Spada Breva 2018

La prova su strada

Tempo di lettura: 8 minuti

La prova su strada

Raccogliere dati per questo test è stato un lungo lavoro, dove per la seconda volta ho chiesto aiuto. L’avevo fatto per la prova delle Pirelli PZero TT, l’ho rifatto per questa Spada Breva.

Mi serviva il supporto di chi avesse gamba migliore della mia, buona sensibilità e soprattutto una lunga familiarità con le Breva pre 2018, cioè a canale più stretto.

La mia incapacità a delegare è stata zittita in favore della completezza: lo scopo non è mostrare quanto sono bravo e capace (se lo sono…) ma arrivare a un articolo completo e veritiero.

Così mi sono riservato la quasi totalità delle singole manovre e diversi lunghi nonché le mie solite salite e discese dei percorsi di prova, lasciando ad altro ciclista sbizzarrirsi in velocità e salite a tutta, confrontando poi responsi cronometrici e impressioni.

Una sola bici usata però, abbiamo identica taglia e l’unica differenza è una altezza sella di poco inferiore. Per precisa richiesta dell’amico che mi ha aiutato in questa lunga prova non ci sono foto con lui in sella né il suo nome. Una ritrosia a mostrarsi che comprendo e rispetto. In una epoca in cui ogni occasione, anche la più futile, è pretesto per mostrarsi su qualunque social, può sembrare un atteggiamento snob. Non a me, se non fosse per esigenze editoriali anche io preferirei evitare le luci della ribalta. Però per le foto in esterno mi avrebbe fatto comodo un poco di sano esibizionismo…

Comunque ringrazio per il fondamentale supporto.

Una sola bici usata ho detto, ed è stata ovviamente la mia Rose X-Lite Team; le ruote Breva sono state chiamate ad aiutarmi per i test delle Pirelli PZero ma non da subito. Mi serviva prendergli le misure, capirle, prima di usare copertoncini da me non ancora conosciuti a fondo.

Per questo nelle mie prime uscite ho preferito ricorrere a gomme con cui ho lunga familiarità, copertoncini con i quali pedalo da tempo.

E’ la solita questione di cui vi ho spesso raccontato, la necessità di isolare il componente in prova ed eliminare le variabili.

Solo dopo aver accumulato dati a sufficienza le ho calzate con gli pneumatici italiani.

Tutte le uscite sono servite a ricoprire ogni possibile utilizzo, perché queste sono ruote adatte ovunque e quindi serviva grande varietà di percorsi.

Prima di addentrarci in tutte le diverse ambientazioni voglio rispondere a una domanda: il canale maggiorato a 18mm si sente? Si, decisamente.

Quando pubblicai la comparativa tra Spada Oxygeno e Breva nella precedente versione, una delle differenze che notai era il minor appoggio in piega che mi rimandavano le seconde. All’epoca attribuì la cosa alla diversa impronta assunta dal copertoncino tra le due ruote, visto che le Oxy hanno canale più largo. Avevano, ok, ora non più.

Con questa nuova versione sia usando 700×23 che, ancora meglio, le 700×25, quell’incertezza è sparita.

E se considero che ero l’unico punto che non mi aveva del tutto soddisfatto, beh, allora posso affermare che l’idea di usare canale maggiorato è stata una ottima idea 😀

Resta identica invece l’altezza del cerchio, fissata in 30mm. Un valore tutto sommato minimo, non possiamo classificare queste ruote tra le alto profilo e tra quelle medie virano verso il basso.

Da tempo però proprio una altezza tra i 30 e 32 mm è utilizzata da tantissimi produttori e, di conseguenza, da tanti ciclisti perché rappresenta un compromesso ideale tra diverse esigenze. Senza accusare il fastidio nella guida che le alto profilo ci rimandano in presenza di forte vento laterale.

A guardarsi intorno troviamo cerchi da 30mm impiegati sia per la strada che per il gravel, a ulteriore conferma della poliedricità della soluzione.

Perché è profilo che garantisce un buon supporto a mantenere il passo, non aggiunge troppo peso (parliamo di cerchi in alluminio, è bene non dimenticarlo), permette di fendere efficacemente l’aria, ha un discreto effetto volano e una rigidità strutturale (riferita al solo cerchio, quella della ruota nel suo complesso è concetto differente) che aiuta nella precisione di guida.

Tutte qualità che ritroviamo sulle nostre Breva, in ogni condizione d’uso.

Iniziamo con la salita.

Salita dove contano due fattori: leggerezza e rigidità torsionale. La prima perché ogni grammo in meno è fatica in meno, la seconda perché nella conduzione sportiva ci si alza spesso a rilanciare e alzandosi in piedi sui pedali si scarica una bella forza, ovviamente chi la tiene, non io. La ruota in questa situazione flette, sempre. Minore la sua flessione maggiore l’efficacia perché, lo sappiamo, flessione significa energia che si disperde.

1410 grammi dichiarati e verificati non pongono le nostre Breva al vertice assoluto per leggerezza; ma si collocano al top per ruote in alluminio con cerchio più alto ed è in ogni caso un valore di tutto rispetto.

Salite che io definisco pedalabili, quelle dove le pendenza non sono mai a due cifre se non, a volte, per un breve strappo, e si sviluppano in modo quasi costante sono facile terreno di conquista per le Spada Breva.

Salite pur sempre pedalabili ma più tormentate, quelle dove la pendenza media non è elevata ma è appunto quella media, quando invece si sviluppa in un continuo variare dell’inclinazione rispetto all’orizzonte pure sono vinte con piglio gagliardo. Grazie alla relativa leggerezza e alla bassissima flessione quando ci alziamo a rilanciare o affrontiamo il repentino cambio di pendenza tra un tratto e l’altro.

Salite davvero dure, quelle che pedali chiedendoti perché hai scelto questo versante quando l’altro era più leggero ma sei troppo stanco pure per provare a risponderti (e tanto una risposta non la trovi, mai) non sono il loro terreno ideale ma si difendono.

Il peso in più le penalizza rispetto a ruote più specifiche per la salita, dove i 200/300 grammi in meno fanno la differenza. In questo caso conviene una condotta poco aggressiva, andar su regolari in agilità assoluta. La reattività è buona, è vero: la gamba meno e se non si è particolarmente in forma meglio essere conservativi.

In questa situazione più che in ogni altra è stato proficuo l’essermi fatto affiancare da un ciclista molto più forte di me. Non che ci voglia tanto, lo so, però resto uno che se la cava. Nel confronto sulla stessa salita molto dura, a parte il ritardo da me accumulato, anche chi ha gamba assai superiore alla mia ha preferito salire regolare, di passo. Senza quegli scatti assassini e i malefici cambi continui di ritmo che io detesto e che sono il mio punto debole.

Significa quindi, credo, che il giudizio sia valido e non frutto solo delle mie più modeste capacità pedalatorie.

In discesa posso però vendicarmi dei distacchi inflitti e non mi sono lasciato sfuggire l’occasione.

Rigidità, aerodinamica eccellente, nessun disturbo dal vento laterale (mai capitata la raffica in uscita di curva che vi sposta lo sterzo usando ruote ad alto profilo? Scabroso…) e grande stabilità dell’avantreno rendono le discese un vero spasso.

Sia usando le 700×23 che le più corpose e più idonee al cerchio 700×25 puoi davvero darci dentro senza pensieri. Il tutto col fondamentale supporto di piste frenanti così efficaci da dare nuovo smalto a impianti meno performanti.

Più sale la velocità più la bici migliora la stabilità e ti invoglia ad affrontare a tutta i curvoni veloci, anche con bici dall’avantreno molto reattivo e nervoso che richiedono attenzione. Le Breva aiutano, infondono sicurezza e quando scendi veloci sentirsi in una botte di ferro è un bel supporto a spingere.

Le curve strette, quelle dove cali repentino la velocità e punti a chiuderla prima possibile per rilanciare in uscita e che erano l’unico momento in cui con le vecchie Breva mi trovai in difficoltà, qui, con questa nuova versione a canale maggiorato non presentano alcun problema. Con gomme larghe, e me lo aspettavo; usando misure inferiori mi aspettavo meno non avvertire differenze sostanziali.

Non temono nemmeno l’asfalto rovinato, si riesce a conservare un bel ritmo senza che le ruote rimandino ogni scossone. Mantenendo intatta la direzionalità.

Non è un caso se durante i test delle Pirelli PZero le migliori prestazioni in discesa le abbia ottenute proprio usando le Breva e non le Oxygeno, ruote leggerissime ma che chiedono concentrazione massima, soprattutto su una bici leggera e svelta di avantreno come la Rose X-Lite Team.

In piano non possono sopravanzare la resa di ruote ad alto profilo con cerchi in carbonio (che costano pure tre volte tanto…) ma il divario è meno pronunciato di quanto si creda.

Mai stato un gran passista, anzi, mai stato un passista. Aggiungiamo che la pianura mi annoia, la interpreto sempre come il male necessario per raggiungere le mie amate salite e capite perché scelsi le Spada Oxygeno.

Mi sono a lungo alternato in pianura con il mio amico dalla gamba potente, lui decisamente più capace di me di spingere a lungo rapporti duri.

E tutti e due, pur con le ovvie differenze nelle prestazioni, abbiamo apprezzato lo scorrere piacevole di queste ruote e la loro capacità di contribuire a farti mantenere l’andatura. Senza rinunciare alla prontezza se è necessario scattare, senza essere pregiudicate dal vento e con un livello di comfort sempre buono.

Le situazioni in cui mi sono trovato meglio, io abituato a ruote più leggere ma dal profilo minimo, sono state tutte quelle dove per un motivo o per un altro c’è un calo di ritmo e la conseguente necessità di riprendere velocità.

Dal fermare la pedalata per bere al breve strappo, dalla perdita del gruppo con la volontà di rientrare al vallonato dove è fondamentale sfruttare al massimo l’abbrivio.

Ecco, in tutte queste occasioni la capacità delle Breva di farti mantenere velocità a lungo o non fartene perdere troppa, a seconda del caso, si è rivelata la qualità che più ho apprezzato.

Insieme al comfort che trovo aumentato rispetto alle precedenti Breva e che, credo, sia da attribuire al copertoncino che meglio calza sul canale maggiore.

Bene, queste le situazioni fondamentali di utilizzo, possiamo avviarci alle conclusioni col prossimo paragrafo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Guybrush Threepwood</cite>

    Che meraviglia! Hanno quel mix di cura del dettaglio ed evidente manifattura artigianale che le rende affascinanti. Sono passato personalmente alla sede Spadabike di Tirano, ahimè, putroppo era giorno di chiusura.
    Caro Corrado ti è andata bene; un rompiscatole di meno tra i piedi.
    Ma prima o poi…
    Daniele

  • <cite class="fn">alfaluna</cite>

    Voglia di dooping tecnico 🙂

  • <cite class="fn">Tiziano</cite>

    Bella recensione…sono indeciso tra queste e le stiletto che pesano un pò meno (1215gr) l’uso che ne farei é per partecipare a granfondo e cronoscalate montando copertoni o tubeless da 25mm, quale dei due modelli mi consiglieresti?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Tiziano, cronoscalate e granfondo sono due scenari tanto diversi tra loro e quindi devi valutare quale sarà il tuo preferito.
      Se le gf, vai di Breva tranquillo; se le cs, prendi in seria considerazione anche le Oxy, ma comunque con le Breva perdi poco.

      Fabio

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    Fabio ciao,
    mi permetto di darti del tu, ma soprattutto di abusare del tuo tempo, se ne avrai, per rispondermi.
    Ho letto con attenzione la tua recensione delle Breva in particolare (ma le leggo tutte con attenzione…. :)) perchè sto progettando la mia nuova bici e cerco un paio di ruote che le diano carattere. Dopo 20 anni me ne permetto una nuova e la voglio come dico io e che mi …somigli un po’. Ho sempre pensato e desiderato una bici sola che potesse fare un po’ tutto on e off road e qualche piccolo viaggio. Beh, anche se qualcuno dice che è una moda, le gravel si sposano con questa mia idea.
    Individuato il telaio (wilier jena…anche se ogni tanto mi viene voglia di titanio….) vengo al punto delle ruote. Mi servono delle ruote per freni a disco. Sicuramente ne vorrei un paio da strada magari leggerine e rigide (anche se col disco non posso pretendere la luna a prezzi accessibili) e poi penserò a un paio off road con meno pretese. Per le prime non posso non pensare alle Spada. Nel suo negozio ci sono stato, so come lavora (anche per l’assistenza post vendita), ho un amico che ha le Stiletto.
    Ecco qua! Pensavo alle Stiletto disk alluminio, leggere e magari, anche se hanno un mozzo diverso, forse ricordano quelle per freno rim che sono eccezionali anche come rigidità (dice l’amico). Quelle con canale 15 pesano 1280 gr e il buon Corrado le dà utilizzabili anche per 25 e 28 mm di copertone. Qui però leggo la tua recensione dove dici che il canale da 18 si sposa meglio col 25 mm che vorrei usare io (anche se forse il discorso andrebbe allargato alla marca di pneumatico, chi spancia di più chi meno….non so)
    Comunque tengo in debita considerazione quel che dici e guardo le Stiletto col canale 18 …fanno 1390 gr di peso, sempre buono mi dico. Poi però vedo le Breva che fanno 1360 gr di peso. Non è per i 30 gr di differenza a favore (!!) ma per il cerchio alto 30 mm contro i 23 della Stiletto, che mi fanno pensare a una maggiore rigidità e miglior aerodinamica in pianura (tolto il fatto che più che altro mi diverto a massacrarmi le gambe sulle salite velenose della Brianza [cit. Battisti]). Escludendo il carbonio per questioni di budget….se sei ancora sveglio mi aiuteresti a sciogliere il dilemma?
    Grazie 1000 …anche se non mi risponderai.
    Stefano

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Stefano, delle Stiletto non ho mai eseguito il test. Una breve presa di contatto si (versione freno al cerchio) perché sfrutto sempre ogni occasione per toccare con mano e tenermi aggiornato ma non è la stessa cosa.
      Però visto l’uso che descrivi io andrei di Breva senza pensarci su. Tenendo loro come uniche ruote, non c’è bisogno di prenderne un set da offroad se alla fine l’uso è quello gravel. Sono più robuste di quanto si possa immaginare.
      Con canale da 18 hai inoltre buone possibilità nella scelta di gomme da fuoristrada. Certo, in questo caso dovresti rinunciare all’uso tubeless, non è pratico cambiare gomme di frequente.
      Resta il risparmio, una sola ruota e sei a posto.
      Il telaio su cui vuoi usarle ha PP da 12 anche avanti, quindi ricorda di specificarlo in fase d’ordine.

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