tra una mano di tinta (pure 2k) e la seguente. Ne ho passata una e poi mi é terminata la bomboletta, quindi passeró la seconda a distanza di 2-3 settimane, perché ha tardato molto l’arrivo della nuova bomboletta…é un problema? Inoltre sto pure aspettando i decals, dovrebbero arrivare tra una settimana. Mi chiedevo se dopo la seconda mano di tinta posso ancora aspettare un’ulteriore settimana prima di mettere il trasparente (in modo che possa applicare i decals prima del trasparente), o se vale la pena aspettare che mi arrivino i decals per passare la seconda mano di tinta, applicare i decals e poi il trasparente a distanza di 2-3 giorni (giusto il tempo che si asciughino e che possa carteggiare ad acqua tra una mano e l’altra). Grazie mille in anticipo e complimenti per l’ottimo lavoro, si vede che ci metti molta passione!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, i tempi sono indicati dal produttore della vernice, ognuna ha i suoi.
      Si va dall’oretta scarsa alle 24/48 ore.
      Giorni di distanza no, non riesce più a legare.
      In pratica è come riverniciare, devi trattare di nuovo. Il problema sarà altrimenti la tenuta del tempo, e col trasparente l’effetto buccia d’arancia.

      Fabio

      • <cite class="fn">Luca</cite>

        Grazie mille della rapida e precisa risposta! Avrei solo un’ultima domanda per favore: quando dici che devo “trattare di nuovo”, significa che devo carteggiare tra una mano e un’altra o ricominciare tutto da zero? (Fondo, tinta, etc) se ho ben capito, il fatto di passare la seconda mano di tinta a distanza di settimane può dare problemi a lungo termine, giusto? Grazie ancora!

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Luca, si, devi dare una leggera carteggiata alla vernice ormai asciutta da molti giorni, altrimenti non hai presa.
          Ricorda che il tempo tra una mano e l’altra lo stabilisce il produttore della vernice, quindi devi informarti con lui.
          Per esempio, ci sono trasparenti da passare dopo un’ora, dopo una giornata o a colore ancora umido.

          Fabio

  • <cite class="fn">sapereamaremigliorare</cite>

    Ciao Fabio, Ho fatto sabbiare un telaio in alluminio da un sabbiatore. E’ ruvido, l’effetto è giusto? o hanno già passato una qualche vernice loro? il colore è grigio opaco. Sono alla ricerca disperata di info, perchè vorrei procedere con la verniciatura ma non so se è necessario passare un primer o se devo carteggiarlo con grana fine per rimuovere queste effetto ‘non-liscio’.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao, che sia opaco dopo la sabbiatura è normale. Non va carteggiato, se la sabbiatura è stata eseguita con i prodotti giusti, ossia non troppo aggressivi ma questo io non lo so, non ho il telaio davanti. Il primer va sempre dato, ha effetto riempitivo tra le altre cose e quindi elimina le rugosità.
      Il colorista saprà indicarti il prodotto specifico.

      Fabio

  • <cite class="fn">Dario</cite>

    Ciao, ho già fatto cinque telai e vorrei riportarti la mia esperienza per farti delle domande.

    La prima bici l’ho fatta tutta a bomboletta 1k, fondo per ferro, colore, trasparente per carrozzeria (Talken Krystal).
    Subito dopo averla finita ho capito quanto fosse debole il tutto, appena si appoggiava ad un palo, o mentre si avvitava un bullone si toccava con la chiave, la vernice saltava, una piccola parte ma si capiva che dopo qualche mese di utilizzo sarebbe stata tutta da piena di buchi di vernice, quindi l’ho rifatta da zero.
    Questa volta però ho usato un trasparente da carrozzeria 2k, passata a pistola a spruzzo, pensando che il solo stato esterno più risistente fosse sufficiente per rendere la vernice a prova di palo, ma così non è stato, o meglio non tanto resistente quanto immaginassi.
    Vorrei chiederti quindi, perché dici che tutti gli strati devono essere dello stesso tipo: 1k o 2k? Posto che per
    esperienza fatta purché si mantenga la stessa base tra fondo, colore, trasparente (acrilica, poliuretanica, sintentica, nitro, acqua o solvente) non si riscontrano problemi, se usassi il solo primer 2k e il resto 1k, l’ancoraggio degli strati di vernice sarebbe più resistente ai colpi?
    Ti ringrazio

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Dario, come indicato dalla prima “puntata” di questi articoli, mi sono avvalso della consulenza di due aziende specializzate in verniciatura di bici. Se loro mi dicono chiaramente di usare sempre stesso tipo di vernice io eseguo, gli specialisti sono loro. Sul perché e il per come si può discutere ore o giorni ma alla fine cambia nulla, se un tecnico del settore mi indica una procedura io così faccio.

      Fabio

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