Guanti invernali Gore Bike

Tempo di lettura: 4 minuti

Guanti e casco dovrebbero sempre essere indossati, anche per brevi spostamenti. Sulla utilità del casco ormai tutti concordiamo; c’è ancora qualche esagitato che insiste nel ritenerlo inutile, soprattutto in città, in barba ai tanti studi prodotti negli anni, ma comprendo non tutti abbiano voglia di leggerli. In barba all’intelligenza e quella se non la tieni non te la puoi inventare.

Pochi però si soffermano sull’importanza dei guanti, delegandogli il ruolo di favorire il comfort o proteggere dal freddo. Eppure basta riflettere un momento su un comportamento istintivo: in caso di caduta cosa portiamo subito avanti, per proteggerci? Appunto, le mani.

Per questo insisto tanto sulla necessità di pedalare sempre con guanti e casco. Ma ovviamente nella scelta di un guanto da bici non possiamo tenere conto solo del fattore sicurezza. Serve siano ventilati e freschi, comodi e imbottiti, impermeabili e caldi; a secondo se siamo in estate o inverno.

E siccome ora siamo in inverno a me il compito di testare un guanto che racchiude tante buone caratteristiche: antivento, idrorepellente, caldo, ben imbottito, confortevole, con scritte e strisce rifrangenti, efficaci inserti in silicone antiscivolo e altro che scopriremo nel corso del test.

A proporlo è Gore Bike Wear, azienda leader nella produzione di capi per l’attività all’aperto. Suoi i tessuti usati anche da altri, sue le innovazioni, suoi i guanti in prova: modello Power Gore Windostopper.

Ho già pubblicato una recensione di abbigliamento proposto da Gore Bike Wear; un paio di mesi fa vi proposi il test di maglia a pantaloncini corti e in quella occasione potei toccare con mano la qualità dei capi di questa azienda.

In tempo con l’arrivo del freddo (e vento forte) anche alle mie latitudini il corriere mi ha consegnato questi guanti. Un capo tecnico, indicato dal produttore adatto a “ciclisti ambiziosi che competono”. Io però raramente mi fermo (e soffermo) più di tanto sulle diciture ufficiali, cercando di capire se un dato componente o accessorio o capo di abbigliamento possa andare anche oltre, rivolgersi a platea più vasta e superare gli steccati dell’uso previsto.

Così ho indossato questi guanti in ogni occasione possibile, non solo in uscite a passo allegro (sportivo sarebbe presuntuoso da parte mia…) ma anche in città e, trovandomi, li ho lasciati alle mani pure dopo aver attaccato la bici al palo. E ho impugnato sia la mia amata piega da corsa che, ahimè, un manubrio dritto. Cosa non mi tocca fare per senso del dovere…

Bene, possiamo partire e andare a scoprire come sono fatti.

COMMENTS

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ciao Fabio ho i power trail, cambia un po’ la forma perché sono più da mtb ma la consistenza è la medesima. Sono ottimi guanti, comodi ,efficienti.. L unico problema è che non sono strutturati per proteggere dal freddo. Sono più adatti per le mezze stagioni. Sto cercando il guanto definitivo per queste temperature ma ancora non l ho trovato..

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, sui power trail non ho elementi non avendoli mai provati.
      Questi recensiti mi sembrano reggere bene il freddo. Torno adesso da una uscita urbana per fare vari servizi, anche se teoricamente non dovrei salire in sella sino alla fine del mese (e poi ero curioso di indossare i denim Vaude 😀 ) e persino qui fa freddino, alle 8.15 c’erano 3 gradi. Freddo alle mani nisba. E’ vero che io soffro il caldo e non il freddo, per me 15 gradi è afa assoluta e già boccheggio, però in tutta onestà non ho avvertito alcuna necessità di guanti più imbottiti.

      Fabio

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ottimo… Buona notizia. Provo a confrontarli sul sito web per approfondire le differenze. Grazieeee

  • <cite class="fn">Guybrush Threepwood</cite>

    Ottimo! Era un pezzo che cercavo in giro guanti all’altezza e devo dire che questi mi incuriosiscono parecchio. Quì alla mattina stiamo a -2 e francamente il mio problema con i guanti è stato sempre la calzata avendo mani e polsi Lillipuziani.
    Ne ho provati alcuni e francamente o erano troppo cari o sembravano modelli da saldatore. Alla fine non mi sono mai deciso e mi sono tenuto i mie, che mai mi sono realmente piaciuti.
    Onestamente pensavo costassero più cari, ma comprarli online rimane comunque un rischio, per via della taglia.

    Daniele

  • <cite class="fn">Sandro</cite>

    Ciao Fabio,

    ottimo resoconto, dettagliatissimo come sempre. Ho cercato nel link da te inserito alla fine, nel datasheet del guanto il range di temperature d’utilizzo consigliato e non l’ho trovato; altri produttori lo indicano ed è molto comodo per capire immediatamente di che prodotto stiamo parlando (di guanti ce ne sono molti); da come li descrivi non mi sembrano guanti da sotto zero.
    Il marchio è sinonimo di alta qualità, io ho i loro copriscarpe più estremi, e vanno alla grande (io soffro il freddo alle ‘appendici’).

    Sandro

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Sandro, hai ragione. Anche se il range di utilizzo non è indicato, non sono guanti da temperature estreme.
      Io li sto usando e mi ci sto trovando bene, stamattina alle 7 c’era appena un grado qui (il ché è piuttosto raro…) ma faccio poco testo. Al momento in casa stanno coi termosifoni a palla, mia figlia studia con riscaldamento e stufetta e io scribacchio nel mio studio con le finestre aperte, godendomi questa aria frizzante. Ecco, forse non sono il tester più adatto contro il freddo… 😀

      Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Per coloro i quali ritengono noioso leggere gli studi sull’utilità del casco propongo al visione di questo filmato:



    Un immagine vale più di mille parole 🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, hai ragione da vendere.
      Ma a quanto pare fa molto più figo dire che in città è inutile.
      Invece casco, guanti e qualunque accorgimento ci renda ben visibili sono per me fondamentali.
      Da mesi mi trascino i postumi di un incidente (anche per colpa mia, ho sottovalutato la cosa peggiorando io la situazione) ma diedi una bella capocciata a terra e senza il casco ora non starei a lamentarmi per il mal di schiena: non mi lamenterei e basta.
      Per questo a gennaio, mese che dedicherò al ciclismo urbano, inserirò il test anche di due caschi urban: i MET Corso e Grancorso. Che sono sempre di foggia diversa da quelli sportivi e vale la pena parlarne.

      Fabio

  • <cite class="fn">xtanatos</cite>

    Ciao, aggiungo la mia esperienza anche se un pò in ritardo. Io ho gli UNIVERSAL GORE® WINDSTOPPER® THERMO che si differenziano di poco per quello che vedo: in più hanno una chiusura in velcro sul polso.
    Sono dei guanti eccezionali e ho avuto modo di testarli anche a -5 anche se con la MTB.
    Nonostante il freddo intenso hanno svolto egregiamente il loro lavoro mantenendo le mani calde; sono molto poco traspiranti e non resistono molto sotto la pioggia.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao, si, i tuoi sono una versione per climi più rigidi.
      Strana però questa cosa che non sono molto traspiranti; ok, i guanti invernali lo sono sempre meno di guanti per temperature più miti (sempre riferendomi a guanti interi) perché io problemi non ne ho avuti e qui, soprattutto la scorsa settimana, era praticamente primavera e avrei dovuto soffrire il problema, anche se si tratta di un modello diverso.
      Indagherò.

      Fabio

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