Nastro manubrio Brooks

Tempo di lettura: 2 minuti

Non ci sono più le mezze stagioni, si stava meglio quando si stava peggio, i sapori di una volta erano più buoni, ai miei tempi il liceo era una cosa seria. Ecco, a tutti questi luoghi comuni possiamo tranquillamente aggiungerne un altro che però luogo comune non è: non esistono nemmeno più i nastri Brooks di una volta.

Già, quella sottile e fittamente forata striscia di cuoio in soli tre colori e da abbinare rigorosamente alla sella, capace di invecchiare insieme a lei e te, sulla tua bici; assumendo quelle stupende sfumature nelle zone di contatto, segno inequivocabile del tempo trascorso insieme. Ecco, dimentichiamolo.

La confezione di questo nastro manubrio in colorazione miele (honey) è identica a quelle precedenti, compreso la scritta che ci ricorda la fondazione dell’azienda e il suo essere inglese. Come sede, la proprietà è italiana e comunque i nastri li fanno in Cina da anni.

5854 Nastro manubrio Brooks 01 5855 Nastro manubrio Brooks 02

Aperta la confezione già troviamo un primo cambiamento. Sono spariti i tappi da fiasco, sostituiti da due in caucciù e il nastro telato per la chiusura è beige e non nero. Non mancano le due pezzette da collocare dietro i comandi.

5856 Nastro manubrio Brooks 03 5857 Nastro manubrio Brooks 045858 Nastro manubrio Brooks 05 5859 Nastro manubrio Brooks 065860 Nastro manubrio Brooks 07 5861 Nastro manubrio Brooks 08

Quand’è che si decideranno a orientare le scritte in modo differente per destra e sinistra (così appare sempre alla vista nel verso giusto per chi pedala) è sempre tardi.

5862 Nastro manubrio Brooks 09

La foratura è quella solita e volgendolo si notano la striscia adesiva e soprattutto che è un nastro in pelle.

5863 Nastro manubrio Brooks 10 5864 Nastro manubrio Brooks 11

Ma, e qui sorge il problema, non è più il solito buon caro nastro in pelle, che puoi ingrassare prima del montaggio per semplificarti la vita e tenderlo meglio e che, cosa più importante, si scurisce con l’uso: è verniciato.

Già, e la prova evidente è che provando a dargli un velo di Proofide non lo assorbe manco a minacciarlo. Il vantaggio è l’impermeabilità e forse questo ha spinto l’azienda su questa nuova strada.

Io invece non la condivido, nulla di più brutto di vedere la sella che matura con eleganza e il nastro che resta imberbe, tale e quale a come è uscito dalla confezione.

Per il resto la sensazione al tatto è quella di un nastro in microfibra, giusto un capello più morbido; resta sempre duro da avvolgere, quindi la pelle non credo sia cambiata. E’ disponibile in tantissimi colori, come le selle.

Insomma, comprendo l’esigenza di ampliare la gamma, nero, marrone e miele per selle e nastro forse non bastavano più; comprendo che se vuoi fare un nastro e una sella viola o catturi la mucca Milka o vernici la pelle; comprendo che gli inglesi sono molto tradizionalisti mentre gli italiani decisamente modaioli; non comprendo perché rinunciare alla caratteristica più bella del connubio sella e nastro decidendo di verniciare anche quello che non era necessario, come le versioni marrone e miele. Non ci sono più i nastri di una volta…

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ti è piaciuto questo articolo? Scrivi un commento oppure clicca sul pulsante “Mi piace”. Puoi condividerlo con i tuoi amici sui tuoi social o inviarlo loro via email, basta un clic sui pulsanti in basso. E se vuoi essere sempre aggiornato su ogni nuova pubblicazione non dimenticare di iscriverti al blog.

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Qui di seguito un riepilogo degli attrezzi e dei prodotti utilizzati; se deciderai di acquistarli tramite questi link non otterrai sconti né li pagherai di più: avrai però contribuito a sostenere il blog e di questo ti ringrazio. Ricorda però che l’acquisto dovrà avvenire tramite questi link entro le 24 ore dal momento che lo hai inserito nel carrello. Se chiudi la navigazione o acquisti dopo le 24 ore al blog non sarà riconosciuto alcunché.

Prova gratuitamente per 30 giorni Amazon Prime

 

 

 

COMMENTS

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Quindi se non ho capito male è sempre in pelle, ma verniciato?
    Che delusione…

    Daniele

  • <cite class="fn">Francesco</cite>

    Quello fotografato però sembra il nastro in microfibra , i tappi al manubrio sono infatti quelli che usano per tali nastri e lo stesso dicasi per il nastro telato.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Francesco, quello fotografato è in pelle, l’ho avuto tra le mani e la differenza l’avrei notata.
      Inoltre leggo dall’etichetta sulla confezione, “leather bar tape honey, BT02, A07203”.
      Ossia stesso nome e codice sia di quello mio in cuoio e sia del secondo nastro acquistato e montato sulla Surly, rimanenza dello scorso anno e che riporta, appunto, le stesse indicazioni.
      Aggiungo che un altro nastro, sempre stesso nome e codice, è stato ordinato e poi rispedito indietro, anche lui in pelle verniciata.
      Credo invece che per quanto riguarda tappi e nastro telato abbiano semplicemente uniformato, quello in cuoio non verniciato aveva infatti i suoi tappi da fiasco e il nastro telato nero.

      Fabio

      • <cite class="fn">Francesco</cite>

        Speriamo che la qualità della pelle sia buona.I nuovi tappi devo dire che sono molto belli però offrirei sempre l’alternativa all’acquisto e secondo me la Brooks punta a tenere i tappi a fiasco come accessori.Mi sembra un po’ la politica della Ortlieb con le borse, che ti ammazza con una lista di costosi quanto intriganti e utili “optional”.

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Si, la qualità del pellame è buona. Ma dopo pochi mesi ci si ritrova con la sella di un colore e il nastro di un altro…

          Fabio

  • <cite class="fn">claudio</cite>

    Ho due set di nastri Books acquistati 2 e i 3 anni fa e mai montati. Uno brown ed uno red, entrambi con i tappi in sughero. Immagino che il rosso sia comunque colorato.
    Acquisti compulsavi che fanno a pugni con la mia gestione ciclistica che tende a sfruttare tutto il più possibile. Sulla bici da viaggio – con il medesimo nastro – ho fatto tre stagioni.

    c.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Sei stupendo; mille fisime e poi cedi al consumismo sfrenato 🙂
      Scherzi a parte, tutti i nastri hanno una loro colorazione ma su questa ultima serie l’aspetto è “plasticoso”. Devi averlo tra le mani, a parole non so descriverlo.
      Non sono un esperto di pellami e conciature, ma checché ne dica Brooks il procedimento è cambiato. L’aspetto che più mi ha lasciato perplesso è il fatto non assorba il grasso e sappiamo bene che quando è così la pelle resta uguale, non scurisce con l’uso. Che è, ripeto, la cosa più bella dei nastri in pelle, quest’aria vissuta che si abbina alla sella.

      Fabio

  • <cite class="fn">Mirco</cite>

    Ho trovato questo post cercando qualche consiglio per un problema simile: ho ordinato una sella cinese, tipo Brooks, giustificata dal costo di 16 € consegnata a casa (!!). E’ bruttissima come qualità, ma voglio vedere come sta su una bici che sto sistemando…purtroppo anche questa è verniciata come il nastro famoso. Che ci faccio? Pare falsa e nuova…la lascio l’inverno alle intemperie? La sabbio? La cartavetro o la pastaabrasivo? 😉 Poi magari, tolta la vernice, la ingrasso ecc…ma come sarà la pelle sotto la verniciatura? Insomma, datemiun idea, prima di bruciarmi per l’ eresia… 🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Mirco, non facciamo confusione. Qui si parla di un nastro manubrio ben al di sotto della qualità a cui ci ha abituato il marchio inglese, non di una copia cinese.
      Ora, nel tuo caso, hai comprato una sella da 16 euro consegnata: che pensavi, di aver fatto l’affare? No, hai pagato (e secondo me pure troppo) per quello che hai avuto: non una sella in cuoi, magari rifinita peggio ma comunque in cuoio, bensì un pezzo di cartone pressato o poco più.
      Lasciala così com’è, ormai i soldi li hai spesi. Mettendoci le mani sopra la rovini e basta.
      Una cosa è risparmiare, con oculatezza e un pizzico di fortuna si fanno buoni affari. Altra comprare oggetti di cattiva qualità. Lì son soldi buttati e basta. Mi spiace, immagino avresti preferito essere rincuorato ma così stanno le cose.

      Fabio

Commenta anche tu!