Met Allroad

Come è fatto

Tempo di lettura: 5 minuti

Come è fatto   

Un casco che bada al sodo; può valere come incipit per il test su strada come qui, nello scoprirne le forme.

Nessun volo pindarico, nessuna ricerca di forme ardite fini a se stesse: nella sua semplicità (e pulizia) solo l’ottenimento di ottima aerodinamica ed efficace ventilazione.

Le viste frontale e posteriore ci fanno apprezzare l’ampio fronte di ingresso e la batteria di “bocche” per l’estrazione.

Il taglio è sportivo, e del resto è lo stesso del Vinci; qui in più abbiamo la visiera removibile, perfettamente sincronizzata con la linea delle prese d’aria.

La parte superiore della calotta ha una proporzione vuoti/pieni decisamente sbilanciata sui primi, a garanzia di gran freschezza durante la marcia.

L’estrazione del’aria calda è demendata alle tre prese posteriori, più piccine di quanto il profilo esterno faccia sembrare.

E’ un efficace escamotage per ottenere in un sol colpo più risultati: hai efficace protezione perché l’Eps (il materiale espanso interno) è più esteso di quanto sembri; alleggerisci il casco allargando i fori verso l’uscita; doni quell’aspetto grintoso che sempre fa piacere.

Le bocche laterali sono provviste di minimale striscia riflettente ad alta visibilità.

Come tradizione di casa Met c’è poco Eps a vista; grazie anche alla costruzione In-Mould (calotta ed Eps direttamente saldati tra loro) che dona gran pulizia, abbiamo proprio il minimo e visto il basso prezzo d’acquisto non posso lamentarmi.

Taglio alto questo appena visto, da casco sportivo. Lascia spazio libero per le orecchie e non intralcia con gli occhiali.

Occhiali che, lo dico per chi è solito a questa pratica, possono essere facilmente inseriti nelle prese d’aria anteriori; anche in questa versione con visiera.

Io son solito fare questa prova da fermo, sbatacchiando il casco per vedere se gli occhiali volano via. Da miope non è che gli occhiali posso toglierli in marcia, altrimenti…

La visiera si integra perfettamente con la linea del casco, sposandosi con il profilo delle prese d’aria.

E’ removibile facilmente, senza forzare; due “dentini” offrono la giusta presa.

Tolta questa si apprezza la linea sportiva; che, come già detto, è la stessa del Vinci.

Sempre attenta alla sicurezza passiva, Met ha aggiunto di serie la piccola luce posteriore a led (modalità fissa e intermittente, con batteria a bottone) che funge anche da pomello di regolazione della calzata.

Calzata che sfrutta la tecnologia Safe T-Duo, già vista su altri caschi della casa e soprattutto in altri test già pubblicati, quindi non mi dilungo.

Riassumo; la fascia posteriore di fermo alla nuca, rivestita in morbido materiale anallergico, può scorrere su diverse posizioni, adattandosi perfettamente alla nostra morfologia.

Scorre su tre posizioni sfruttando la piccola clip vista sopra in dettaglio. Anche se la casa non lo dichiara, vi informo io che è compatibile con la coda di cavallo; la qual cosa farà piacere al pubblico femminile oltre ai tester che millantano giovanilismo…

L’imbottitura è minimale, una fascia al centro, sdoppiata, nulla spostandosi ai lati e la canonica fascia frontale.

Fascia frontale che è sostituibile con quella in gel, molto fresca ed efficace; che io però non ho installato, non è clima diciamo così…

Imbottitura estraibile e lavabile, ovviamente.

La fibbia del cinturino è con classica fibbia a innesto.

Cinturino che prevede i classici divider a clip di casa Met, soluzione che conosco da anni ormai (praticamente ho recensito tutta la gamma strada e anche buona parte di quella active) e che sempre testo a fondo, passando molti minuti ad aprire e chiudere per assicurarmi non mostrino cedimenti. 

Buona la scelta dei colori; oltre questo nero matto visto fin qui abbiamo due bianchi, uno lucido l’altro matto, uno squillante e visibilissimo giallo (che non mi dispiace ma sapevo mi avrebbe fatto dannare per le foto…) e infine due nero matto abbinati a inserti rossi o blu.

Tre taglie disponibili: S, M e L che corrispondono rispettivamente a una circonferenza di 52/56, 56/58 e 58/61.

Peso da me rilevato in taglia M, con visiera montata, 270 grammi.

Bene, adesso che lo conosciamo a fondo non resta che indossarlo e partire.

In sella con la prova su strada.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Gustavo</cite>

    Settimana scorsa ho acquistato il casco MET Allroad. E’ esattamente costruito come spieghi nella tua recensione, ad eccezione dei divider a clip, sostituiti da regolazioni più economiche. Chissà perché poi. Ciao

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Gustavo, succede che cambino qualcosa a distanza di tempo.
      Questa recensione è di un anno fa, significa che il casco l’ho ricevuto parecchio prima del natale 2019.
      Tutti i produttori modificano quasi ogni anno, ma quando non sono modifiche sostanziali, inutile recensire di nuovo.

      Fabio

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