Met Allroad

Conclusioni

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Conclusioni

Si lo ammetto: ho la fissa dei caschi.

In ogni test vi dico sempre che sono refrattario ad ogni tentativo che periodicamente si affaccia nei palazzi della politica di renderlo obbligatorio; perché è il concetto di obbligatorietà che cozza, qualunque sia l’argomento, con la mia vena libertaria.

E in ogni test vi invito a usarlo, come consapevole scelta per la nostra sicurezza. A nulla vale l’obiezione che seci investe un tir il casco non ci salva la vita. Se cadiamo in ciclabile e sbattiamo la nuca, possiamo restarci secchi. Soprattutto se è una ciclabile come, ahimé ne fanno, con rialzo a spigolo vivo in pietra lavica.

Bene, vi ho visto che state facendo gli scongiuri ed è giusto, sempre meglio prevenire. 

Quindi è bene anche indossare un casco: prevenzione, appunto.

Un casco che sia ben fatto, ricevere solo l’adesivo di omologazione non li rende tutti uguali.

Superfluo dire che il Met Allroad è un casco ben fatto.

A parte il colossale ritardo accumulato in questi mesi, non avevo chiesto a Met i caschi da provare (questo e il Vinci) perché temevo ne sarebbe emerso un test fotocopia di altri, visto che la gamma Met l’ho passata al setaccio in questi anni.

E in effetti è così: è un Met, ho trovato tutto quello che mi aspettavo e non mi sono sorpreso.

Ma non mi sono sorpreso solo perché conosco bene i loro prodotti, caratterizzati da validissime soluzioni tecniche, ottima ventilazione, buona leggerezza per i modelli meno cari ed eccellente per quelli più costosi e soprattutto gran confort di marcia.

Comfort che col passare del tempo tendo sempre più a mettere in cima delle priorità; e dei pregi.

Invecchio? Perdo il soffice cuscino dei capelli? Beh si, è vero.

Ma lasciatemi recitare la parte del tester: passo una quantità di ore in bici, ormai voglio star comodo. Per ogni aspetto.

Col passare degli anni divento sempre più intollerante a una sella che richiede sacrifici, una maglia che tira o con una manica che si sposta, non vi dico per i fondelli e si, poi ci sono anche i caschi.

A volte passo un quarto della mia giornata con un casco in testa, pretendo non mi dia fastidio.

E finora Met non mi ha mai deluso, anzi in qualche caso mi ha viziato facendomi diventare sempre più esigente.

Però mai dimentico un fondamentale parametro nel giudizio finale: il prezzo di acquisto.

Ingiusto pretendere identiche prestazione tra un casco che al pubblico vien poco più di cinquanta euro e un altro che ne costa quasi sei volte tanto.

E poiché non solo non lo dimentico ma anzi lo tengo sempre ben presente, ecco che Met ancora una volta mi obbliga al massimo dei voti nel rapporto qualità/prezzo.

Non trovo, al momento in cui scrivo, il Met Allroad sullo shop ufficiale quindi faccio riferimento a una ricerca sul prezzo medio in rete: appena 60/65 euro, luce compresa che è di serie.

Davanti a prezzaccio così ogni mia eventuale critica apparirebbe pretestuosa; e poi nulla ho da rimproverare a questo Allroad.

Solo l’assenza della retina antinsetti, qui ci poteva stare come sul Crossover.

Ma francamente a parte questo proprio non rilevo limiti o mancanze.

Piuttosto rilevo che a un prezzo che definire competitivo è poco mi ritrovo tra le mani, anzi in testa, un casco ben fatto, leggero, ottimamente areato e garzante di gran comfort complessivo.

Con alcuni plus, primo fra tutti la possibilità di adattarsi a più usi.

In ambito off-road e gravel fa egregiamente il proprio dovere e la piccola visiera si rivela assai efficace.

In ambito sportivo leggerezza e traspirabilità lo rendono ottimo compagno nelle uscite impegnative.

In ambito urbano la buona areazione permette di non arrivare coi capelli (chi li ha…) incollati sul luogo di lavoro e questo ci evita imbarazzo.

Meno male che il Vinci ha il Mips, altrimenti nel prossimo test avrei dovuto scrivere le stesse cose, invece così qualche argomento ce l’ho.

In ogni caso quale che sarà la vostra scelta, il casco indossatelo: sempre.

Buone pedalate.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Gustavo</cite>

    Settimana scorsa ho acquistato il casco MET Allroad. E’ esattamente costruito come spieghi nella tua recensione, ad eccezione dei divider a clip, sostituiti da regolazioni più economiche. Chissà perché poi. Ciao

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Gustavo, succede che cambino qualcosa a distanza di tempo.
      Questa recensione è di un anno fa, significa che il casco l’ho ricevuto parecchio prima del natale 2019.
      Tutti i produttori modificano quasi ogni anno, ma quando non sono modifiche sostanziali, inutile recensire di nuovo.

      Fabio

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