Non è mica normale…

Tempo di lettura: 2 minuti

Cosa? La neve a Napoli.

Uno dirà: bella forza, siamo a febbraio, è normale vedere città imbiancate. Giusto, ma non qui.

L’ultima nevicata in questa città risale al 1956, è diventata leggenda, un mito che chi c’era racconta ai nipoti quando si lamentano perché sentono freddo “eh, sono 9 gradi e hai freddo? Quando io avevo la tua età nevicò, andammo sottozero, altroché…”.

Che poi furono pochi centimetri, la temperatura più bassa registrata, rilevo dagli annali, meno quattro; roba da far sorridere chiunque abiti in montagna.

Ovviamente è gara sui social a pubblicare foto di questa nostra città imbiancata, beccandosi i commenti ironici di chi con la neve vive tutto l’inverno. Scusate, ma per noi che a gennaio stavamo in spiaggia (in costume) svegliarci il mattino e vedere questa roba bianca che scende soffice dal cielo è più o meno come atterrasse un marziano nel giardino di casa. Quindi siate comprensivi e lasciateci lanciare le nostre palle di neve.

Stando a tutti i catastrofismi meteo, la giornata campale sarebbe dovuta essere ieri.

E in effetti mi sono ritrovato a combattere con un nevischio fastidioso, bagnato e vorticante nel forte e gelido vento che spirava.

Mi sono messo in sella, prima con la mia X-lite Team per provare le gomme Pirelli PZero 4S perché ho pensato vedi tu quando mi ricapita di avere questa possibilità; e poi posata l’ammiraglia sportiva ho inforcato la Triban 520, non con le gomme di serie ché sono slick, per valutare la tenuta di strada e guidabilità in condizioni di scarsa aderenza. Insomma, in ogni occasione si lavora al blog 😀

In collina è vero che era tutto imbiancato e infatti a un certo punto i vigili mi hanno fermato invitandomi con colorita espressione a girare la bici e tornare a casa.

Ma non è stata poi questa gran cosa, nulla destinato a essere raccontato, come nel ’56.

Per oggi il meteo tanto per cambiare non ne ha imbroccata una. Dava freddo, cioè circa 7 gradi che per noi è freddo, ma nulla più.

Stamattina come mio solito mi sono alzato prima dell’alba, ho iniziato a scribacchiare e verificare un po’ di cose, poi poco prima delle sette metto a fare il caffè e apro le persiane.

Ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhh?????????????????????

E chi li ha visti mai gli alberi che danno sul mio terrazzo pieni di neve? Ma chi l’ha vista mai la neve qui, dove sono io che è a livello del mare, manco in collina?

Il tempo di capire come si sarebbe evoluta la situazione e subito a vestirmi per uscire in bici. A far che? A parte giocare, mi sono detto tanto vale vedere le Kenda Small block come se la cavano. Sempre prima il dovere!

Questa è piazza del Plebiscito stamattina, a confronto con la nevicata del ’56. Ecco, ora potrò raccontare anche io ai nipotini 😀

Oggi.

 

Nel ’56.

Me ne sono andato a zonzo, per la città che conosco ma che così non avevo mai visto (nel ’56, sia chiaro, non ero ancora nato…) e la cosa più difficile non è stata rimanere in piedi ma scansare la fiumana di persone che scattava foto a tutto spiano. E pure io mi sono fatto prendere la mano 😀

La città e noi tutti ovviamente non siamo assolutamente preparati e attrezzati. Chiuso tutto, dall’aeroporto alle scuole. Ironizzare è facile ma quando una cosa simile ti capita una volta ogni secolo, ma chi può pretendere che stiamo lì a spargere sale quando per noi il sale è solo quello per la pasta? E se a uno gli dici “butta il sale a terra” quello lo fa pure, ma convinto che sia perché è passato uno col malocchio. E dai, non è per noi, capiteci…

Non sarà per noi, ma per strada era peggio che il sabato nell’ora di punta nelle zone pedonali. Tutti in giro, e tanti ragazzi (anche perché il Comune ha diramato l’ordinanza di chiusura scuole alle 8, cioè quando i ragazzi erano già arrivati quasi in aula…) a tirarsi palle di neve.

Anche qualche bici, non gli sarà sembrato vero a chi ha la Fat e-bike 😀

Io un lungomare così non l’avevo mai visto.

E nemmeno Castel dell’Ovo coi bastioni imbiancati.

Quindi, lo dico a voi ciclisti che vivete a tutt’altre latitudini, siate buoni se per qualche giorno inonderemo la rete col nostro entusiasmo. C’è qualcosa nel vedere la nostra città con gli alberi carichi di neve che ci fa tornare bambini e ci riempie di meraviglia. Durerà poco, poi per altri 70 anni non ne parleremo più.

Buone pedalate.

COMMENTS

  • <cite class="fn">alfaluna</cite>

    un pò per uno non fa male a nessuno 🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      E vabbè, una volta ogni 70 anni si può fare…
      Che poi il freddo lo reggo, è il caldo che non sopporto; però questo maltempo, soprattutto la pioggia, mi sta rallentando per i test.
      Già di mio accumulo ritardo, se piove di continuo diventa un problema.

      Fabio

  • <cite class="fn">Ciclista Sdraiato</cite>

    Da milanese, non vi prendo in giro ma vi comprendo e invidio! 🙂
    Qui fa freschino (da quel che leggo in giro, ora siamo sul grado e mezzo ed è da tanto che non si raggiunge una temperatura simile), ma di neve nemmeno l’ombra; anche se pare che da stanotte dovrebbe scendere qualche fiocco. Sperem!
    Comunque sia, oggi una bella pedalata non me la leva nessuno

    Buone pedalate, ovunque voi siate 😉

    Luca

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, leggo che stamattina da voi vi siete svegliati imbiancati.
      Grazie per il “supporto”; il fatto è che davvero se sbarcavano gli alieni ci saremmo stupiti meno, cosa che chi non è di qui non comprende. Comunque è durata poco, al momento siamo sui 13/14 gradi, e sono le 17,30… 😀
      Però piove, che è cosa buona visto quello che è successo la scorsa estate; è cosa cattiva per me perché mi manda a rilento i test. Incontentabili eh? 😀 😀 😀

      Fabio

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