Michelin Power a confronto

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Breve articolo con lo scopo di riassumere le caratteristiche salienti di tutta la gamma Michelin Power, in modo da indirizzarvi direttamente alla lettura del test completo del modello che più si adatta alle vostre esigenze.

Tre le versioni presenti nella famiglia Power, tutte accumunate dall’ottimo grip e dalla eccellente scorrevolezza, ma nessuna variante è sovrapponibile all’altra. Sono gomme specialistiche e specializzate, studiate per determinati ambiti e rendono al meglio se utilizzate nel loro habitat naturale e alla corretta pressione.

Proprio per questo ho deciso la pubblicazione di un sunto; usate male le Michelin Power perdono molte delle loro qualità, quindi scegliere bene è il primo passo verso il gran divertimento di guida che garantiscono.

La gamma Michelin Power prevede tre differenti versioni, diverse misure e in alcuni casi anche varianti cromatiche.

 

Tutti e tre i copertoncini condividono il profilo molto sportivo e sono facilmente riconoscibili: le All season presentano profondi ed estesi intagli laterali per aumentare il grip col bagnato, le Endurance hanno intagli simili per disegno ma molto meno estesi e infine i Competition sono slick puri.

Presente su ogni versione il pratico indicatore di usura. Un incavo, finché è visibile la gomma è ancora utilizzabile.

E sono ovviamente tutti e tre pieghevoli.

Uguale il confezionamento, ma per ogni modello una icona a sfondo giallo lancia la caratteristica fondamentale.

Vediamo adesso in dettaglio; con due brevi avvertenze: i link in blu rimandano al sito ufficiale Michelin, quelli in rosso agli articoli di questo blog; senza riscrivere daccapo ho semplicemente riportato le conclusioni pubblicate in ogni singolo test, limitandomi alle necessarie piccole modifiche. Lo scopo di questo articolo è riassumere e al contempo presentare la gamma al completo per un immediato raffronto. Rispetto a quanto già espresso nei singoli test non vi è alcuna novità, quindi perdonerete questo mio escamotage per guadagnare tempo.

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Le Michelin Power All season a dispetto del nome sono gomme ottimizzate per l’uso invernale e con la pioggia. Basse temperature e strade rese infide dal bagnato sono il loro terreno ideale.

Sono previste in tre misure: 700×23, 700×25 e 700×28, solo nere e con un peso di 235, 270 e 295 grammi. Ho provato la misura intermedia e il peso verificato coincide con quanto dichiarato dalla casa francese.

Con l’aiuto del disegno ufficiale conosciamone la struttura e le principali caratteristiche tecniche. Grip Compund indica l’uso di una mescola che garantisce grande tenuta, soprattutto sul bagnato e con basse temperature; Hi-grip design suona un poco altisonante per indicare la presenza di lamelle sulla spalla, garanti di miglior tenuta sull’asciutto ma soprattutto sul bagnato; Aramid protek+ ci informa della presenza di una “fascia” in fibre aramidiche (fibre polimeriche ad elevata resistenza meccanica) a protezione dalle forature; TWI fa riferimento all’incavo presente sul battistrada che funge da indicatore di usura; infine 3×60 Tpi è la proporzione tra gomma e nylon della carcassa. Aggiungo che sono anche Disc Brake Ready, ossia perfette per bici con freni a disco.

I pregi: comfort di marcia e tenuta in ogni condizione in cima. Tenuta talmente elevata che mi ha consentito discese velocissime; esecuzione delle curve perfetta sia per l’aderenza della spalla che per il profilo capace di esaltare l’ingresso e assecondare l’ottimo avantreno della Rose X-lite Team usata per il test; scorrevolezza paragonabile a tante coperture “estive” e sempre superiore ad altre gomme invernali; apprezzabile leggerezza che non ha mortificato più di quanto non faccia già la mia modesta gamba la velocità in salita o la prontezza nei rilanci; aderenza in frenata di altissimo livello, che mi ha consentito, finalmente direi, di spremere a fondo il connubio tra l’impianto Sram Force su cui ho lavorato abbastanza per farlo rendere al massimo e le eccellenti piste frenanti delle Oxygeno: e rimpiango non essermi procurato una bici coi freni a disco, visto che sono gomme ottimizzate per questo sistema frenante; forature nessuna.

Difetti? Oibò, a parte la fastidiosa tendenza a fagocitare ogni minimo e infinitesimale detrito presente sull’asfalto durante i primi chilometri (e solo per i primi chilometri), detriti che la forza centrifuga spara sull’obliquo generando un poco simpatico ticchettio, altri non ne trovo. Nemmeno il prezzo, è abbastanza facile portarli a casa a poco più di 40 euro l’uno. Che possono sembrar tanti, ma si ridimensionano mettendoli in rapporto alla qualità.

A quale ciclista consigliare questo copertoncino? A tutti, non solo a chi pedala quando diluvia. Ovviamente i ciclisti anfibi saranno quelli che più degli altri apprezzeranno le tante qualità di questa gomma, a iniziare dalla eccellente tenuta sull’acqua. Però anche quelli che se piove restano a casa ma se è umido escono uguale (e poi la pioggia tanto la beccano, è la legge di Murphy) apprezzeranno la gran tenuta in ogni situazione. Seppure non ho avuto modo di usarli con una bici da corsa equipaggiata coi dischi, posso tranquillamente consigliarli perché il grip è elevato e consente di sfruttare appieno un impianto frenante imperioso. Poi piaceranno ai ciclisti che balzano in sella a ogni occasione, senza badare troppo alle condizioni meteo e dell’asfalto; e che non si tirano indietro se incontrano un sentiero battuto (compatibile con la propria bici) perché queste gomme hanno tenuta pure lì. E infine le consiglio ai ciclisti che vogliono aumentare il comfort della propria sportiva senza sacrificare le prestazioni e senza ricorrere ai tubeless o ai tubolari, conservando tutta la praticità del copertoncino. Ho sempre battuto sull’aspetto invernale di questi copertoncini, ma è un quattro stagioni e sono certo che anche quando arriverà il caldo forte e deciderò di rimontarli per una prova, avrò conferma delle loro qualità.

Potete trovare la prova completa delle Michelin Power All season su questo blog cliccando il link in rosso.

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Le Michelin Power Endurance hanno nella durata il loro punto forte, ma sarebbe riduttivo ricondurre tutto solo a quanti chilometri possono percorrere. Hanno tante altre qualità e la loro migliore caratteristica è l’equilibrio complessivo.

Sono previste in tre misure: 700×23, 700×25 e 700×28 e con un peso di 220, 230 e 255 grammi. Ho provato la misura più piccola e il peso verificato coincide con quanto dichiarato dalla casa francese. Tre anche le varianti cromatiche: nero, blu, rosso. La misura superiore è disponibile solo nera.

Con l’aiuto del disegno ufficiale conosciamone la struttura e le principali caratteristiche tecniche. X-miles compound indica la mescola studiata per una maggiore percorrenza chilometrica; che non compromette la scorrevolezza, infatti Michelin dichiara un vantaggio di 8,6 watt rispetto alla versione Endurance della famiglia Pro4. TWI è l’acronimo di Tread Wear Indicator e fa riferimento alla presenza dell’incavo che funge da indicatore di usura. Grip design richiama gli intagli laterali, simili per forma a quelli presenti sulle All season ma meno estesi e pronunciati. 3×110 Tpi è la proporzione tra nylon e gomma con cui è assemblata la tela e infine Aramid Protek+ ci informa della presenza di uno scudo in fibre aramidiche a protezione dalle forature, superiore del 20% rispetto all’analogo copertoncino Pro4. In più, come per tutta la gamma Power, queste gomme sono Disk brake ready, ossia particolarmente indicate per bici frenate dai dischi grazie a superiore grip, sia in appoggio che sulla spalla.

Pregi e difetti. E’ un copertoncino che fa molto bene tutto ma che non eccelle in niente, paragonato a modelli più specialistici che però pagano dazio in altri frangenti. Il suo gran grip in qualunque situazione non è altissimo sul bagnato come una gomma da pioggia; ha ottima scorrevolezza sull’asciutto ma non come una gomma da gara. Sono pregi o difetti? Per me pregi, perché apprezzo da sempre bici e componenti buoni in ogni occasione: e queste Power Endurance lo sono. Tengono con sincerità e trasmettono ottimo feeling di guida, sia sull’asciutto che sul bagnato, mostrando limiti naturali sull’infida patina di umido del primo mattino. Hanno tanta tenuta in frenata e in curva, con solo una quasi impercettibile incertezza durante la discesa in piega e non in ogni situazione. Forature nessuna e non le ho risparmiato passaggi scabrosi.

Chiedono qualche chilometro di rodaggio, e anche loro nella prima fase di utilizzo hanno l’incresciosa abitudine di attrarre ogni minuscolo detrito e spararlo sotto l’obliquo, per poi ripagare con grande grip. Sono leggere il giusto, anche qualcosa in più considerato il valore di TPI non particolarmente elevato. Promettono di durare a lungo, ma su questo non ho dati da offrirvi perché ho spiegato non posso impegnare una bici per una prova di durata. Sono presenti a  catalogo con una corretta offerta di misure e in più abbiamo qualche variante di colore che sempre fa piacere. Un copertoncino di alta gamma, adatto a qualunque ciclista sportivo su qualunque percorso e in ogni situazione, proposto a un prezzo vantaggioso, da guardare non solo al momento di recarsi alla cassa ma alla durata nel tempo, scorrevole, leggero, molto confortevole e dalla gran tenuta.

Chi pedala tanto e non vuole cambiare gomme ogni due mesi ha trovato la soluzione. Chi pedala e basta, tanto o poco non conta, e non vuole farsi condizionare dalla stagione e dalla strada, pure ha trovato il suo copertoncino. Una gomma di compromesso, un compromesso verso l’alto, ma un compromesso. Nessuna situazione preferita, ottimo comportamento ovunque, eccellenza in nessun ambito che poi avrebbe pagato altrove. Per come la vedo io, è un pregio.

Potete trovare la prova completa delle Michelin Power Endurance su questo blog cliccando il link in rosso.

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Le Michelin Power Competition hanno la sportività estrema nel loro DNA. Leggerezza, scorrevolezza, gran grip e ottimo livello di comfort i punti a loro favore. Una scarsa tenuta con climi rigidi e piovosi il rovescio della medaglia.

Due sole le misure disponibili: 700×23 e 700×25 per un peso record di appena 195 grammi per la versione più piccola e 215 grammi per la maggiore. Disponibile solo nero. Ho provato la misura inferiore e il peso verificato coincide con quanto dichiarato dalla casa francese.

Con l’aiuto del disegno ufficiale conosciamone la struttura e le principali caratteristiche tecniche. Race compound indica la mescola studiata per la massima scorrevolezza senza sacrificare il grip. TWI è l’acronimo di Tread Wear Indicator e fa riferimento alla presenza dell’incavo che funge da indicatore di usura. 3×180 Tpi è la proporzione tra nylon e gomma con cui è assemblata la tela e spiega la superiore leggerezza; infine Aramid Protek+ ci informa della presenza di uno scudo in fibre aramidiche a protezione dalle forature, superiore del 13% rispetto alla precedente analoga versione. In più, come per tutta la gamma Power, queste gomme sono Disk brake ready, ossia particolarmente indicate per bici frenate dai dischi grazie a superiore grip, sia in appoggio che sulla spalla. La casa dichiara un +10% in trazione e addirittura +35% nella tenuta laterale.

Le Michelin Competition si collocano all’estremo della gamma Power. Un copertoncino senza compromessi, tutto votato alla prestazione. E per questo se messo fuori dal suo ambiente ideale mostra chiari segni di insofferenza. Non è adatto a climi rigidi e non ama la pioggia invernale; è ancora presto, al momento della pubblicazione di questo aticolo, per scoprire come si comporterà sotto un temporale estivo. Ma lo verificherò. Dalla primavera alle soglie dell’autunno è godimento puro.

La durata non è una delle loro prerogative. Credo che i 3500/4000 km siano tranquillamente alla loro portata, ma solo l’arrivo del caldo torrido (e quindi asfalto bollente, che le gomme le consuma, oh si se le consuma…) mi darà un responso definitivo. Se anche fosse questo il chilometraggio massimo lo trovo naturale, chiedere di più sarebbe ingiusto. Il prezzo medio che ho rilevato online è appena sopra i 40 euro, al netto di eventuali offerte e promozioni. Coerente e giustificato dalla qualità. Se vogliamo mettere sul piatto della bilancia non la durata ma il divertimento di guida, allora il prezzo diventa anche molto competitivo.

Chi ha la durata tra le priorità meglio se opterà per la versione Endurance. Chi ha come unico obiettivo il massimo della resa su strada con gomme a camera d’aria allora ha trovato il suo copertoncino. Leggerissimo, siamo sotto la fatidica soglia dei 200 g nella misura più sottile, dal grip eccezionale (clima permettendo), con un elevatissimo comfort e una perfetta tenuta, anche in curva a freni tirati. Ogni uscita diventa un giro di giostra e per chi, come me, in bici punta a divertirsi beh, la scelta diventa naturale.

Potete trovare la prova completa del Michelin Power Competition su questo blog cliccando il link in rosso.

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Anche a voler riassumere alla fine mi è venuto fuori un articolo più lungo del previsto. Ma sono convinto sarà comunque utile.

Buone pedalate

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