Parafanghi SKS Bluemels

Tempo di lettura: 5 minuti

L’inverno è arrivato, qui da me è ancora una promessa, ed è il momento di un accessorio utile: i parafanghi.

E prima di pensare che ho sbagliato a pubblicare questo articolo nella categoria “Officina” e non in quella dei test, anticipo subito che qui vedremo il montaggio.

Che ci vorrà mai a installare due parafanghi? Giusto, è semplice. Le cose si complicano se si opta per la protezione offerta da parafanghi molto estesi; che però non vanno d’accordo con i telai per freno a disco, soprattutto se le pinze sono a comando meccanico (più larghe di quelle idrauliche) e dietro l’attacco della pinza è sul posteriore e non nell’angolo del carro. Qualche trucco ci vuole, e mi sono accorto che spesso classifico come troppo semplici o banali alcuni argomenti scoprendo poi che invece li trovate utili; come quando pubblicai  gli articoli sulla nastratura del manubrio o quelli su pedali e pipa di sterzo ossidati.

Ma parliamo dei parafanghi. Sulla bici da corsa non li ho mai amati ma li ho usati. Dopo molti anni di fermo per motivi di salute scelsi una bici da corsa comoda ed economica, dotata di una bellissima trasmissione Campagnolo 10 velocità con tripla anteriore. Scala delle corone: 53-42-30. Mi guardavano dall’alto in basso, il mediocre sarcasmo si sprecava. Io però andavo veloce con la 53, la 42 è una corona bellissima da usare e con la 30 salivo ovunque e a tanti spegnevo il sorriso ebete sul volto mentre restavano piantati. Sto divagando, torno in tema.

I parafanghi su una bici da corsa si scontrano con l’oggettiva difficoltà della poca luce sia alla forcella che al carro. Io scelsi gli SKS Raceblade, perché all’epoca usavo solo quella bici e la usavo per tutto, compreso il quotidiano diporto.

5036 Sks Bluemels 01 5037 Sks Bluemels 02

Come si vede nelle immagini (di scarsa qualità e scattate anni addietro) risolvono il problema del passaggio al carro e alla forcella semplicemente “accorciandosi”. L’attacco è del tipo rapido, usa delle fascette in gomma che io sostituì con quelle da elettricista.

Invece i parafanghi su una bici non da corsa li reputo assai utili; soprattutto se quella bici è destinata a essere usata con qualunque fondo stradale e con la pioggia. Indispensabili, sempre secondo il mio punto di vista, su bici urbane e sulle quali si pedala in abiti civili e la priorità è arrivare al lavoro intonsi.

Il fenomeno gravel è esploso, io continuo a chiamarle bici tuttofare, e sono biciclette che ben si comportano anche nell’uso quotidiano. Prima usavamo adattare bici da ciclocross, i telai per freni a disco non esistevano e installare due parafanghi era semplice.

Ora i dischi stanno diventando la norma, ma molti telai conservano la disposizione per la pinza posteriore in posizione arretrata e non nella confluenza tra i tubi del carro. Questo determina non pochi problemi per il montaggio dei parafanghi e anche di un portapacchi, ma quest’ultimo lo vedremo in futuro.

I produttori di parafanghi stanno ovviando con la presentazione di modelli specifici per il montaggio coi freni a disco, come gli SKS Primus che abbiamo conosciuto sulla Rose DX Team 3000 Randonneur di cui potete leggere il test su questo blog.

5038 Sks Bluemels 03

E la cui efficacia ho sperimentato sotto un diluvio torrenziale, ricevendo buona protezione all’anteriore, meno al posteriore che non è eccessivamente esteso, caratteristica comune a tutti questi tipi di parafango.

5039 Sks Bluemels 04 5040 Sks Bluemels 05

La presenza di una sola astina, in luogo della classica V prerogativa di modelli più lunghi, risolve il problema del fissaggio su telai con freni a disco.

Io però volevo la massima protezione e in casa avevo già una coppia di SKS Bluemels in versione da 45mm, quindi adatti fino a coperture da 35/37 mm. Ed è loro che ho deciso di installare, anche se è stato necessario perderci del tempo per ovviare al problema degli ingombri.

Iniziamo col vedere come sono fatti questi parafanghi.

5041 Sks Bluemels 06

Una volta tirati fuori dalla loro confezione subito si nota la notevole estensione, soprattutto del posteriore. La presenza dei mudflaps, non bellissimi da vedere ma utili, ne amplia la capacità di proteggere.

5042 Sks Bluemels 07

Quattro supporti a V, differenziati per anteriore e posteriore.

L’anteriore presenta un sistema in plastica a sgancio; nelle intenzioni del produttore se un corpo solido si infila, per esempio un rametto, lo sgancio dei supporti scongiura il pericolo di caduta. Sono dubbioso.

5043 Sks Bluemels 08 5044 Sks Bluemels 09

Quelli posteriori non hanno analogo sistema.

5045 Sks Bluemels 10 5046 Sks Bluemels 11

Per collegare parafanghi e supporti a V sono previsti una serie di viti forate da chiudere con piccoli dadi e dei cappucci in gomma di protezione e finitura.

5047 Sks Bluemels 12

Molti gli elementi previsti per diverse tipologie di montaggio; questa in basso è una staffetta da collegare al parafango posteriore per quei telai privi di ponticello forato dietro la scatola movimento. Una volta fissati gli elementi diventa una sorta di clip a pressione.

5048 Sks Bluemels 13 5049 Sks Bluemels 14

Sempre al parafango posteriore è dedicato questo altro supporto in plastica, da fissare al ponticello superiore, quello nella parte alta del carro.

5050 Sks Bluemels 15 5051 Sks Bluemels 16 5052 Sks Bluemels 17 5053 Sks Bluemels 18

Infine tutto il corredo di brugole, rondelle e dadi autobloccanti.

5054 Sks Bluemels 19

Come detto, i parafanghi hanno dei lunghi mudflaps per ampliare la protezione.

5055 Sks Bluemels 20 5056 Sks Bluemels 21

Sono fissati con un sistema a spina a pressione, facilmente removibile.

5057 Sks Bluemels 22

Resta però il foro se li togliamo, ed è bruttino. A un prezzo un poco inferiore esiste comunque una versione senza i mudflaps e senza il foro.

Inoltre il parafango anteriore ha una ulteriore piccola palpebra in gomma.

5058 Sks Bluemels 23 5059 Sks Bluemels 24

E presenta già rivettata sul corpo la staffa a L per il fissaggio alla testa della forcella.

5060 Sks Bluemels 25

La versione che stiamo vedendo è da 45mm per ruote da 700; significa coprire fino alla 700×35/37. Ma SKS li propone anche in misure diverse, fino alla 53.

Bene, iniziamo a montare partendo dal parafango anteriore.

Per prima cosa dobbiamo accertarci di avere una vite sufficientemente lunga per l’attacco alla testa della forcella.

5061 Sks Bluemels 26 5062 Sks Bluemels 27

Lunga a sufficienza significa che deve sporgere di circa 1cm senza il parafango montato.

5063 Sks Bluemels 28

Questo perché oltre lo spessore della piastrina a L del parafango stesso dovremo avere spazio anche per una rondella in metallo e una in teflon; e lasciare abbastanza filettatura per un dado, meglio se autobloccante.

5064 Sks Bluemels 29

Adesso dobbiamo decidere se fissare il parafango dietro o davanti la testa della forcella.

5065 Sks Bluemels 30 5066 Sks Bluemels 31

Nel nostro caso, vista la presenza dei mudflaps meglio il fissaggio anteriore, altrimenti la parte finale del parafango finirebbe troppo “bassa”, un fastidio per una bici che vivrà in ambito urbano e qualche marciapiede lo scenderà.

5067 Sks Bluemels 32 5068 Sks Bluemels 33

Si, anche con fissaggio anteriore resta una buona capacità di protezione.

5069 Sks Bluemels 34

Adesso che il parafango è in sede verifichiamo se la vite scelta ha lunghezza idonea.

5070 Sks Bluemels 35

Si, quindi montiamo una rondella in teflon e un dado autobloccante.

5071 Sks Bluemels 36 5072 Sks Bluemels 37

La rondella in teflon perché non stringeremo la brugola ma il dado; e l’inevitabile rotazione della rondella non graffierà la vernice, visto che è in teflon.

Dalla dotazione di astine a V scegliamo quelle con supporto in plastica, perché sono loro a dover essere montate davanti.

5073 Sks Bluemels 38 5074 Sks Bluemels 39

La posizione di aggancio classica è all’occhiello filettato presente sulla forcella.

5075 Sks Bluemels 40 5076 Sks Bluemels 41

Il problema sorge però spostandoci dall’altro lato, quello del freno a disco. Qui l’ingombrante presenza della pinza impedisce lo sfruttamento dell’occhiello in prossimità del forcellino.

5077 Sks Bluemels 42 5078 Sks Bluemels 43

Con parafanghi ad astina singola come quelli visti montati sulla Rose DX Team la questione non nasce; ma con queste astine a V si. In questo caso ci viene in soccorso la presenza di bussole filettate sui foderi della forcella. La loro funzione è quella di sorreggere un portapacchi anteriore, ma noi possiamo tranquillamente sfruttarle anche per i parafanghi.

5079 Sks Bluemels 44 5080 Sks Bluemels 45

Ma ecco nascere una altra difficoltà. Montando le astine in questa posizione i fori di aggancio al parafango non sono più allineati.

5081 Sks Bluemels 46

Per fortuna però le astine sono abbastanza flessibili; in poco tempo possiamo allargarle e piegarle a mano in modo che si trovino allineate coi fori di fissaggio.

5082 Sks Bluemels 47

L’aggancio della astine al parafango è assicurato da viti forate al cui interno far scorrere l’astina e un dado di chiusura.

5083 Sks Bluemels 48 5084 Sks Bluemels 49

Fissiamo a tutti e due i punti di ancoraggio e diamo una leggera stretta.

5085 Sks Bluemels 50 5086 Sks Bluemels 51

Volendo potremmo decidere di montare il parafango dal lato della pinza freno sfruttando la bussola sulla forcella mentre dal lato opposto lasciare il supporto fissato al foro filettato sopra il forcellino.

5087 Sks Bluemels 52

Questa determina una asimmetria che è solo estetica e non funzionale.

A me non piace e sposto anche l’altra astina sulla bussola alla forcella.

5088 Sks Bluemels 53

Breve intermezzo; possiamo semplificarci la vita sulla questione dell’allineamento astine/fori semplicemente invertendo il montaggio delle viti forate e bypassando un foro.

5089 Sks Bluemels 54

Montando le astine alla forcella queste saranno molto lunghe, quindi durante le nostre prove è meglio proteggere l’obliquo. Per le foto l’ho rimosso, ma durante i lavori era sempre presente.

5090 Sks Bluemels 55

Una volta stabilito che tipo di montaggio abbiamo scelto è il momento di tagliare l’eccesso delle astine. Che andranno chiuse con dei cappucci in plastica.

5091 Sks Bluemels 56 5092 Sks Bluemels 57

Questi cappucci non sono sciolti ma devono essere fissati inserendoli nelle staffe presenti sul parafango; un sistema intelligente che ne evita lo smarrimento.

5093 Sks Bluemels 58

Segniamo il punto dove le astine toccano la staffa.

5094 Sks Bluemels 59 5095 Sks Bluemels 60

Smontiamole e inseriamo i cappucci.

5096 Sks Bluemels 61 5097 Sks Bluemels 62

Tagliamo le astine aggiungendo alla misura presa prima la lunghezza dei cappucci e rimontiamo il tutto.

5098 Sks Bluemels 63 5099 Sks Bluemels 64 5100 Sks Bluemels 65 5101 Sks Bluemels 66

Con l’anteriore abbiamo finito, passiamo al parafango posteriore.

Qui abbiamo tre punti di fissaggio. Il primo in prossimità del forcellino…

5102 Sks Bluemels 67

…il secondo nella parte alta del carro…

5103 Sks Bluemels 68

…e il terzo dietro la scatola movimento.

5104 Sks Bluemels 69

Partiamo da quest’ultimo. Per i telai sprovvisti di foro filettato, in dotazione è fornita la piastrina vista sopra che diventa una clip da fissare a pressione al tubo di irrigidimento dietro la scatola movimento.

5105 Sks Bluemels 70

Ma nel nostro caso il foro filettato c’è, in formato M5, ed è quello che andremo a sfruttare. Usando però una brugola dalla testa bombata, più bassa di quelle a testa cilindrica in dotazione. Questo per evitare possibili interferenze con il copertoncino, soprattutto quelli tassellati. Una accortezza tutto sommato inutile, le brugole in dotazione vanno bene.

5106 Sks Bluemels 71 5107 Sks Bluemels 72

Risalendo lungo il carro incontriamo un problema: la staffa non è adatta al tipo di attacco al telaio.

5108 Sks Bluemels 73

Questo tipo di supporto infatti va bene su telai che hanno il foro di fissaggio in posizione differente, non dal basso come quello su cui stiamo lavorando.

Tipo questo per capirci.

5109 Elessar Vetta randonneur bicycle 151

Dobbiamo praticare noi un foro, operazione molto semplice perché è plastica: dobbiamo solo essere certi della misura.

Poggiamo il parafango al carro, per farci una idea della zona da forare. Nel farlo lasciamo il parafango avvitato al supporto in basso, quello dietro la scatola movimento.

5110 Sks Bluemels 74

Copriamo, abbondando, la zona con del nastro carta e prendiamo il segno, sia sopra che sotto rispetto al foro filettato.

5111 Sks Bluemels 75 5112 Sks Bluemels 76

Smontiamo il parafango assicurandoci che i segni siano ben visibili.

5113 Sks Bluemels 77

Aiutandoci con un metro da sarto puntiamo il centro esatto dei nostri riferimenti, ottenendo così il punto di foratura.

5114 Sks Bluemels 78 5115 Sks Bluemels 79

Foriamo e fissiamo il parafango, anche qui ho scelto una brugola a testa bombata, frapponendo una larga rondella.

5116 Sks Bluemels 80

Questo parafango è in plastica, una punta per ferro forando a bassa velocità è più che sufficiente. Per i parafanghi in acciaio o alluminio è meglio mettere un legno tondo all’interno del parafango, in modo da avere pulizia di taglio ed evitare deformazioni. Ma la tecnica la vedremo quando tratterò il montaggio di parafanghi in sottile alluminio.

Due punti di fissaggio completati, resta il terzo. E si, abbiamo un altro problema. Anche qui la pinza freno impedisce di usare i fori filettati già presenti sui forcellini.

5117 Sks Bluemels 81 5118 Sks Bluemels 82

In soccorso stavolta ci viene un accessorio esterno: le fascette. Sono specifiche per montare parafanghi su telai privi di occhielli o dove non sono facilmente sfruttabili come nel nostro caso. Hanno una guaina in gomma morbida che protegge la verniciatura e sono reperibili in molte diverse misure per adattarsi ai differenti diametri dei tubi, compreso una misura maggiore per le forcelle .

5119 Sks Bluemels 83

Una brugola, una rondella, un dado autobloccante è anche quest’ulteriore impiccio è facilmente risolto.

5120 Sks Bluemels 84 5121 Sks Bluemels 85

Ora non resta che prendere la misura per tagliare l’eccesso delle astine…

5122 Sks Bluemels 86

…inserire i cappucci in gomma…

5123 Sks Bluemels 87

…e dopo il taglio rimontare tutto.

5124 Sks Bluemels 88

Per chi avesse difficoltà a reperire le fascette o se è soluzione che non gli aggrada, una alternativa è sfruttare uno dei due attacchi della staffetta che sorregge la pinza freno. In questo caso bisogna sostituire la brugola originale con una circa 5/7mm più lunga. Dall’altro lato useremo l’attacco filettato presente al telaio. Ne risulta un montaggio asimmetrico, ma come per l’anteriore è una asimmetria solo estetica, problemi tecnici non ce ne sono.

Un ultimo dettaglio; malgrado tutte le nostre attenzione può accadere che al posteriore si presenti una “luce” nella parte superiore. Non è colpa nostra, non abbiamo sbagliato con le misure. Semplicemente la distanza dei fori per gli attacchi non è uguale su ogni bici e può essere necessario un ulteriore ausilio.

5125 Sks Bluemels 89

Se quel leggero rigonfiamento ci disturba basta distanziare il parafango dal suo attacco al telaio ricorrendo a una piccola bussola.

5126 Sks Bluemels 90

Questo semplice espediente eliminerà un difetto che è puramente estetico.

5127 Sks Bluemels 91 5128 Sks Bluemels 92

Se si rivelasse necessario lo stesso sistema potremo applicarlo anche all’altro attacco, quello dietro la scatola movimento.

Bene, direi che abbiamo fatto un buon lavoro.

5129 Sks Bluemels 93

Come vedete alla fine la decisione di scriverci un articolo ha avuto un senso, viste le difficoltà incontrate. Nulla di irrisolvibile, basta perderci un poco di tempo e ricorrere a qualche trucco. Forse ci vuole meno tempo a fare il lavoro che a leggere questo articolo, ma non volevo lasciare dubbi sulla procedura. E ricordate che all’anteriore si parte sempre fissando prima la staffa alla testa della forcella; al posteriore si parte sempre dall’attacco dietro la scatola movimento.

In chiusura due parole su questi parafanghi. Possono sembrare cari ma hanno molte qualità che ne giustificano il prezzo. La plastica è sottile e flessibile ma non debole e questo significa leggerezza e facilità di adattamento. La dotazione di accessori per il montaggio è ampia e, diversamente da altri, è possibile acquistare la minuteria anche come ricambio. Se per esempio decidessimo di spostare i parafanghi su una nuova bici basterà ordinare solo i supporti a V nuovi se i vecchi si rivelassero troppo corti.

La protezione è ottima in questa versione lunga e con mudflaps; che continuo a trovare bruttini da vedere ma fanno il loro dovere. Sono parafanghi che monto da diverso tempo su bici varie a chi me lo chiede e nessuno si è pentito. Il profilo più squadrato li rende adatti a bici che montano gomme leggermente tassellate e grazie alla presenza a catalogo di differenti misure è facile trovare quelli per la nostra bici.

Sullo sconnesso “duro” qualche rumore si sente, soprattutto al posteriore. Ma resta solo rumore e gli sbatacchiamenti vari non li rovinano come invece accade con quelli in acciaio o alluminio. Avrei preferito che la staffa a L rivettata sul parafango anteriore non fosse stata inserita di serie, per poter decidere in autonomia dove collocarla o evitarla proprio, ricorrendo al sistema francese, quello con la vite forata nascosta nella testa della forcella; mi rendo pure conto però che sarebbe stata una complicazione in più per chi preferisce pedalare e basta piuttosto che giocare con gli attrezzi.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ti è piaciuto questo articolo? Scrivi un commento oppure clicca sul pulsante “Mi piace”. Puoi condividerlo con i tuoi amici sui tuoi social o inviarlo loro via email, basta un clic sui pulsanti in basso. E se vuoi essere sempre aggiornato su ogni nuova pubblicazione non dimenticare di iscriverti al blog.

—————————————————————————————————————————————–

Qui di seguito un riepilogo degli attrezzi e dei prodotti utilizzati; se deciderai di acquistarli tramite questi link non otterrai sconti né li pagherai di più: avrai però contribuito a sostenere il blog e di questo ti ringrazio. Ricorda però che l’acquisto dovrà avvenire tramite questi link entro le 24 ore dal momento che lo hai inserito nel carrello. Se chiudi la navigazione o acquisti dopo le 24 ore al blog non sarà riconosciuto alcunché.

Prova gratuitamente per 30 giorni Amazon Prime

  

COMMENTS

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Interessantissimo.
    Almeno così eviterò di farti qualche domanda in merito 😀

    Daniele

  • <cite class="fn">Francesco</cite>

    Ottimi parafanghi. Io li ho sempre su, estete ed inverno, con mudflaps!
    Montarli la prima volta può non essere così semplice… per cui ottima idea l’articolo!
    Ora sono passato al modello “Olympic”, più stretto (42mm per copertoni 28/32), neri e lucidi; forse anche più belli!
    L’unico rammarico… è averli comprati proprio su Amazon prima che tu ti affiliassi, ora avrei contribuito a finanziare una giusta causa!
    Con simpatia e stima
    ciao

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ecco, Daniele e Francesco, cosa intendevo quando ho scritto che spesso sottovaluto gli argomenti.
      Ho una cartella sul pc battezzata “Articoli possibili” dove riverso le immagini che scatto (stavolta pessime ma per ragione tecniche) e che conservo pensando, chissà, potrebbero tornare utili.
      Queste sui parafanghi sono state lì un paio di settimane, non tanto quindi, e ho pubblicato perché ho la microfficina ferma per ragioni mie e su altri articoli in programma al momento non posso lavorarci.
      Pubblicato sempre però col pensiero che secondo me era banale, inutile e invece mi smentite. E mi fa piacere mi abbiate smentito.

      Postilla per Francesco; apprezzo molto il pensiero e lo spirito della “giusta causa”.

      Fabio

  • <cite class="fn">Antonio</cite>

    Ciao, lavori molto bene… puoi per favore dirmi che parafanghi potrei montare sulla mia Midnight Special (Surly) con ruote da 650x48b ?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Antonio, che modello non posso dirtelo, dipende dai gusti personali e non ho idea dei tuoi.
      Misura a parte, che deve rispettare diametro delle gomme ed avere una larghezza almeno 5/7mm superiore alla larghezza gomme, posso solo indicarti la struttura di attacco che su un telaio come il tuo deve essere ad astina singola (non a V) per sfruttare gli occhielli bassi senza interferenze.
      Per farti un esempio restando in casa SKS, deve essere un modello come questo
      https://www.sks-germany.com/en/products/edge-al-56/

      Poi colore, materiale, finitura a gusto tuo.

      Fabio

Commenta anche tu!