[Officina] Regolare deragliatore e cambio

Tempo di lettura: 7 minuti

Bene, adesso è il momento di agganciare i cavetti e regolare la trasmissione.

Il procedimento è molto più semplice di quanto sembri, la difficoltà è spiegarlo.

Come quando parlai della centratura della ruota, dove alla fine si tratta di avvitare o svitare un nipplo ma il “quanto” è impossibile descrivere a parole, con la trasmissione è lo stesso. Si regolano i fine corsa, si tende il cavo, si collima se necessario ed è fatta. Già, ma quanto tendere? Ecco, proprio nella descrizione sta la vera difficoltà.

Iniziamo allora a capire come sono fatti questi componenti e ricapitoliamo il loro principio di funzionamento. Già ne ho parlato nei capitoli precedenti, ma un ripasso fa sempre bene.

Sia il cambio che il deragliatore sono due meccanismi che funzionano secondo uno schema a pantografo. La loro funzione è spostare la catena da un pignone all’altro e da una corona all’altra.
Per farlo sono azionati da un cavetto collegato al comando per cui dando tensione la catena sale, passa cioè da un pignone più piccolo a uno più grande (lo stesso anche per le corone) e rilasciando tensione la molla integrata nel cambio e nel deragliatore richiamerà verso il basso la catena, facendola adagiare su un pignone o una corona più piccoli.

Se il principio di funzionamento è sempre uguale (tranne il caso dei cambi rovesciati) il modo in cui deragliatore e cambio devono essere installati può variare.

Come detto spesso, non è possibile prendere in esame tutti i modelli presenti sul mercato ma solo fornire indicazioni di massima, che comunque consentono di coprire la quasi totalità dei sistemi di trasmissione meccanica. Per qualche componente più particolare bisogna ricorrere alle istruzioni della casa, ma con la lettura di quanto segue anche i manuali del produttore, scritti per non essere compresi, appariranno chiari.

Quindi non prendete le indicazioni di questo articolo come valide universalmente. Dalla prima stesura a questa revisione che sto operando sono passati anni. Abbiamo il sistema Yaw di Sram che vuole una procedura tutta sua, i deragliatori Shimano con tensione cavo integrata al corpo deragliatore che pure vogliono procedura dedicata e così via.

La buona notizia è che spulciando tra gli articoli della sezione Officina trovate le istruzioni specifiche per queste modelli 😀 

Stabilito come lavorano cambio e deragliatore, tutto si riduce ad agganciare il cavo secondo il giusto percorso, regolare i registri di fine corsa, l’allineamento e la tensione cavo.

Il cavo secondo il giusto percorso in modo che non sia modificato il tiraggio, i registri di fine corsa in modo che cambio e deragliatore lavorino su una lunghezza stabilita, senza che la catena esca dai confini pignone e corona maggiori/minori; l’allineamento in modo che lavorino sempre in asse e infine la tensione cavo in modo che la riposta a ogni movimento del comando sia “diretta”, senza sfasamenti.

Sia il cambio che il deragliatore hanno una corsa utile, devono cioè essere in grado di spostare la catena da un estremo all’altro del pacco pignoni e dalla corona maggiore alla minore senza che la catena stessa superi questi confini. A bloccare questo passaggio da un estremo all’altro sono chiamati i registri di fine corsa.

Due viti poste sul corpo di cambio e deragliatore che andando a battuta su apposite fermi evitano a questi componenti di oltrepassare la linee estreme di pacco pignoni e guarnitura.
Qui in basso ho usato come modello fotografico un deragliatore molto economico (e tenuto in posa con un sistema piuttosto raffazzonato…) perché le viti dei registri di fine corsa sono ben visibili nel loro percorso fino alla battuta, mentre deragliatori più raffinati hanno questo meccanismo coperto o comunque difficile da far risultare in foto, almeno per me.

Il meccanismo, ho detto, è uguale anche per il cambio, sempre due viti a regolare lo spostamento.

La loro posizione sul corpo del cambio non è uguale per tutti.

La maggior parte li ha sulla parte posteriore o sul corpo del pantografo, ma non mancano anche di lato. In ogni caso sono sempre facilmente riconoscibili, sono due, a poca distanza tra loro, uguali e sovente recano vicino incise le lettere H e L, che indicano High e Low ossia alto e basso nella traduzione letterale.

Attenzione: la lettera H indica la fine corsa dal lato dei pignoni più piccoli; la lettera L indica il fine corsa opposto.

Nelle immagini in basso è possibile apprezzare le differenze nel posizionamento delle viti di registro, sempre indicate dalle frecce.

Io in genere regolo i fine corsa, una regolazione di massima, durante l’installazione al telaio sia per il deragliatore che per il cambio.

Sposto il pantografo a mano e verifico l’allineamento delle pareti interne ed esterne con corone maggiore e minore tenendomi circa 1mm di margine; e l’allineamento della puleggia con pignoni maggiore e minore.

Una piccola accortezza pratica nel caso in cui la corsa sia insufficiente è mantenere scarico il cambio o il deragliatore a mano in modo che la vite di regolazione non sia a battuta e poi svitare o avvitare, alla bisogna.

Questo perché, se per esempio vediamo che il cambio si blocca contro il registro sul penultimo pignone tanto da costringerci ad avvitare il registro in modo da spostare il pantografo verso l’ultimo pignone, con la vite dobbiamo vincere la resistenza del pantografo stesso. Su alcuni cambi economici o molto costosi e quindi prodotti con materiali nobili ma delicati rovinare la filettatura della sede della vite di finecorsa è un pericolo concreto. Lavorando a “cambio scarico”, cioè allungando io la corsa a mano, la vite non incontrerà pressione.

Può essere una esagerazione o una precauzione eccessiva e secondo alcuni lo è; io però faccio così, mi ci trovo bene, non ho mai danneggiato un componente e in fin dei conti quei pochi secondi in più costano davvero poco. Oltre al fatto che mi piace essere preciso…

Una volta sgrossati i fine corsa dobbiamo regolare la vite B-tension e tagliare l’ultimo pezzo di guaina, quella che si innesta nel cambio.

Preferisco sempre eseguire quest’ultimo taglio adesso e non mentre calcolo la lunghezza delle guaine ai comandi, perché questa è la fase in cui provvedo anche a regolare la vite B-tension, quella che abbiamo visto serve a regolare la distanza delle pulegge dai pignoni, in particolare dal pignone maggiore.

I manuali di istruzione non indicano di solito il valore ottimale; io consiglio una regolazione che porti puleggia e pignone maggiore il più vicino possibile senza che, a catena montata, vadano in conflitto tra loro.

Volendo quantificare possiamo stabilire un valore tra i 4 e i 6mm, dipende dal produttore del cambio. La distanza maggiore per diversi modelli Shimano e Sram, quella inferiore per tutto il resto.

Senza impazzire a posizionare un righello mi limito a usare una chiave a brugola da 4 o da 6 nello spazio rimasto tra puleggia e pignone che così mi funziona da comparatore.

Nelle immagini in basso la prima indica la distanza da misurare tra puleggia e pignone e nella seconda la linea rossa simula la chiave a brugola: o scattavo la foto o inserivo la chiave…

La guaina cambio deve essere tagliata anch’essa in modo tale da non creare angoli stretti che compromettono la scorrevolezza. Una curva dolce è sempre la soluzione migliore e con alcune prove, sempre partendo dalla configurazione più lunga, si raggiunge presto la lunghezza ottimale, che per me è quella che concilia efficacia meccanica e gradevolezza estetica.

La guaina di Elessar, caratterizzata da una curva molto dolce e tagliata in modo da avere le scritte a vista, uno dei tanti dettagli che curo quando monto una bici e che rendono l’insieme per me assai piacevole.

 

La guaina della mia Rose Xeon Crs con un simpatico “ferro di cavallo” grazie alla uscita particolare dal carro.

 

La guaina della mia Peugeot Anjou, dove ho creato una figura a gancio che a me piace.

 

Adesso è il momento di fermarci e passare al montaggio di un altro componente: la catena, perché da ora in poi averla in sede ci serve.

La procedura di installazione nonché il sistema di calcolo della lunghezza sono già stati trattati qui sul blog, trovate tutto nella sezione Officina quindi inutile riproporre qui.

Catena in sede è il momento di dedicarci ai cavetti.

La prima operazione è assicurarci che i comandi siano in posizione di riposo, che per le levette all’obliquo coincide con la posizione tutta avanti, per i comandi indicizzati significa posizionarli come si volesse tenere la catena su corona e pignone più piccoli e che i registri di tensionamento dei cavi siano completamente avvitati o al massimo sviati di non oltre due giri.

Vale la pena perdere qualche secondo a guardare bene il passaggio del cavo, soprattutto quello del deragliatore, prima di fissarlo.

E’ fondamentale non sbagliare il percorso di aggancio, evitare che il cavetto nella sua corsa possa sfregare contro qualche parte del deragliatore e che la curvatura di quello del cambio sia esattamente quella indicata dalla casa.
Come ho già detto, ogni componente è quasi storia a sé e seppure è possibile stabilire dei principi generali non è possibile indicare ogni singolo modello in un articolo.

Nelle immagini in basso potete notare il differente percorso di due cambi stradali, uno Sram Force 10v e un Campagnolo Veloce. Trasmissioni più o meno analoghe, il principio di funzionamento è uguale eppure la differenza c’è con Campagnolo che segue un percorso lineare mentre invece il cavetto Sram esegue una doppia curva.

Sul corpo del cambio è presente un invito per il cavo ed analogo invito è spesso presente anche sul deragliatore: quando c’è seguitelo sempre.

E prestate molta attenzione, sempre, al corretto passaggio del cavo cambio intorno la brugola di fissaggio, che è quello indicato sempre nel foglio di istruzioni.

L’ultimo dettaglio prima di agganciare il cavetto è mantenere la vite di registro allineamento/tensione a metà della sua corsa utile. Come vedremo più avanti sarà necessario avvitare o svitare, ma al momento non lo sappiamo ancora. Avere corsa utile al registro in ambedue le direzioni ci eviterà di dover sganciare dopo per poter agire sul registro.

Adesso, finalmente, possiamo agganciare.

Iniziare dal deragliatore o dal cambio non importa, è uguale; inizio dal cambio.

Agganciamo per prima cosa il cavetto, tirando ma non tendendo e con il comando in posizione di riposo. Ecco qui, adesso inizia il difficile. Non nell’operazione ma nella descrizione.

Che significa il mio criptico “tirando ma non tendendo”? Non c’è un valore numerico o di forza, contano le sensazioni sotto le mani e l’esperienza.

Non è detto che al primo tentativo si raggiunga subito la tensione ottimale, quella che poi richiederà solo di lavorare sui registri.

In questo caso meglio procedere senza attrezzi, tirando il cavo a mano e serrando poco la brugola di fermo, in modo che il cavo non scappi ma nemmeno si deformi.

Facendo girare la ruota (l’ho detto che è importante avere la bici sul cavalletto di lavoro? No? Bene, lo dico adesso…) eseguiamo la prima cambiata, ossia dal pignone più piccolo a quello immediatamente superiore. Se il cambio non si sposta di un millimetro, la tensione è insufficiente.

Dobbiamo allora sganciare di nuovo il cavetto, tenderlo un poco più forte e ripetere l’operazione.
L’importante è salga di rapporto, se lo fa sferragliando o se la catena viaggia indecisa prima di prendere coraggio e salire non preoccupiamoci, ci torneremo dopo.

Per adesso va bene così, stringiamo un altro poco la vite di fermo del cavetto e passiamo al deragliatore.
Il sistema è lo stesso, è necessario agganciare il cavetto tirandolo ma non tendendolo e poi subito provare. Anche qui se vediamo il pantografo immobile malgrado gli scatti ci informano che il comando sta lavorando, allora il cavetto è troppo lento. Sganciamo di nuovo, tendiamo un poco in più e riproviamo.

Una volta assicuratoci che il deragliatore si muove, anche se come per il cambio la salita di corona non è immediata, non dobbiamo preoccuparci.

Un intermezzo: se il sistema di cambiata è gestito da levette non indicizzate, la procedura più semplice è posizionare i comandi a riposo, ossia tutto avanti come già detto, agganciare i cavetti tendendo da subito, quindi anche in modo più deciso, stringere i fermi dei cavi su cambio e deragliatore e provare tutti i rapporti.

La mancanza di indicizzazione non rende necessario il lavoro di fino sulla tensione cavo. Quindi davvero in cinque minuti, anche meno, facciamo tutto.

Torniamo alla nostra trasmissione da regolare.

Ricapitolando, abbiamo tutto sistemato, cambio nella corretta posizione e distanza dai pignoni, deragliatore allineato e catena alla giusta lunghezza ma cambiata e deragliata non sono precisi.

E qui entrano in gioco i registri di tensione cavo, a telaio o a guaina a seconda del modello.

Prima però regoliamo di fino i registri di fine corsa, perché adesso con catena montata e cambio e deragliatore che più o meno lavorano abbiamo agio di lavorare con cura.

Deragliatore in posizione corona minore e cambio su pignone maggiore e regoliamo le corse interne di questi due componenti usando il registro L; spostiamo su corona maggiore e pignone minore e regoliamo di fino la corsa esterna usando il registro H.

Che poi questa corsa altro non è, sia interna che esterna, quella che evita alla catena di saltare via dalla corona o dal pignone.

Fatto questo siamo alle fasi finali, la tensionatura appunto.

In realtà c’è un passaggio da svolgere prima ma che io (apriti cielo!) non eseguo e cioè l’allineamento del cambio. Tranne casi particolari con modelli piuttosto “laboriosi”, questa storia del terzo pignone o del quinto o di quelli che indica di volta in volta il produttore alla fine la trovo inutile.

Una trasmissione deve funzionare bene su ogni rapporto e questo significa una catena che balza immediata sul pignone o la corona comandata, senza tentennamenti, indecisioni e rumori anomali.

Se alla fine con centinaia di trasmissioni montate senza impazzire dietro allineamenti astrali e con risultati sempre ottimi (scusate, ma quando ci vuole…) la mia procedura non ha mostrato falle, qualcosa vorrà significare.

Perché non esiste un solo modo di fare certi lavori. Qui, in questo blog che è mio ovviamente descrivo il mio modo di lavorare; né migliore né peggiore di altri, solo efficace quanto gli altri.

Proseguiamo e innestiamo il pignone inferiore, quale corona usiamo non importa.

Facciamo girare la trasmissione senza cambiare: se non notiamo alcun rumore (tranne quello fisiologico della catena che innesta i pignoni) o movimento, come un saltello continuo quasi come se la catena volesse ingaggiare il pignone superiore ma manca dello slancio necessario, allora proviamo la prima cambiata.

Se sale subito, senza indecisioni, proseguiamo salendo di rapporto, provandoli uno per uno facendo girare la trasmissione.

Se invece, come è probabile, la salita denuncia qualche indecisione, allora il cavetto è lento.

Identifichiamo il registro di tensione (se è a telaio è quello di destra, se è a guaina e sulla guaina cambio: qui è lapalissiano…) e svitiamo. Si, dobbiamo svitare il registro che in questo modo, aumentando la sua corsa tenderà il cavetto.

Nella immagine in basso i registri di tensione cavetto cambio di Elessar e quelli di deragliatore e cambio sulle guaine della mia Rose Xeon Crs.

Dobbiamo lavorare sul registro sempre tenendo la trasmissione in movimento e fermarci (nel tendere, non nel tenere la trasmissione in movimento) nel momento esatto in cui la catena sale.

Una volta certi che la catena sul penultimo pignone (considerando ultimo il più piccolo, quello da cui siamo partiti) giri fluida, altra cambiata su pignone successivo. Potrebbe rivelarsi una nuova, più leggera, indecisione nella salita: è normale avvenga, un altro poco di tensione al cavo e via.

Verificati tutti i rapporti con buona probabilità su alcuni, quelli mediani, la catena saltellerà un poco o sarà decisamente rumorosa. E’ un problema di allineamento.

E perché allora non lo abbiamo fatto prima, vi starete chiedendo? Perché tanto l’allineamento “a freddo”, senza prima aver regolato la tensione, nove volte su dieci deve essere rivisto, il che significa spesso dover rivedere anche la tensionatura dei cavi. Insomma, è facile innestare una spirale di regolazioni che si sovrappongono senza venirne a capo, soprattutto per i neofiti. E siccome il mio scopo è far si che chiunque abbia la voglia i lavori se li faccia da solo senza lasciarsi bloccare da apparenti difficoltà (che spesso non sono apparenti, vero, ma nemmeno insormontabili) allora all’allineamento mi dedico adesso e non prima.

Descrivere se ruotare il registro posto sul cambio e indicato nella immagine in basso in senso orario o antiorario è impossibile in uno scritto perché bisogna vedere e, soprattutto, sentire.

Possiamo però fare così.

Sempre tenendo la trasmissione in movimento ruotiamo di un paio di giri in senso antiorario il registro: se il rumore aumenta, stiamo sbagliando verso e quindi lavoreremo sul registro in senso orario, se termina siamo stati bravi. O possiamo ruotare in senso orario, è lo stesso, l’importante è capire se il rumore/saltello aumenta o diminuisce.

A questo punto, una volta stabilito il verso giusto, riportiamo il registro esattamente al punto di partenza (se abbiamo dato due giri in un senso ne daremo due in senso opposto) e iniziamo a regolare di mezzo giro alla volta e poi un quarto di giro fino ai pochi gradi necessari per la regolazione finale.

Un sistema empirico ma efficace e veloce.

Ovviamente è sempre bene dare una ulteriore controllata su tutti i rapporti e verificare non vi siano indecisioni di cambiata e che la catena ingaggi tutti i pignoni.

Un aggiunta, per chi volesse verificare l’allineamento del cambio così come previsto di produttori.

In questo caso prenderò a esempio Campagnolo ma la procedura è simile anche per gli altri, solo che richiedono a parametro pignoni differenti. E’ d’obbligo quindi verificare sul manuale di istruzioni il vostro cambio quale pignone richiede.

Nella immagine in basso (se ci cliccate sopra si apre a tutta pagina e potete leggere anche le indicazione fornite dal produttore) vedete come mamma Campy chieda di posizionare il cambio sul quarto o quinto pignone partendo dal piccolo (a seconda se a 10 o 11v) e far coincidere la mezzeria della puleggia con la mezzeria del pignone di riferimento. Lo spostamento è regolato dal registro indicato in figura.

 

Se non riesce a salire sull’ultimo pignone, posto che non sia il registro di fine corsa a bloccare la salita, è necessario tendere un altro poco il cavo. Se è il pignone più piccolo a non essere impegnato, sempre che la colpa non sia dei registri, sarà necessario rilasciare tensione.

Alla fine è solo questione di prove, sui pignoni estremi e mediani e poi su tutti in successione, lavorando al contempo sui registri di tensione così come indicato.

Il deragliatore è uguale, anche qui dobbiamo lavorare sulla tensione cavo sfruttando l’apposito registro.
Comando in posizione di riposo ossia corona inferiore e trasmissione in movimento: se la catena non sale netta, tendiamo il cavo finché il risultato non è raggiunto.

Con la catena sulla corona maggiore è il caso di verificare anche il registro di fine corsa esterno.
Come con il cambio non resta che provare, tendendo o rilasciando il cavo a seconda se sia lenta la salita o bloccata la discesa. Ma il principio è uguale e quindi anche la procedura.

Se avvertiamo rumore negli incroci estremi, cioè corona maggiore/pignone maggiore e viceversa nessun problema, è normale. Del resto è una condizione che su strada non si usa.

Se invece la catena striscia la parete della parte esterna della gabbia quando è sulla corona maggiore abbiamo due possibilità: o il fine corsa è regolato troppo chiuso o il cavo è troppo lento. C’è anche una terza possibilità e cioè che abbiamo fine corsa chiuso e cavo lento…

Tendiamo un poco il cavetto, se il deragliatore non si sposta verifichiamo il fine corsa e apriamolo.
Nuovo controllo e nuova regolazione se necessario. Il tutto dando per certo che il deragliatore sia allineato bene, altrimenti hai voglia a regolare è tutto inutile.

Lavorando con pazienza su allineamento del deragliatore e registri/tensione è possibile ottenere con alcuni gruppi una regolazione che consente l’uso della corona maggiore con tutti i rapporti. Ovviamente la catena lavorerà male negli incroci, ma è una condizione accettabile nel caso di un piccolo strappo e non abbiamo voglia di scendere di corona.

Una volta che tutto è ben regolato il passaggio finale è il taglio dell’eccesso dei cavetti. Io rimando questa operazione, sempre, a dopo un giro di prova per verificare se sotto carico la trasmissione funziona a dovere. Spesso infatti, non so perché soprattutto con Shimano, le regolazioni eseguite sul cavalletto da lavoro una volta in strada, e quindi appunto sotto carico, sfasano un poco. Avere il cavetto ancora intero mi aiuta nelle successive regolazioni.

Piccolo consiglio per il taglio. Oltre a dover usare una tronchese di buona qualità, i cavetti trasmissione sono molto flessibili e con la fastidiosa tendenza a reagire esplodendo se il taglio è impreciso. Due giri di nastro adesivo all’altezza del punto dove tagliare e un colpo netto giusto al centro del nastro che opererà da fermo impendendo la fioritura delle spire che compongono il cavo.

Due capifilo clampati con una leggera pressione e abbiamo finito.

Bene, siamo in chiusura. Probabilmente qualche filmato aiuterebbe, soprattutto nella fase di regolazione finale, magari con l’audio della catena che gratta o saltella.

La rete già abbonda di simili video, dove però non è spiegato mai o quasi mai il perché. Spero che con queste note anche i video altrui risulteranno più comprensibili, alla fine il mio scopo è che chi non lo hai mai fatto esegua queste operazioni, che sia merito mio o di altri conta nulla, importa che ci riusciate e, sono certo, riuscirete.


Tutti gli articoli della sezione Tecnica e Officina


………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Ti è piaciuto questo articolo? Scrivi un commento oppure clicca sul pulsante “Mi piace”. Puoi condividerlo con i tuoi amici sui tuoi social o inviarlo loro via email, basta un clic sui pulsanti in basso. E se vuoi essere sempre aggiornato su ogni nuova pubblicazione non dimenticare di iscriverti al blog.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Ciao Fabio. Ottimo articolo, ricco di dettagli come al solito.
    Mi sono soffermato più volte a rileggere la parte sul registro dell’allineamento del cambio; purtroppo non ho capito cosa succede “fisicamente” quando avvitiamo o svitiamo questo registro. Sulla mia bici a volte ho dei tentennamenti nei pignoni intermedi. Forse ho sottovalutato questo importante passaggio.
    Domani dopo il lavoro proverò subito con questa procedura. 😉

    • <cite class="fn">elessar bicycle</cite>

      Ciao Daniele, hai ragione. Non seguendo la procedura da manuale non ho pensato a chi invece vuole farlo.
      Ho inserito nel testo una aggiunta prendendo a esempio Campagnolo. Con gli altri il sistema è uguale, cambia solo il pignone di riferimento. Al solito è diverso a seconda del produttore e a volte anche tra modelli differenti della stessa casa, quindi la lista non posso farla. Verifica sui techdocs shimano il tuo cambio cosa prevede, c’è scritto sempre.

      Fabio

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Ciao Fabio,
    ieri sera ho provato a registrare la trasmissione della mia bdc con la tua guida.
    Tralasciando il fatto di aver rotto la catena nello smontaggio (Spero di poter sostituire la maglia con una falsa maglia a sgancio rapido, se esiste per Campagnolo) non ho proprio capito come fare per regolare la distanza della puleggia superiore del cambio dal pignone piu grande. Mi spiego meglio. A catena smontata agisco sulla vite (l’unica vite presente escludendo quelle H e L) che si trova affianco alla puleggia superiore del cambio (Campy Veloce antecedente al tuo). Poi sposto a mano tutto verso il pignone più grande, ma non so a cosa riferirmi perchè essendo il cambio snodato anche sul suo asse di fissaggio e essendo la gabbia anch’essa libera di ruotare, per me può arrivare sempre e comunque contro il pignone maggiore. Non capisco come prendere la distanza di 4mm circa che indichi tu.
    Il Pignone maggiore è un punto fisso, la puleggia superiore e libera di muoversi attorno a due assi (al perno della gabbia e a quello di fissaggio del cambio al telaio).
    Non so se sono riuscito a spiegarmi. Magari in foto non rende bene la posizione che fai assumere al cambio durante la misurazione.
    Ciao

    • <cite class="fn">elessar bicycle</cite>

      Ciao Daniele, sposta il cambio a mano mettendo in linea puleggia e pignone maggiore e mantieni la gabbia perpendicolare al terreno, come nel disegno pubblicato per misurare la lunghezza catena secondo il metodo Shimano.

      Si, la falsamaglia specifica per Campagnolo 10v c’è, la produce Kmc.

      Fabio

  • <cite class="fn">Gaetano</cite>

    Riguardo la lunghezza della catena io aggiungerei un dettaglio che ho letto in una vecchia guida Sun Tour: se l’ultimo pignone è 30 o più denti è opportuno aggiungere due maglie alla misura ricavata con la puleggia a 90°.
    Per mia esperienza aggiungo anche che le due maglie in più sono utili quando si sfrutta la trasmissione oltre la sua capacità (lo so, non si dovrebbe fare ma…) con il principio che è meglio avere la catena lenta sulla combinazione pignone piccolo-corona piccola che tropo tirata nella combinazione pignone grande-corona grande.

    • <cite class="fn">elessar bicycle</cite>

      Ciao Gaetano, si una volta si usava e nulla vieta di farlo ancora adesso volendo, per evitare di strappare via il cambio incrociando male, E’ anche vero che coi cambi attuali è piuttosto difficile accada.
      Io però resto convinto che la cosa migliore è avere la giusta lunghezza e il cambio più possibile vicino ai pignoni per favorire la velocità e precisione dell’esecuzione.

      Fabio

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Riporto in auge la considerazione sulla distanza delle pulegge dai pignoni; nel dettaglio a volte non mi è chiaro se avvitando avvicino la puleggia al pignone massimo oppure se l’allontano. Non è evidentissima la variazione infatti, a catena montata. Almeno su Campagnolo.

    Daniele

    • <cite class="fn">elessar bicycle</cite>

      Ciao Daniele, più avviti più allontani.

      La vite ha la sua sede filettata e batte sul riferimento fisso del telaio; quindi avvitando funziona secondo lo stesso principio di un estrattore: batte sul riferimento fisso e spinge indietro il cambio.

      Fabio

  • <cite class="fn">Davide</cite>

    Grazie mille: ha funzionato alla grande! Seguendo la documentazione ufficiale Shimano non c’ero proprio riuscito.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Davide, sono contento che l’articolo ti sia stato utile.
      Spezzo lo stesso una lancia in favore dei techdocs Shimano, che non sono fatti male ma risentono dei costi. Sono dei foglietti in bianco e nero con pochi disegni, perché prova a immaginare quanto costerebbe altrimenti stamparli come per esempio è impaginato questo articolo…
      Però è un peccato che i produttori non offrono online versioni più dettagliate delle loro documentazioni tecniche, poi chi vuole se le stampa.
      Vabbè, per fortuna ci sono i miei articoli 🙂

      Fabio

  • <cite class="fn">Fausto</cite>

    Caro Fabio,
    il mio cambio, Shimano Acera, scende sul pignone più piccolo, il primo dal basso, quando decide lui. Ma solo se sto pedalando, perché con la bici appesa al cavalletto cambia bene e regolarmente. Ho provato a svitare e riavvitare più volte il registro anche tra una pedalata e l’altra. Niente, Scende improvvisamente dopo qualche minuto o nient’affatto. Il cambio non fa rumori particolari. E’ forse un caso di insubordinazione? Grazie.
    Fausto

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Buona questa dell’insubordinazione! Mi piace, la sfrutterò in qualche articolo 🙂

      Come ripeto spesso, senza vedere è impossibile fare diagnosi, solo ipotesi.
      Se scende è perché qualcosa tira giù la catena e possono essere tanti qualcosa.
      Succede solo dopo tempo, quindi guarderei la guaina e il cavetto. Una curva stretta o una piega possono bloccare la corsa in discesa, per cui solo dopo tempo il cavetto si rilassa e fa scendere il cambio.
      Ci può essere un non perfetto allineamento del cambio perché il forcellino è leggermente storto.
      Ci può un essere un eccesso di sporco (o di pulito, senza sufficiente lubrificazione dei perni del pantografo) per cui il cambio dopo un dato tempo in quella posizione si rilassa e scende di pignone.
      Più tanti altri qualcosa, magari vedendo girare la bici si nota subito; così a distanza solo la sfera di cristallo.

      Tu comunque per iniziare controlla il percorso del cavo/guaina, dai olio fluido al pantografo e tendi il cavo usando il registro sul cambio.
      E poi esci, tanto sul cavalletto non sarà mai la regolazione sotto carico.

      Fabio

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Con il metodo Shimano il fatto di togliere due maglie una volta che il bilancere è perpendicolare lo dovrei sapere da altre istruzioni perché nella figura mostrata non c’é scrito e neppure disegnato….sbaglio? Grazie (mi sento stupido)

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, lo stupido sono io perché c’è un errore.
      Il periodo incriminato è sbagliato, frutto di un refuso nel copia e incolla quando modificai tutti gli articoli già pubblicati sulla vecchia piattaforma per adattarli alla diversa impaginazione di questa nuova veste grafica.
      Pensavo di averli scovati tutti ma invece ne salta sempre fuori qualcuno. Ho corretto, che poi altro non è che un pezzo preso da un precedente articolo.
      Scusa.

      Fabio

  • <cite class="fn">Paolo Merlino</cite>

    Ciao, a seguito di una normale sostituzione della catena no riesco più a sistemarla a dovere. Utilizzando il 34 davanti e i rapporti dietro intermedi sotto sforzo (quindi ad esempio in salita) scatta/saltella in continuazione in maniera molto molto rumorosa e fastidiosa. Su cosa devo intervenire? Tieni conto che facendo girare i pedali con le mani invece il problema non si presenta. Ho provato con il registro ma nulla. Del resto le cambiate avvengono regolarmente. Aiuto!

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Paolo, come ripeto spesso a distanza, ossia senza vedere dal vivo, è impossibile fare diagnosi ma solo ipotesi. Hai cambiato la catena, probabilmente non i pignoni e questa potrebbe essere una causa. Usura diversa, sotto sforzo si avverte, capita. Non so che trasmissione monti né che catena hai usato, e questo complica ancor più le cose. Immagina sia una Shimano ma solo perché dici che senza carico funziona bene e Shimano va regolata a puntino sempre sotto carico. Metti la bici sul cavalletto e cerca di capire in che modo saltella, se lo fa e lavora sul registro posto sul cambio. Se tende a voler salire stringi il registro, se tende a voler scendere, svita. Di più, da qui non posso aiutarti.

      Fabio

  • <cite class="fn">roberto Carlone</cite>

    mi inserisco anche io nella discussione, ho una bici Olmio di circa 25 anni con cambio campagnolo veloce, mi ero accorto anni fa di questo problema ma poi ho lasciato correre e sono passato alla MTB con cambio shimano di cui sono piu soddisfatto, riassumo se continuo a pedalare va tutto bene ma se giro al contrario i pedali mi cade la catena anche se ho regolato bene il deragliatore e quindo non dovrebbe uscite …. regolando tutte le viti del cambio non sono riuscito ad eliminare questo problema hai qualche dritta per aiutarmi? grazie

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Roberto, una volta per testare che tutto fosse perfettamente a punto si faceva girare i pedali al contrario. Quindi se a te cade la catena c’è qualcosa che non va bene. A distanza e senza vedere per me è sempre impossibile indicare la esatta causa del problema. Per pura statistica posso dirti che spesso dipende da un corretto allineamento, per esempio la ruota leggermente fuori asse nel telaio (capita, immagino tu abbia forcellini semi orizzontali) o il cambio che ha subito un urto e si è deformato lui o l’attacco al telaio. Rarissimo dipenda dal deragliatore, 98 volte su 100 la colpa è dietro. Ma può anche essere che sia tutto a posto ed è solo un problema di tensione cavo per cui il cambio non si allinea perfettamente. Insomma, le possibilità sono diverse ma ripeto, senza vedere nessuna certezza: l’unica è che così non va bene.

      Fabio

      • <cite class="fn">Roberto Carlone</cite>

        ti ringrazio della risposta ma come mi hai detto non sono stato piu specifico : a me succedeva dopo uno scollinamento con il pignone piu grosso dietro e il 42 davanti ma ho visto che anche con il 52 fa lo stesso problema, sulla bici invece ho le due levette del cambio sul telaio con quella dei pignoni a scatti mentre quella dei due davanti a frizione.
        nella prova che ho fatto il deragliatore davanti sfrega contro la catena verso l’interno (volutamente) e girando il pedale all’indietro sento che il cambio di dietro si impunta e la catena salta da dietro e poi davanti scende dalla corona.
        ieri dopo diversi tentativi toccando su quello che accosta o allontana corona e cambio, la famosa vite G e il tendifilo H ho risolto il problema con il 42 e il 24 dietro ma mettendo il 52 il problema si ripresenta.
        domanda :
        puo dipendere dalla catena? e’ l’unico componente che ho cambiato da quando l’ho ritirata dal concessionario

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Roberto, come detto senza vedere è sempre difficile. Però perché la catena striscia la gabbia del deragliatore? Non deve e pedalando all’indietro (e anche in avanti) porta tutta la trasmissione fuori linea. Sicuramente la catena usurata ha una sua parte di responsabilità, però c’è da regolare meglio tutta la trasmissione. Hai il vantaggio del comando deragliatore non indicizzato, tutto più semplice. Hai tre elementi da verificare. Il corretto allineamento/tensione del deragliatore (regolalo senza farlo strisciare), la tensione cavo cambio (sfrutta il registro posto sul cambio) e il livello usura catena. In una, due o tutte e tre sta la causa del problema. Verifica anche l’usura/giusta posizione delle pulegge cambio. Quale sia lo potrei scoprire solo mettendo la bici sul cavalletto, scovare i problemi via pc è sempre un lavoro sulle ipotesi.

          Fabio

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Oggi, dopo aver passato 90minuti a cercare di regolare uno stupidissimo deragliatore 5v con corona singola davanti, ho avuto il Satori: chiunque sia in grado di regolare il cambio di una bicicletta, a partire appunto anche da un fessissimo “mono corona” con 5 pignoni é un genio assoluto che merita rispetto, considerazione e stima universale. 🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, confesso che è la prima volta che sento di qualcuno che dopo 90 minuti a smanettare ha avuto il Satori: tutti gli altri hanno le visioni di santi e divinità varie da loro evocate, mai benevolmente…

      Comunque 90 minuti sono troppi; o c’è un problema (storto, molle usurate, cavi che non scorrono ecc) o hai ripetuto più volte la stessa manovra. Quando vedi che le cose non vanno subito a posto la prima regola è staccare il cavetto e verificare che il cambio svolga la sua escursione in modo corretto e il cavo si muova libero (lo tiri a mano); da qui si regola come fosse la prima volta e se non c’è niente che non è rotto/danneggiato/usurato dovrà funzionare. E’ un pezzo di ferro, non ha una sua volontà 😀

      In ogni caso tempo impiegato a parte, l’importante è che sei arrivato alla soluzione. Vedrai la prossima volta sarà più semplice, è solo questione di allenamento, non di essere geni. Come dico sempre: se una cosa la faccio io, allora può farla chiunque e pure meglio…

      Fabio

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Grazie dell’incoraggiamento….ho omesso di dire che alla fine non ci sono riuscito. Ma riproverò! 🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Mumble mumble: 5v, ergo non indicizzato. Regoli i fine corsa, tiri il cavo, agganci e hai finito. Massimo un minuto.
      Quindi non sei tu a non esserci riuscito: c’è un problema. Usura catena o pignoni, forcellino o cambio storto o altro (al solito, non posso mai dire con certezza senza vedere la bici) sono tante le cose da guardare.
      Rinfrancati e verifica che tutto sia in ordine: sono ragionevolmente sicuro che ci sia qualcosa che non funziona, non è un problema di regolazione.

      Fabio

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Grazie Fabio! affronterò con più freddezza e cervello la situazione nata dalla regolazione della vite H per non far cadere la catena (bici mio figlio, non indicizzato appunto) verso la ruota: ora la catena cammina sopra i denti dei pignoni e non nelle gole!! (oltre a non scendere più nei due pignoni più piccoli). Controllerò tutto seguendo le tue indicazioni.
    C’è del marcio in Danimarca…ma non voglio l’intervento di Fortebraccio (il meccanico) per queste piccole “beghe interne” !
    🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Fai così. Sgancia cavetto al cambio, porta la levetta cambio tutta avanti, regola le viti di fine corsa spostando il cambio a mano (cioè fai compiere l’escursione completa con la mano) aggancia il cavo tirando ma non tendendo alla morte e poi verifica.
      Fammi sapere come è andata

      Fabio

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Fatto e la luce é apparsa nel buio! Seguendo i tuoi consigli ora é tutto chiaro e ho smesso di considerare il cambio (quelli semplici) come ‘inespugnabili’. Grazie a te, al tuo tempo e pazienza.
    Adriano.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Adriano, ero sicuro che, a meno che qualcosa fosse rotto, ci saresti riuscito. La procedura è uguale anche per i cambi a comando indicizzato, c’è da lavorare più di fino solo sulla tensione cavo. E sulla distanza con gli 11-12v e monocorona ma alla fine è solo un registro o una vitina in più da girare. Lo faccio, lo possono fare tutti, ricordatelo sempre 😀

      Fabio

  • <cite class="fn">daniele</cite>

    ciao Fabio , non ho mai avuto problemi nel regolare il deragliatore anteriore ma sulla mia Wilier Escape presa usata da poco non ci sto riuscendo proprio,,,e’ un gruppo Campagnolo Veloce 9v e il problema e’ la salita della catena sul 53,,,o non sale oppure cade all’esterno,,,dopo una regolazione finissima della vite di fine corsa , sono riuscito a cambiare solo quando la catena si trova sugli ultimi 2 pignoni piu’ piccoli,,,,sulle altre posizioni striscia ma non sale…catena nuova,,,la guarnitura non sembra messa male…cosa potrebbe essere ?
    grazie.
    ciao.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Daniele, senza vedere dal vivo è impossibile, lo ripeto sempre, fornire una diagnosi certa.
      In questi casi la procedura migliore è partire da zero. Ossia sganciare il cavetto, scaricare completamente il comando, regolare a mano i fine corsa, chiudere quasi completamente i registri di tensione a vite, riagganciare il cavetto e chiudere con la regolazione di fino di tensione e registri. A cavetto sganciato è bene assicurarsi che il deragliatore sia in linea con la corona e alla giusta distanza dai denti superiori.
      L’ipotesi più probabile è che sia stato agganciato il cavetto senza che sia stato scaricato completamente il comando; succede con Veloce 9v che ha una miriade di tanti piccoli scatti al comando.
      Se questa procedura non funziona allora bisogna interrogarsi sul comando, se cioè la ruota dentata sia danneggiata; e poi se la gabbia del deragliatore è deformata.
      Nove volte su dieci però con vecchi campy il problema è proprio non aver scaricato il comando. Speriamo sia il tuo caso.

      Fabio

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    Ciao, è possibile che io abbia letto da qualche parte su questo sito che la guaina del deragliatore posteriore, la parte finale, quella che in questo articolo ha disegni diversi sulle tue bici (a ferro di cavallo, a gancio, ecc…), sia diversa (come diametro, tipologia) dalle guaine dei freni? I cavi dei freni sono più spessi di quelli del cambio, ma ricordo di avere letto da qualche parte che anche la guaina del cambio è diversa da quella dei freni.
    Grazie.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Stefano, letto qui o altrove poco conta: conta che si, sono differenti sia per diametro che, soprattutto, per struttura.
      Ma non solo la parte finale, la guiana cambio, cioè le guaine per cavi trasmissione, vanno utilizzate su tutta la lunghezza necessaria e non solo nel tratto finale.

      Fabio

  • <cite class="fn">Nino</cite>

    Ciao Fabio, volevo ringraziarti per questo articolo perché, dopo molta fatica (video tutorial e blog dove ognuno dice la sua…), sono riuscito finalmente a regolare il mio cambio in maniera perfetta e in pochi minuti. I problemi principali che riscontravo erano dovuti, uno, al cavo del cambio che tiravo subito in maniera spropositata, due, il registro di tensionamento del cavo sul cambio che era tutto chiuso e non mi permetteva di regolare l’allineamento verticale della catena con le pulegge. Ho staccato il cavo, svitato il registro di 5 giri e dopo aver rimesso il cavo e regolato in maniera più fine i limiti H e L, la regolazione su tutti i pignoni è stata un gioco da ragazzi…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Nino, sono contento ti sia stato utile questo articolo, uno di quelli che avrei sempre voluto sistemare meglio (è assai vecchio, non avevo la attuale logistica per le immagini) ma alla fine il tempo non c’è mai e comunque, funziona.
      E’ operazione, lo hai scoperto, più facile a fare che a scrivere.

      Fabio

  • <cite class="fn">Marco</cite>

    Ciao Fabio,

    complimenti per questa pagina articolo in quanto fatta benissimo, passaggio per passaggio, e molto utile per chi come me si cimenta nel rinnovare una passiona da tempo accantonata ma ora riemersa.

    Detto questo, volevo sottoporre alla tua attenta attenzione questo mio fastidioso problema che si è presentato alla fine delle regolazioni da te dette:

    Ho 2 MTB 26’’ pressochè identiche, inutilizzate da 5 anni causa, mia impossibilità.

    Ho deciso con mio fratello di ricominciare ad andare in bici, quindi ho completamente ricondizionato i mezzi, rinnovando guaine, cavi, ecc

    Ho rimontato tutto come da te descritto, ma su una delle 2 bici si presente il seguente problema:

    in fase di pedalata, ad intervalli non regolari (quindi non sulla stessa maglia catena), la gabbia del deragliatore posteriore tende spostarsi in avanti ed a portare quindi il pignone posteriore in avanti, creando un fastidioso “mini-salto” in fase di pedalata

    Ho provato anche a: 1) verificare l’allineamento del forcellino, 2) a montare sulla bici il deragliatore posteriore dell’altra (sempre identico Shimano LX 2001 9v), ma niente da fare, l’anomalia rimane

    PS: anche se pedalo, frenando, cioè facendo forza sui pedali, noto che anche in questa condizione stranamente tende ad andare lo stesso in avanti..

    A questo punto non riesco a capire cosa potrebbe essere o su cosa poter intervenire: chiedo un aiuto un consiglio da te che sei, come dimostrato, un mago :- )

    Hai Fabio qualche idea?

    Spero di essere stato esplicativo e mi scuso se mi sono dilungato

    Resto in attesa, se possibile, di un tuo prezioso consiglio

    Buona serata

    Grazie x tutto

    Marco

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Marco, purtroppo a distanza si possono solo fare ipotesi di lavoro, serve sempre avere la bici davanti.
      Controlla il passaggio catena tra le pulegge, ossia non sia montata esterna al guidacatena. E’ l’ipotesi classica.
      Poi verifica la distanza del cambio dai pignoni, regolandola con l’apposita vite (trovi come fare in altri articoli, quelli sul GRX).
      Se tutte e due questi controlli danno esito negativo potrebbe esserci una maglia bloccata, quindi verifica.
      Fammi sapere e poi ne riparliamo

      Fabio

  • <cite class="fn">Leonardo Maria Sacco</cite>

    Caro Fabio,
    ti segue sempre volentieri e non pensavo mi sarei trovato a scriverti per la regolazione di un deragliatore posteriore, di officina ne ho fatta tanta sulle mie bici e su quelle di amici e parenti anche delle più infime qualità e non pensavo proprio che uno Shimano R7000 mi avrebbe messo in difficoltà tanto da indurmi a scriverti per un consiglio. In breve ti dico quello che accade, il cambio della bici del mio compagno di uscite è sempre stato un poco rumoroso ed impreciso ed allora dopo un po’ mi stufo e gli dico: “Dammi sta bici che ti regolo questo cambio che non posso sentire tutto questo rumore…” devo ammettere anche con un minimo di spocchia di chi la sa lunga.
    Mi aspetto di dover agire con qualche mezzo giro sul deragliatore posteriore ma subito la situazione sembra non sistemarsi ma quello che accade è che sulla cassetta 11v 11-32 (11, 12, 13 , 14, 16, 18, 20, 22, 25, 28, 32) se tiro il cavo per far salire agilmente la catena dall’11 al 12 poi accade che la catena non scende dal 28 sul 25 e non c’è verso di trovare una tensione che accontenti entrambe le esigenze, ho dovuto lasciare una po’ smollato per agevolare la discesa dal 28 al 25 perché la salita dall’11 al 12 si riesce ad ottenere facendo una pressione sulla leva un po’ più energica del normale…
    La prima cosa che mi viene in mente è che il forcellino sia storto ma ad una ispezione visiva sembra perfettamente allineato, quindi pulisco il pezzetto di guaina fra telaio e deragliatore ma nulla la cambiata non migliora…
    Detto questo mi rimangono i seguenti dubbi prima di mettere la bici sul cavalletto a casa mia e lavorarci con la dovuta calma:
    – può essere la vite B-Tension da regolare, possibile influisca così tanto?
    – Più probabile sia il cavo da sostituire perchè non scorre bene nel tratto di guaina lato manubrio (la bici è relativamente nuova 12 mesi di vita)?
    Ovviamente tuoi consigli e suggerimenti sarebbero preziosi…

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Leonardo, senza vedere la bici provare a fornire una diagnosi certa è stregoneria, non meccanica.
      L’ipotesi più probabile è il forcellino storto/lento/mal montato.
      Questo perché B-tension o cavo darebbero problemi su tutti i pignoni o almeno su diversi.
      Invece tu hai il classico problema che regoli in un modo e funziona tutto tranne uno, regoli in un altro modo e funziona tutto tranne uno ma diverso.
      Basta pochissimo, a vista non risolvi, serve la dima.
      Se all’esame con la dima, se non la possiedi consiglio una officina e un meccanico che sappia usarla, dovesse risultare ok, allora prendiamo in esame altre ipotesi di lavoro.
      Fai prima un esperimento: chiedi al proprietario della bici di togliere e mettere la ruota posteriore (che do per scontato hai verificato sia correttamente montata…) e osserva come fa. Se per “aiutare” l’inserimento prende il cambio dalla gabbia e lo sposta a destra e sinistra, è il forcellino danneggiato. Da lui, però non dirglielo…

      fabio

      • <cite class="fn">Leonardo Maria sacco</cite>

        Hai ragione, deve essere per forza il forcellino…
        Proverò questo test… grazie ti faccio sapere…

  • <cite class="fn">emiliano</cite>

    il registro sul cambio ho sempre pensato (e l’ho sempre usato) per regolarlo, pensavo che servisse solo per aumentare o diminuire la tensione non sapevo della questione dell’allineamento. ma vale per tutti i cambi? anche quelli economici?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      No, solo per alcuni marchi/modelli.

      Fabio

      • <cite class="fn">emiliano</cite>

        Grazie, ma come si fa a capire (senza avere a disposizione il manuale) se il registro serve all’allineamento oppure a regolare la tensione del cavo. Ad esempio, se ho in casa una vecchia mtb o una bici da passeggio, soltando guardando il cambio c’è un modo per capire a cosa serva quel registro?. grazie

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Emiliano, diciamo che all’atto pratico il problema non si pone più, è una cosa che riguarda vecchi cambi campagnolo, del resto questo articolo è stato scritto quasi 10 anni fa…

          Fabio

Rispondi a Elessarbicycle Annulla risposta