Pedali Rose Pro Duo Plus

In conclusione

Tempo di lettura: 6 minuti

In conclusione

Mai fatto mistero di una mia personale avversione verso i pedali doppia funzione. Un poco perché io preferisco pedalare agganciato, un poco perché mi sono spesso imbattuto in doppia funzione non prestanti (soprattutto i cuscinetti) un poco perché ho sofferto ogni volta la maledizione di trovarmi a partire sempre col lato sbagliato, sommando questi poco abbiamo un tanto di genuina antipatia verso questa tipologia di pedale.

Diciamo che i doppia funzione, e questi non fanno eccezione, non sono pedali metà e metà. Restano pedali orientati a chi pedala un poco più spesso libero che agganciato. E forse questo è alla base dello scarso feeling che ho sempre avuto con loro.

Però, ripeto sempre, le mie preferenze contano nulla. Il fatto li ami poco non significa li ritenga una cattiva soluzione, a patto di sapere bene cosa offrono.

E questi Rose Pro Duo Plus offrono tutto ciò che devono. E hanno un plus e non solo nel nome; o nel nome è indicato il plus. Vabbè, fate voi.

Il plus sono gli elastomeri che sulle prime mi hanno incuriosito e spinto a chiedere alla azienda un esemplare per questo test. Poi nell’attesa dell’arrivo ho iniziato a interrogarmi: elastomeri sui pedali? Ma a che servono? Non saranno una sciocchezza messa lì tanto per fare?

E così, mi sono risposto (si, dialogo spesso con me stesso, sono l’unico che a volte riesce a sopportarmi), le stesse domande me le posi quando aspettavo l’attacco manubrio ammortizzato Redshift ShockStop: anche lui sfrutta gli elastomeri, anche lui sulla carta sembrava una idea eccellente ma con il dubbio mio fosse una sciocchezza: da quando l’ho testato la prima volta non riesco più a farne a meno.

Ora non voglio dire che non posso più fare a meno pure degli elastomeri di questi pedali Rose, ma di sicuro hanno modificato, in meglio, il mio giudizio verso i doppia funzione.

Grazie agli elastomeri abbiamo quel comfort in più e quella capacità di adattarsi alle suole che gli altri non hanno. Quando usai altri pedali, i VP che provai tempo addietro, pedalare coi mocassini era uno strazio, così come con leggere scarpe estive. Cosa che non è successa con questi pedali, anche se la prova con le scarpe estive non l’ho fatta. Scusate, è gennaio pure qui. Più o meno 😀

Mi è piaciuta tantissimo la scorrevolezza dell’asse, fluida e precisa, senza impuntamenti, attriti e scatti.

Mi è piaciuta la velocità di sgancio, buona anche chiudendo di più il registro, perché la chiave di lettura di questo test è l’uso urbano e in città sganciare rapidi è fondamentale.

Mi è piaciuta la base d’appoggio, sia quella libera che quella Spd.

Mi è piaciuta la ricca dotazione; ok le tacchette, è standard (tranne alcuni pedali offerti super scontati dove le tacchette sono conteggiate a parte), ma i catadiottri non tutti li propongono di serie (da acquistare a parte) e poi c’è lo sfizio della seconda serie di elastomeri.

Che mi sono piaciuti pure loro alla fine. Hanno vinto lo scetticismo iniziale e anche il mio timore di non essere in grado di avvertirli, vanificando il lavoro svolto. Ci ho messo un po’ di tempo ma una volta capiti, dopo aver usato altre scarpe, poi è venuto tutto facile.

Immagino che gli elastomeri nel tempo si consumeranno. Quanto non ho idea, sapete non posso condurre test di durata. Non sono disponibili come ricambio ma potendo contare su due serie, anche se di differente altezza, non credo sia un problema immediato.

Avrei comunque preferito trovare un appiglio per girare il pedale con la punta (assenza comune a molti concorrenti) e anche se ci si abitua subito a selezionare il lato giusto, resta il mio retaggio dei pedali corsa a gabbiette che mi porta a preferire il “colpo di punta”.

Il prezzo è ottimo viste le qualità del prodotto e inferiore a parecchi concorrenti dalla dotazione, anche tecnica, più povera. Al momento in cui scrivo leggo sul sito Rose un soffio sopra i 40 euro. Rapportando alla qualità posso dire che la cifra chiesta è più che vantaggiosa, anche rispetto ad altri modelli. Non so se sempre valido o solo per questo periodo, comunque segnalo l’applicazione automatica di uno sconto del 10% sul totale se insieme ai pedali (non solo questi, anche altri) si acquistano pure le scarpe. In ogni caso, meglio fare sempre riferimento al sito ufficiale per tenersi aggiornati.

Questa la pagina ufficiale dei pedali.

Buone pedalate, ca va sans dire

COMMENTS

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ciao Fabio invece io con i pedali doppia funzione mi trovo benissimo.. Ho due bici e su entrambe ho montato questo tipo di pedali. Non è quel secondo che perdo per agganciare che mi cambia la vita… A fronte di questo secondo perso la comodità di pedare con scarpe normali è impareggiabile ..
    Per me che uso la bici anche per andare al lavoro o per pratiche cittadine sono promossi senza remore

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, hai perfettamente ragione; e non è infrequente che li monti su bici che escono dalla microfficina.
      E infatti ho specificato che si tratta di una mia fisima, non di un limite dei pedali.
      Per quanto provi a tenermi asettico e imparziale nei test, è impossibile lasciare completamente fuori il ciclista che, bene o male, sono.
      Almeno nelle preferenze, che però mai inficiano, credo, i risultati dei test; come in questo caso. E lo testimonia proprio il fatto che malgrado non sia un fan dei doppia funzione sono proprio dei doppia funzione che ho deciso di proporvi per aprire la sequenza di test sul ciclismo urbano 😀

      Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Uso da anni Exustar spd doppia funzione con tacchette flottanti, 5 gradi di libertà angolare, non regolabile e mi trovo molto bene.

    I pedali Rose messi sotto la lente da Fabio, beh, bisogna dirlo, hanno un magnifico aspetto, Rose non delude quasi mai da questo punto di vista; la scelta di inserire elastomeri, tuttavia, merita qualche considerazione.

    Dalle foto sembrerebbe che il profilo degli elastomeri e quello della gabbia ondulata siano piuttosto sfalsati, ciò lascia pensare che gli elastomeri oltre a svolgere una funzione ammortizzante, svolgano anche la funzione di grip, prendendo il posto del profilo ondulato; il grip del profilo ondulato, a lume di naso, direi che mi piace di più.

    La funzione degli elastomeri io l’ho inserita nelle scarpe, con l’intersuola di 1mm Noene.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, Exustar fa parecchie cose buone.
      Profilo elastomeri: dipende da quali usi. Quelli corti sono quasi incassati, sporgono davvero poco e sono bel al di sotto del profilo merlato del pedale, anche aprendoli al massimo. Quelli lunghi sporgono un pelo dal profilo merlato, si comprimono durante l’uso e quindi comunque c’è grip coi denti della gabbia.
      Poi bisogna considerare che come fotografo sono scarsino, la prospettiva potrebbe sfasare.

      Io per questo test ho tolto la soletta Noene dalle scarpe (ne ho un tipo in ognuna ormai…) per non falsare le impressioni; quelle solette sono uan di quelle cose di cui ti dimentichi per accorgerti di quanto siano comode solo dopo averle tolte…

      Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Le solette Noene le ho messe anche negli scarponi da trekking pesanti, che sono concepiti solo per il fuoristrada, scomodi su superfici dure; quando piove molto, adesso ci giro per la città (regolarmente allagata).

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