Verniciatura telaio bici fai da te, parte terza

La scelta del trasparente

Tempo di lettura: 13 minuti

La scelta del trasparente

Qui è facile: un Hs antigraffio e siamo a posto. Una buona resa, finitura lucida, un poco rognoso da passare a bomboletta (ma vale per qualunque trasparente) due mani corpose e abbiamo fatto.

Però; però poco da fare, la resa del trasparente bicomponente è assai superiore.

Si spande meglio, ha superiore lucentezza ed è tenace.

Possiamo aver fatto tutto bene fino a questo punto e ritrovarci col lavoro rovinato a causa del trasparente poco prestante.

Qui riconosco che aver scelto per esigenze di impaginazione in questa serie di articoli vernici monocomponenti mi è costato tanto proprio per non aver potuto usare un trasparente bicomponente.

E sin dall’inizio, sin da quando cioè mi sono deciso a scrivere queste puntate, mi sono prefissato come linea guida la semplicità di utilizzo; che con fondo e tinta monocomponente effettivamente c’è, soprattutto la questione del rimediare all’errore.

Ma manca col trasparente, il monocomponente risente tantissimo dell’inclinazione/distanza della bomboletta. Diciamo che col mono è più facile sbagliare. Non se ne esce da questo dilemma.

Vedremo come risolvere più avanti, per ora restiamo sul nostro trasparente.

Di fatto oltre l’antigraffio Hs nel settore monocomponenti non c’è altro che valga la pena prendere in esame.

Più ampia la scelta in caso di vernici bicomponenti, quindi vediamo per curiosità.

La prima cosa che di solito balza agli occhi cercando un trasparente è la dicitura 2k. 

Che fa sembrare tutto molto professionale perché la k con le mono non la mettono mai.

Invece 1k significa monocomponente, 2k è la bicomponente; tutto qui.

Più importanti invece due altre caratteristiche, di solito chiamate alto lucido e alto solido.

Il primo è il grado di lucentezza misurata sulla scala Gloss, il secondo indica la resistenza a graffi e solventi. 

Però è necessaria una precisazione. Dal punto di vista strettamente tecnico il termine alto solido fa riferimento al residuo secco del prodotto verniciante. In media una certa quantità standard di prodotto verniciante, ad esempio 1 l, dichiarato alto solido ha un contenuto di materiale non-volatile in peso che varia dal 60 al 80% corrispondente ad un contenuto di solidi in volume dal 50 al 65%. Il  prodotto verniciante alto solido di conseguenza avrebbe emissioni di VOC ridotte del 50%, in applicazione, a confronto con sistemi definiti a basso-solido. Tradotto, una vernice altosolido ha miglior resa.

Però capita che la definizione alto solido sia usata da diversi negozianti, anche online, per indicare la superiore resistenza del 2k a graffi e solventi. Non è proprio giusto ma poiché potreste imbattervi in questa definizione, tanto vale spiegare in quale senso è usata. E anche io, per facilità espositiva, userò la definizione alto solido in modo improprio.

Andiamo avanti  

Un trasparente 1k di qualità sarà sempre alto lucido ma non è detto sia anche altosolido (pure quelli antigraffio); anzi credo non lo sia mai.

Un trasparente 2k di qualità è sempre sia altolucido che altosolido. Sempre tenendo conto dell’uso non ortodosso che faccio del termine altosolido.

Capite quindi perché io lo preferisca. 

Che sia 1k che 2k va sempre dato bagnato su bagnato. Torna di nuovo in ballo la questione tubi tondi. La ridotta sezione aiuta, dandoci il tempo di posizionare le scritte adesive che poi proteggeremo col trasparente.

I trasparenti 1k sono antigraffio ma è cosa diversa. Si parla di spazzole abrasive come quelle dell’autolavaggio, quindi un contatto più tenace lo avvertono.

Un trasparente 2k ha resistenza superiore.

E ha un costo superiore, circa il 25% in più se riferito sempre al prezzo medio di mercato delle bombolette.

Poiché adesso sappiamo che non possiamo mischiare vernici mono e bicomponenti, decidere di usare un 2k significa acquistare anche fondo e tinta omologhi.

La spesa sale, si possono superare i 100 euro complessivi (vedremo perché più avanti, parlando delle quantità necessarie) e non mi sembra in linea con la filosofia di questo articolo.

Rivolto a chi non ha mai verniciato, su telai di poco pregio, meglio guardare anche al portafoglio.

Dimenticavo: se volete finitura matta cambia nulla, dovete solo scegliere un Hs matto invece di lucido.

Ne sappiamo abbastanza per recarci in negozio non completamente ignari.

Voltiamo pagina e vediamo cosa ci serve.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Caro Fabio, grazie mille per questi articoli interessantissimi e molto utili! Sto riverniciando un vecchio telaio. Dopo averlo carteggiato a dovere e datogli il fondo 2k, mi chiedevo quanto tempo possa passare tra una mano di tinta (pure 2k) e la seguente. Ne ho passata una e poi mi é terminata la bomboletta, quindi passeró la seconda a distanza di 2-3 settimane, perché ha tardato molto l’arrivo della nuova bomboletta…é un problema? Inoltre sto pure aspettando i decals, dovrebbero arrivare tra una settimana. Mi chiedevo se dopo la seconda mano di tinta posso ancora aspettare un’ulteriore settimana prima di mettere il trasparente (in modo che possa applicare i decals prima del trasparente), o se vale la pena aspettare che mi arrivino i decals per passare la seconda mano di tinta, applicare i decals e poi il trasparente a distanza di 2-3 giorni (giusto il tempo che si asciughino e che possa carteggiare ad acqua tra una mano e l’altra). Grazie mille in anticipo e complimenti per l’ottimo lavoro, si vede che ci metti molta passione!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, i tempi sono indicati dal produttore della vernice, ognuna ha i suoi.
      Si va dall’oretta scarsa alle 24/48 ore.
      Giorni di distanza no, non riesce più a legare.
      In pratica è come riverniciare, devi trattare di nuovo. Il problema sarà altrimenti la tenuta del tempo, e col trasparente l’effetto buccia d’arancia.

      Fabio

      • <cite class="fn">Luca</cite>

        Grazie mille della rapida e precisa risposta! Avrei solo un’ultima domanda per favore: quando dici che devo “trattare di nuovo”, significa che devo carteggiare tra una mano e un’altra o ricominciare tutto da zero? (Fondo, tinta, etc) se ho ben capito, il fatto di passare la seconda mano di tinta a distanza di settimane può dare problemi a lungo termine, giusto? Grazie ancora!

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Luca, si, devi dare una leggera carteggiata alla vernice ormai asciutta da molti giorni, altrimenti non hai presa.
          Ricorda che il tempo tra una mano e l’altra lo stabilisce il produttore della vernice, quindi devi informarti con lui.
          Per esempio, ci sono trasparenti da passare dopo un’ora, dopo una giornata o a colore ancora umido.

          Fabio

  • <cite class="fn">sapereamaremigliorare</cite>

    Ciao Fabio, Ho fatto sabbiare un telaio in alluminio da un sabbiatore. E’ ruvido, l’effetto è giusto? o hanno già passato una qualche vernice loro? il colore è grigio opaco. Sono alla ricerca disperata di info, perchè vorrei procedere con la verniciatura ma non so se è necessario passare un primer o se devo carteggiarlo con grana fine per rimuovere queste effetto ‘non-liscio’.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao, che sia opaco dopo la sabbiatura è normale. Non va carteggiato, se la sabbiatura è stata eseguita con i prodotti giusti, ossia non troppo aggressivi ma questo io non lo so, non ho il telaio davanti. Il primer va sempre dato, ha effetto riempitivo tra le altre cose e quindi elimina le rugosità.
      Il colorista saprà indicarti il prodotto specifico.

      Fabio

  • <cite class="fn">Dario</cite>

    Ciao, ho già fatto cinque telai e vorrei riportarti la mia esperienza per farti delle domande.

    La prima bici l’ho fatta tutta a bomboletta 1k, fondo per ferro, colore, trasparente per carrozzeria (Talken Krystal).
    Subito dopo averla finita ho capito quanto fosse debole il tutto, appena si appoggiava ad un palo, o mentre si avvitava un bullone si toccava con la chiave, la vernice saltava, una piccola parte ma si capiva che dopo qualche mese di utilizzo sarebbe stata tutta da piena di buchi di vernice, quindi l’ho rifatta da zero.
    Questa volta però ho usato un trasparente da carrozzeria 2k, passata a pistola a spruzzo, pensando che il solo stato esterno più risistente fosse sufficiente per rendere la vernice a prova di palo, ma così non è stato, o meglio non tanto resistente quanto immaginassi.
    Vorrei chiederti quindi, perché dici che tutti gli strati devono essere dello stesso tipo: 1k o 2k? Posto che per
    esperienza fatta purché si mantenga la stessa base tra fondo, colore, trasparente (acrilica, poliuretanica, sintentica, nitro, acqua o solvente) non si riscontrano problemi, se usassi il solo primer 2k e il resto 1k, l’ancoraggio degli strati di vernice sarebbe più resistente ai colpi?
    Ti ringrazio

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Dario, come indicato dalla prima “puntata” di questi articoli, mi sono avvalso della consulenza di due aziende specializzate in verniciatura di bici. Se loro mi dicono chiaramente di usare sempre stesso tipo di vernice io eseguo, gli specialisti sono loro. Sul perché e il per come si può discutere ore o giorni ma alla fine cambia nulla, se un tecnico del settore mi indica una procedura io così faccio.

      Fabio

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