Guanti invernali Gore Bike

Come sono fatti

Tempo di lettura: 4 minuti

Come sono fatti

Tre colorazioni disponibili; oltre la rosso/nera in prova…

troviamo una versione total black e una in nero/giallo fluo.

Sei taglie previste, dalla S alla 3XL; per chi preferisce i numeri, significa dalla 6 alla 11.

Nel presentare questi guanti la Gore Bike Wear punta su cinque caratteristiche fondamentali: l’essere antivento e caldi,, la presenza di elementi riflettenti sulle dita, i rinforzi in silicone, l’imbottitura in materiale espanso all’interno del metacarpo, il tessuto tergisudore sulla parte esterna del pollice e l’interno termico.

Forse per mancanza di spazio hanno saltato altri dettagli sul cartoncino che accompagna i guanti.

Per questo li vedremo insieme, quelli già elencati ed altri.

Parto da una mia fissa: gli inserti rifrangenti.

Una coppia per indice e medio, in punta.

Collocazione saggia, facilmente visibile per chi ci incrocia o ci raggiunge sul fianco mentre pedaliamo in presa sui comandi.

 

Però la visibilità non è mai abbastanza, così abbiamo anche le scritte ricavate da materiale riflettente, come vedemmo anche a proposito di maglia e pantaloncino.

Volgendo il guanto troviamo altri inserti sulle dita: rinforzi in silicone antiscivolo e antiusura.

Quanti guanti ho buttato dopo nemmeno una stagione perché le punta delle dita si erano usurate, bucandosi. Problema, si spera, risolto con questo accorgimento. In primavera saprò dirvi se hanno resistito 😀

All’altezza del metacarpo troviamo una zona imbottita con materiale espanso e protetta anche qui da silicone antiscivolo e antiusura.

Scendendo verso il polso abbiamo un altro cuscino imbottito  a protezione della parte bassa ed esterna del palmo; che sarebbe stato perfetto rinforzare con tessuto anti abrasione, visto che è proprio quello il punto con cui impattiamo in caso di caduta. Scongiuri permessi, tranquilli…

Nell’incavo tra pollice e indice, cioè lì dove impugniamo il manubrio (sia flat che drop) un inserto scamosciato assicura comfort, presa e tenuta.

Il lato esterno del pollice è in tessuto tergisudore.

Il polsino è intero, senza cinturino o pattina in velcro per intenderci. Ha un elastico che garantisce la chiusura al polso e degli inserti sempre in silicone per poterli infilare con facilità, senza che scivoli la presa.

Il polsino non è eccessivamente sviluppato in lunghezza; è più che sufficiente a coprire la manica del giubbetto o della maglia senza rivelarsi scomodo. Come a volte avviene con guanti troppo lunghi, che diventano difficili da indossare sopra l’abbigliamento invernale.

L’interno è caldamente imbottito.

E grazie al tessuto esterno Windstopper abbiamo impermeabilità al vento, idrorepellenza e traspirabilità.

Ora non resta che infilare i nostri guanti e pedalare: sono comodi ed efficaci? Lo scopriremo con la prova su strada.

COMMENTS

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ciao Fabio ho i power trail, cambia un po’ la forma perché sono più da mtb ma la consistenza è la medesima. Sono ottimi guanti, comodi ,efficienti.. L unico problema è che non sono strutturati per proteggere dal freddo. Sono più adatti per le mezze stagioni. Sto cercando il guanto definitivo per queste temperature ma ancora non l ho trovato..

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Michele, sui power trail non ho elementi non avendoli mai provati.
      Questi recensiti mi sembrano reggere bene il freddo. Torno adesso da una uscita urbana per fare vari servizi, anche se teoricamente non dovrei salire in sella sino alla fine del mese (e poi ero curioso di indossare i denim Vaude 😀 ) e persino qui fa freddino, alle 8.15 c’erano 3 gradi. Freddo alle mani nisba. E’ vero che io soffro il caldo e non il freddo, per me 15 gradi è afa assoluta e già boccheggio, però in tutta onestà non ho avvertito alcuna necessità di guanti più imbottiti.

      Fabio

  • <cite class="fn">michele</cite>

    Ottimo… Buona notizia. Provo a confrontarli sul sito web per approfondire le differenze. Grazieeee

  • <cite class="fn">Guybrush Threepwood</cite>

    Ottimo! Era un pezzo che cercavo in giro guanti all’altezza e devo dire che questi mi incuriosiscono parecchio. Quì alla mattina stiamo a -2 e francamente il mio problema con i guanti è stato sempre la calzata avendo mani e polsi Lillipuziani.
    Ne ho provati alcuni e francamente o erano troppo cari o sembravano modelli da saldatore. Alla fine non mi sono mai deciso e mi sono tenuto i mie, che mai mi sono realmente piaciuti.
    Onestamente pensavo costassero più cari, ma comprarli online rimane comunque un rischio, per via della taglia.

    Daniele

  • <cite class="fn">Sandro</cite>

    Ciao Fabio,

    ottimo resoconto, dettagliatissimo come sempre. Ho cercato nel link da te inserito alla fine, nel datasheet del guanto il range di temperature d’utilizzo consigliato e non l’ho trovato; altri produttori lo indicano ed è molto comodo per capire immediatamente di che prodotto stiamo parlando (di guanti ce ne sono molti); da come li descrivi non mi sembrano guanti da sotto zero.
    Il marchio è sinonimo di alta qualità, io ho i loro copriscarpe più estremi, e vanno alla grande (io soffro il freddo alle ‘appendici’).

    Sandro

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Sandro, hai ragione. Anche se il range di utilizzo non è indicato, non sono guanti da temperature estreme.
      Io li sto usando e mi ci sto trovando bene, stamattina alle 7 c’era appena un grado qui (il ché è piuttosto raro…) ma faccio poco testo. Al momento in casa stanno coi termosifoni a palla, mia figlia studia con riscaldamento e stufetta e io scribacchio nel mio studio con le finestre aperte, godendomi questa aria frizzante. Ecco, forse non sono il tester più adatto contro il freddo… 😀

      Fabio

  • <cite class="fn">Luca</cite>

    Per coloro i quali ritengono noioso leggere gli studi sull’utilità del casco propongo al visione di questo filmato:



    Un immagine vale più di mille parole 🙂

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Luca, hai ragione da vendere.
      Ma a quanto pare fa molto più figo dire che in città è inutile.
      Invece casco, guanti e qualunque accorgimento ci renda ben visibili sono per me fondamentali.
      Da mesi mi trascino i postumi di un incidente (anche per colpa mia, ho sottovalutato la cosa peggiorando io la situazione) ma diedi una bella capocciata a terra e senza il casco ora non starei a lamentarmi per il mal di schiena: non mi lamenterei e basta.
      Per questo a gennaio, mese che dedicherò al ciclismo urbano, inserirò il test anche di due caschi urban: i MET Corso e Grancorso. Che sono sempre di foggia diversa da quelli sportivi e vale la pena parlarne.

      Fabio

  • <cite class="fn">xtanatos</cite>

    Ciao, aggiungo la mia esperienza anche se un pò in ritardo. Io ho gli UNIVERSAL GORE® WINDSTOPPER® THERMO che si differenziano di poco per quello che vedo: in più hanno una chiusura in velcro sul polso.
    Sono dei guanti eccezionali e ho avuto modo di testarli anche a -5 anche se con la MTB.
    Nonostante il freddo intenso hanno svolto egregiamente il loro lavoro mantenendo le mani calde; sono molto poco traspiranti e non resistono molto sotto la pioggia.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao, si, i tuoi sono una versione per climi più rigidi.
      Strana però questa cosa che non sono molto traspiranti; ok, i guanti invernali lo sono sempre meno di guanti per temperature più miti (sempre riferendomi a guanti interi) perché io problemi non ne ho avuti e qui, soprattutto la scorsa settimana, era praticamente primavera e avrei dovuto soffrire il problema, anche se si tratta di un modello diverso.
      Indagherò.

      Fabio

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