Grazie per la solidarietà

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Vi ringrazio per tutti i messaggi che mi avete inviato sul blog e in privato, le telefonate, le offerte di aiuto e di “tenere gli occhi aperti”; rispondo a tutti voi con un unico messaggio non per pigrizia, solo per non generare confusione.

Inutile dire che è stato un brutto colpo, Elessar per me è più di una semplice bici. L’ho pensata per anni, ci sono arrivato per gradi e solo quando ho ritenuto essere pronto. Ho voluto che tutto fosse una mia idea, che quella bici racchiudesse ciò che amo, al di là di una estetica o dotazione tecnica che può anche non piacere.

Il furto, anzi la rapina, arriva in un momento difficile; ho investito molto negli ultimi mesi sia nella microfficina che nel blog e prosciugato completamente il conto dedicato alle bici. Arrivano le vostre donazioni e, poco, dalla pubblicità; copro meno di un terzo delle spese vive ma è comunque un buon supporto rispetto a prima dove era tutto a carico mio.

Una nuova Elessar arriverà, sarà uguale e diversa, ma arriverà. Non mi mancano le idee e nemmeno esperienza e capacità: mi mancano i fondi. Ma va bene così, piano piano vedrò di raggranellare il necessario perché per me esiste una netta divisione tra le spese per le bici e tutto ciò che ruota intorno e la famiglia. Non esiste che decida di travasare dal bilancio familiare a quello per le bici, al massimo il contrario.

Ma non mi lamento, non è il caso. Come ho detto ad alcuni di voi in privato, per quanto sia deluso, dispiaciuto e soprattutto molto arrabbiato alla fine è una bici. La mia cara bici, ma una bici. L’altro giorno al telegiornale una vedova con un bambino piccolo piangeva in un campo profughi perché le avevano rubato la tenda con tutto il suo contenuto: vestiti, cibo, soldi e soprattutto documenti. Senza i quali era in un limbo, paria in terra straniera, senza poter andare avanti né tornare indietro.

E volete che dinanzi a simili tragedie a cui non sappiamo porre rimedio io stia qui a lamentarmi per una bici? Ma scherziamo?

Certo, non meritavo mi venisse sottratto qualcosa di mio; ma tanti, troppi sono privati anche della dignità senza averne colpa, costretti a mendicare la speranza di una vita migliore.

Quindi vi ringrazio, davvero di cuore, della vostra solidarietà; ma non mi sentirete lamentarmi.

Il blog va avanti, la vita va avanti e ci sono cose più importanti di una bici. Anche se in quella bici ci ho messo il cuore.

COMMENTS

  • <cite class="fn">contenitoreweb</cite>

    “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano” (Antoine De Saint-Exupéry – Il Piccolo Principe )
    Ho seguito in modo “silente” leggendo il blog l’ideazione e la realizzazione della tua bici, ci hai trasmesso una passione unica, un entusiasmo veramente contagioso… Sapevo che non avresti mollato!! Ti ammiro!

  • <cite class="fn">Daniele</cite>

    Quando a vent’anni su un tavolo operatorio senti i medici dubitare sul fatto di poter superare la notte, la vita prende una prospettiva diversa.
    Elessar é una bici stupenda. Creazione unica e di assoluto rilievo. Pa pur sempre una bici (come dici anche tu). É frutto e figlia di chi l’ha immaginata e rappresenta la controparte metallica di un talento difficile da rapinare.
    Questo imparo dal blog, oltre a maneggiare chiavi a vanvera.

    Daniele

  • <cite class="fn">mamolato</cite>

    …belle parole….
    un saluto solidale… 😉

    Salvatore

  • <cite class="fn">gianluigi</cite>

    Seguirti è un piacere, non scrivi mai cose banali e men che meno “volgari”; ho la netta sensazione che questo sia un blog formativo nel senso più nobile del termine.
    Resta il dispiacere profondo per quello che è successo, per cosa rappresenta, per la metafora brutta di cosa ancora vuol dire vivere in certe parti del nostro paese (detto da uno del sud che ha mollato l’osso stanco dei piccoli quotidiani soprusi, salvo ri-trovarli al nord in diverse sfumature…).

  • <cite class="fn">Adriano</cite>

    Ecco.

  • <cite class="fn">Daniele Codeluppi</cite>

    Grande Fabio….quando ho saputo dell’accaduto sono rimasto esterefatto…, di bici ne rubano molte, ma in quel modo…..cmq questo è lo spirito giusto per affrontare e superare una cosa del genere.
    Qualche anno fà ho subito anche io il furto di una bella bici a cui ero affezionato e ricordo che navigando in rete alla ricerca di un modo per poter evitare in futuro un’altro trauma del genere mi ero imbattuto in un localizzatore satellitare inseribile nel tubo strerzo (quindi invisibile) che in caso di furto tramite un’applicazione su smartphone la recuperi in tempo reale, il tutto ad un prezzo molto accessibile.
    Se pensi di rifare in futuro una bici tipo Elessar spendendoci sopra così tante energie, io ci penserei…….siamo tutti con te

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Interrompo il mio silenzio, scusate ma non mi sento troppo socievole, solo perché questo benedetto rilevatore gps lo tengo da più di un mese davanti, me lo ha lasciato qui Antonello per scriverci un articolo e io manco ho capito come si accende.
      Vabbè.

      Fabio

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