Guarnitura Grand Cru Drillium

Tempo di lettura: 2 minuti

Da qualche giorno ho qui in microfficina alcuni componenti e accessori prodotti da Velo Orange, per un progetto ciclistico che al momento però è ancora lontano da trovare definitiva forma, più che altro per problemi nel rientrare col budget prefissato.

L’occasione però è ghiotta per presentare, anche se solo staticamente, questi piccoli gioielli. Sapete che ho una predilezione per quanto offrono gli americani di VO, su Elessar sfoggio più di un loro accessorio. E quello che mi ritrovo tra le mani conferma l’alta qualità e la coinvolgente estetica, spesso ispirata a quanto in voga nelle seconda metà del secolo scorso, che riesce a dare una aria classica alla bici senza rinunciare alla moderna qualità dei materiali e delle lavorazioni.

Inizio dalla guarnitura Grand Cru Drillium, poi con successivi articoli vedremo una coppia di ruote montate su mozzi a flangia alta e i parafanghi in alluminio martellato, per questo chiamati Hammered.

Diversamente dal solito, stavolta l’imballo esterno è meno “lussuoso” rispetto a quello che conteneva per esempio i miei freni Grand Cru Zeste.

2085 Grand Cru drillum 01 2086 Grand Cru drillum 02

Come è facile intuire dal nome la Drillium si caratterizza per la fitta foratura delle corone; l’abitudine allo “sforacchiamento” ha radici antiche, quando la metallurgia non conosceva gli attuali materiali e nella spasmodica ricerca di limare grammi ovunque i meccanici dei reparti corse passavano le nottate in bianco col trapano in mano.

Adesso questa necessità è venuta meno, lo scopo è prettamente estetico.

E l’estetica di questa guarnitura mi affascina ma è anche impegnativa: da sola ti arreda una bici. Provate a immaginarla montata su un telaio monocromatico, colore scuro, solo lei a catturare l’attenzione…

 

Vediamola più da vicino.

2087 Grand Cru drillum 03

Le pedivelle si caratterizzano per la tripla fresatura, con la centrale in cui è serigrafato il logo Velo Orange.

2088 Grand Cru drillum 09

L’interno è invece liscio e reca in prossimità dell’attacco del pedale incisa la lunghezza.

2090 Grand Cru drillum 05 2091 Grand Cru drillum 07

Il sistema di aggancio è a perno quadro, con il suo bullone che funge anche da estrattore rendendo inutile l’utilizzo dello specifico attrezzo: una chiave a brugola da 8 tutto ciò che serve.

2091 Grand Cru drillum 07 2092 Grand Cru drillum 08

Cinque bracci, girobulloni da 110 e dentatura delle corone 48-34; una rapportatura ottima per uso disimpegnato. Il produttore garantisce la compatibilità fino a 10 velocità, quale che sia il marchio della trasmissione.

2093 Grand Cru drillum 10

Il sistema a brugola autoestraente è previsto ovviamente anche a destra.

2094 Grand Cru drillum 18

Fitta la foratura delle corone, che non ha risparmiato alcuna superfice utile. Molto belle e classiche anche le fresature dei bracci della pedivella destra.

2095 Grand Cru drillum 11 2096 Grand Cru drillum 12 2097 Grand Cru drillum 13 2098 Grand Cru drillum 15

La corona maggiore presenta il classico pin per l’allineamento.

2099 Grand Cru drillum 17

Il sistema di ritenuta delle corone alla pedivella prevede le solite brugole esterne e bussole interne.

2100 Grand Cru drillum 14

La finitura silver appare tenace e ben fatta e a guardarle così la tentazione di montarla su Elessar è forte…

2101 Grand Cru drillum 16 2102 Grand Cru drillum 192103 Grand Cru drillum 20 2104 Grand Cru drillum 21

Le pedivelle sono le stesse della versione Fluted, quindi volendo è possibile trasformarla in una Drillium semplicemente acquistando le corone, che sono proposte anche singole seppure nelle sola versione da 48 e 34 denti. Che è in certo senso ciò che abbiamo fatto, perché non c’era a catalogo la versione Drillium con pedivella da 172,5 e abbiamo chiesto il montaggio personalizzato. Fornito senza sovrapprezzo, sono bastate due mail.

Non venduto insieme alla guarnitura ma da acquistare a parte c’è anche il movimento centrale a perno quadro, disponibile in diverse lunghezze e con calotte a passo inglese, italiano e, abbastanza raro da trovare, passo francese. La casa produttrice consiglia per questa guarnitura in movimento da 118mm, in grado, a detta loro, di risolvere sulla maggior parte dei telai. Non avendo ancora il telaio su cui montare questa guarnitura e non sapendo quale sarà (sappiamo solo sarà in acciaio e con geometrie Touring) ci siamo fidati e preso un movimento da 118mm a passo inglese.

Stranamente sul corpo del movimento è stampigliato il solo passo delle calotte e le dimensioni della scatola movimento ma non la lunghezza dell’asse.

2105 Movimento centrale Grand Cru 01 2106 Movimento centrale Grand Cru 02

Il movimento è fornito con i classici bulloni di chiusura, inutili se dovrà accoppiarsi con la guarnitura Grand Cru che sfrutta i propri.

2107 Movimento centrale Grand Cru 03

Classico standard Shimano per l’ingaggio dell’attrezzo per la calotte.

2108 Movimento centrale Grand Cru 04

Chiudo questa presentazione essenzialmente fotografica con qualche dato; l’insieme guarnitura e pedivella sinistra pesa alla mia bilancia 700 grammi, divisi tra i 460 della parte destra comprensiva delle corone e i 240 della pedivella sinistra. Un valore elevato in uso sportivo ma non è questa la sua destinazione. Più di quanto dichiarato da Velo Orange per la versione Fluted, a corone piene. E più di quanto indicato sul sito per questa versione forata. Diciamo che sono stati ottimisti.

Il movimento centrale in lunghezza 118mm pesa 290 grammi.

In definitiva l’insieme guarnitura-pedivella-movimento significa un chilo circa. Ma lo riporto solo per curiosità, non sono componenti destinati a bici da corsa e i grammi in più o in meno perdono importanza.

Conta la qualità e quella c’è tutta; conta l’estetica che è personale per sua natura. E per i miei gusti a pedali una bici con questa guarnitura andrebbe creata. Vedremo.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Gaetano</cite>

    Ciao Fabio, buon anno nuovo!
    Da chi ti fai arrivare i pezzi VO?

    • <cite class="fn">elessar bicycle</cite>

      Ciao Gaetano, auguri anche a te.
      La roba VO dipende, o direttamente dagli USA se sono componenti piccoli e poco costosi altrimenti spedizione e tasse doganali sono un bagno di sangue; o dall’Inghilterra, che ha prezzi più cari (complice anche la sterlina al momento poco favorevole per noi al cambio) però si compensa con la spedizione più economica e nessuna tassa doganale.

      Fabio

Commenta anche tu!