[Officina] Gli attrezzi per la bici, parte seconda. La trasmissione

Tempo di lettura: 7 minuti

Gli attrezzi per la trasmissione sono pochi o tanti, a seconda di come la si guarda.

Un attrezzo per rimuovere la guarnitura, a volte basta una chiave a brugola; uno per sfilare via il pacco pignoni, uno per la calotte movimento e uno per aprire la catena. Poca roba.

Poi però succede che: quel tipo di guarnitura usa una tecnologia sua di costruzione e invece di un attrezzo serve un kit di più utensili.

Gli standard per ghiere pignoni e ruote libere sono tantissimi ed ecco venir fuori una quantità di estrattori diversi.

Quelle corone hanno il bullone di chiusura con ingaggio fatto così e serve un attrezzo apposito.

Quelle calotte movimento sono cambiate da un anno all’altro e serve un attrezzo diverso.

E così via, inseguendo gli standard che via via si succedono nel tempo.

Per questo con la trasmissione vale più di tutte la regola di studiare bene la propria bici, vedere come è montata e solo dopo attenta verifica selezionare gli attrezzi da acquistare.

Si, attenta verifica perché ci sono ghiere che a una occhiata veloce si somigliano, e poi all’atto pratico ci si ritrova con l’utensile che non fa presa perché le tacche sono dimensionate appena appena diverse.

Roba da impazzirci, anche perché, tranne rarissimi casi, non c’è una superiorità tecnologica per esempio tra una ghiera e l’altra.

Prendiamo le classiche ghiere per pacco pignoni Shimano/Sram e Campagnolo.

Sono concettualmente identiche, cambia solo la disposizione dei denti per cui l’attrezzo per una marca non va bene anche per l’altra marca. 

Uno spreco e basta.

In altri casi a fronte di una ottima tecnologia costruttiva non si tiene in alcun conto la facilità di manutenzione, obbligando il ciclista ad acquistare kit di attrezzi che arrivano a costare quanto e più della guarnitura che vuole smontare.

Proprio l’ampia varietà di attrezzi, con gruppi di utensili chiamati a svolgere la stessa funzione, impone una trattazione in singolo articolo.

Con una divisione ulteriore, prima la parte anteriore della trasmissione, cioè guarnitura e pedali; poi un paragrafo “mediano” dedicato solo al movimento centrale; e infine la zona posteriore, ossia pignoni e poi la catena.

Cambio e deragliatore no, non richiedono attrezzi specifici. Si avvitano al telaio con una normale chiave a brugola, la regolazione richiede solo un giravite o una chiave a brugola e non ha senso scriverne. Solo la trasmissione Shimano Di2 vuole un attrezzo specifico per innestare e disinnestare i cavetti di collegamento ma è troppo poco per tirarne fuori un paragrafo a sé stante. E comunque nella sezione “Officina” c’è una lunga serie di articoli proprio sul montaggio della trasmissione Di2, è tutto lì.

Però i telai a cavi interni chiedono un attrezzo per il loro passaggio, quindi un rapido paragrafo su cosa serve lo trovate in chiusura.

Nei prossimi paragrafi avremo una buona panoramica di ciò che serve, non vedremo tutto. Anche perché lo stesso attrezzo, cioè con stessa funzione, è proposto da una infinità di marchi diversi. Un utensile per calotte movimento Shimano è uguale qualunque sia l’azienda, l’importante è che sia di assoluta qualità.

La data di quest’articolo è del novembre 2013, nel tempo sono arrivate tante nuove cose e serviva un aggiornamento. Seppure la data di pubblicazione è rimasta invariata, questo articolo è stato aggiornato a novembre del 2020. Il progresso lo ha reso necessario.

C’è anche un vantaggio in questa revisione; nel frattempo sono stati pubblicati molti articoli che mostrano come fare tante operazioni.

Significa la possibilità di vedere qui gli attrezzi e tramite i link nel testo questi stessi attrezzi vederli all’opera.

Questo obbliga me a riscrivere e rifotografare, di fatto è come stessi componendo un articolo nuovo.

Ma sono convinto che ne guadagnerà la fruibilità, perché quando hai bisogno di una notizia tecnica serve trovarla, trovarla subito e che sia chiara.

Spero di aver centrato questi obiettivi.

Ora basta chiacchiere e partiamo con gli attrezzi per guarnitura e pedali.


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COMMENTS

  • <cite class="fn">Stefano</cite>

    complimenti per gli articoli!, per noi appassionati sono vera manna 😉 Saresti così gentile da darmi per favore maggiori dettagli dell’estrattore a vite che usi per le calotte pressfit? l’hai autocostruito o si acquista ? funziona anche per i movimenti centrali che hanno le due calotte con i cuscinetti unite da un tubo? oppure si può usare solo se le calotte sono separate? grazie

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Stefano, funziona bene coi cuscinetti, le calotte no (manca la spinta) ma tanto quelle poi vengono via facile battendo la circonferenza dall’interno. Dopo sono da buttare, ma del resto è un lavoro che fai quando il movimento devi cambiarlo, quindi ha poca importanza.
      L’ho acquistato, cercando in rete lo trovi. Evito pubblicità gratuita…
      Le calotte sono sempre separate, il tubo è una protezione, ovviamente staccabile altrimenti come faresti a mettere una calotta a destra e una sinistra?

      Fabio

  • <cite class="fn">Igor</cite>

    Buondì. Visto che è il mio primo commento su questo blog mi prendo un attimo per farti i miei complimenti. Ti ho “scoperto” tramite IlCicloviaggiatore ed i tuoi post mi stanno tornando molto utili per i miei piccoli lavori di manutenzione.

    Ora, volevo chiederti due cose, in questo passaggio:
    “Un paio di barattolini di grasso, uno al litio e l’atro al teflon per cuscinetti, mozzi, serie sterzo, filettature, ausilio nel montaggio e protezione.”
    non capisco per quali usi si ricorra all´uno e per quali l´altro
    E, seconda cosa, (sono molto ignorante su questi argomenti) perché petrolio bianco e non Acquaragia come sgrassante?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Igor, la scelta del grasso dipende dall’operazione; negli articoli della rubrica officina troverai spiegato quando uso l’uno o l’altro, fare un riassunto qui è davvero lungo.
      Petrolio perché meno aggressivo e “oleoso” dell’acquaragia, che rovinerebbe irrimediabilmente molti componenti.

      Fabio

      • <cite class="fn">Igor</cite>

        Ah… azz!
        Tipo? Mi è capitato di usarla per pulire i mozzi ed il deragliatore posteriore, devo preoccuparmi di averli danneggiati?

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          No, se hai fatto una pulizia veloce no. E nemmeno se erano parti lucidati e sei stato abbastanza rapido.
          Se però li lasci in ammollo si, li rovini, a iniziare dalla finitura superficiale.
          In futuro evita…

          Fabio

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