Gamma Pirelli PZero Velo a confronto

Le conclusioni

Tempo di lettura: 7 minuti

Le conclusioni

Le prove su strada di questi copertoncini si sono protratte per diversi mesi, cercando di sfruttare ogni momento disponibile. Mi è capitato spesso di uscire al mattino con una gomma e al pomeriggio pedalare per testare un singolo comportamento con una gomma diversa.

Una sola bici sempre impegnata, due i set di ruote usati. E’ stato quindi anche un continuo montare e smontare, dove ho apprezzato moltissimo la facilità con cui è possibile calzare queste gomme sui cerchi. E se è vero che il montaggio deve essere sempre eseguito senza levette, raramente ho incontrato copertoncini che puoi togliere con una sola leva, senza tenerne una fissa impuntata al raggio. I cambi gomme hanno quasi rivaleggiato con quelli dei box della Formula uno 😀

Condizioni climatiche molto diverse tra loro, come è giusto che sia per comprendere le differenze. Sono passato dai pochi gradi sopra lo zero nelle uscite coi 4S ai quasi 30 durante le pedalate con le TT. Le Velo le ho usate in tutto questo range.

Pioggia per tutte e tre le versioni, perché se era condizione necessaria per il test delle 4S non è detto che chi esca con le TT abbia certezza di non incappare in un temporale.

Una novità dei test è stata il farmi affiancare da altro ciclista; sia perché da solo non ci sarei stato coi tempi, troppo da provare (nel frattempo continuava ad arrivare materiale per gli altri articoli) e sia perché la mia gamba ha i suoi limiti e oltre certe velocità vado in difficoltà.

Vero che non è la prima volta che mi dedico ai test di una gamma completa pubblicando in successione; però stavolta i ritmi sono stati infernali, complice la alta frequenza di pubblicazione che sto tenendo. Un test a settima è cadenza che pure una grande testata faticherebbe a reggere, figuriamoci una piccola struttura come la mia.

Avercela fatta è fonte di soddisfazione; e poi quando riesci a fare quello che ti piace, la fatica non ti pesa.

Testare le gomme Pirelli PZero Velo mi è piaciuto e soprattutto mi ha divertito.

I momenti più coinvolgenti, con qualunque versione, sono inserimento e percorrenza della curva. La fase dal rilascio dei freni, l’inserimento in traiettoria e la successiva percorrenza sono di altissimo livello.

Tutte e tre le gomme sfoderano precisione assoluta, con la rassicurante sensazione di avere molta più gomma a terra di quanto la sezione farebbe supporre.

La 4S qualunque sia il clima; la Velo chiede qualche grado in più, diciamo da 12/15, per rilasciare tutta la sua sensazione di sicurezza, la TT vuole caldo e asciutto per dare il massimo.

Lasciate lavorare ognuna nelle loro condizioni ideali mostrano una discesa in piega perfetta, priva di scalini e incertezze e con un appoggio notevole nelle inclinazioni più estreme. E tutte hanno la gentilezza di avvisare per tempo quando si avvicina il limite, riducendo in modo drastico la sensazione di avere più superfice a contatto col suolo. Quando ciò avviene, sai che oltre non devi insistere. Però è un oltre molto oltre 😀

Elevato il comfort di marcia per ogni versione; diversamente da come accade spesso quando un copertoncino ha le sue tre varianti, non è stata la versione invernale quella più comoda ma la Velo.

Però non posso metterci la mano sul fuoco. Le Pirelli PZero sentono molto ogni minima variazione di pressione, anche un decimo di bar incide. E devo mettere in conto un mio errore nel trovare la corretta pressione di esercizio.

Anche la TT si è rivelata ben più confortevole di quanto il grafico ufficiale lasciava immaginare e ricordo è la più sottile tra le gomme in prova: ha mostrato una piacevole sensazione di morbidezza, seppure identica alle sorelle.

In salita tutte le PZero fanno valere scorrevolezza e soprattutto pesi bassissimi. Ogni versione è tra le più leggere nella sua categoria, la TT si pone al vertice con appena 160 grammi.

Su salite medie, pedalabili, le prestazioni si equivalgono, i grammi in più o in meno tra un modello e l’altro non sono così preponderanti se la pendenza non è proibitiva. La più comoda in questa situazione è la Velo.

Quando la strada impenna decisa allora la TT fa valere tutta la sua snellezza, unita a una scorrevolezza di altissimo livello. Vince rispetto alle sorelle ma vince perché vanta un peso record. Non ci fosse lei, 4S e Velo avrebbero strada spianata.

In discesa vince chi ha più grip, poco da fare: e qui la 4S ne ha da distribuire con generosità. Eppure il divario con le sorelle non è così marcato: emerge solo sotto la pioggia e questo è ovvio; ed emerge se ci si ostina a usare una versione in condizioni troppo distanti da quelle per cui sono state progettate.

Alla fine malgrado la tenuta impeccabile dei 4S, la più equilibrata è stata la Velo. Che paga rispetto alla sorella invernale con la pioggia e le temperature basse e se splende il sole la TT è più scorrevole. Eppure la Velo permette grande feeling ovunque e nessun ciclista (o pochissimi) stanno a cambiare gomme a ogni uscita. Con le Velo vai sempre, rallenti un poco se piove o fa freddo, magari manco ci pensi alla TT se il cielo è azzurro e le temperatura gradevole e alla fine usi lei sempre, in ogni condizione. Forse merito di una comunicativa maggiore, forse mi sono trascinato per tutto il test delle 4S un ipotetico errore nella giusta pressione, sta di fatto che è con le Velo che sono sceso più forte. Molto forte.

In piano non c’è storia: la TT scorre come se il suolo manco lo sfiorasse, è leggerissima e aerodinamica. Piazzi un pignone minimo (chi ha la gamba…) e ti lanci a tutta. Uno spasso 😀

Tutte e tre permettono andature più rilassate, per mia fortuna. E infatti me le sono godute anche senza tirare alla morte grazie sempre a scorrevolezza e pesi ridotti.

Infatti se il passo è modesto più o meno c’è equivalenza tra 4S, Velo e TT. Il concetto è identico a quello della salita, dove finché la strada non incattivisce, siamo lì. Se non abbiamo in mente di spingere più di tanto, magari la pianura ci serve solo per raggiungere il punto da cui poi aggrediremo la tal salita, una vale l’altra. La più confortevole ancora una volta la Velo, ma resta il mio dubbio sulla pressione cui ho fatto cenno prima. Comunque appena potrò, rimonterò le 4S e farò altre prove.

Se invece il nostro obiettivo a distruggere quella salita o macinare in pianura a tutta, la TT diventa la prima scelta.

Non sono in grado di fornirvi dati attendibili sul consumo. Non ho tempo di eseguire prove di durata, significherebbe impegnare mesi una bici per uscire solo con quelle gomme finché non ne vedo le tele. Per me è impossibile, troppe altre cose da pubblicare.

Però se considero il livello di usura di ogni gomma al termine dei singoli test, che sono stati pedalati e non poco, direi che i 6000 km sono alla portata delle Velo; qualcosa in più per le 4S ma qui c’è da tener conto che saranno copertoncini usati per lo più in inverno e la qualità delle strade peggiora, aumentando l’usura o col pericolo che i detriti danneggino il battistrada. Le TT oltre i 4000 km la vedo difficile, ma è comunque un buon risultato considerando la specializzazione estrema. Non posso garantirvi saranno questi i chilometraggi reali, la mia è valutazione che tiene conto di come le ho viste finito il loro test e l’esperienza accumulata negli anni, l’occhio clinico se così vogliamo chiamarlo. Prendete con beneficio d’inventario.

A chi suggerire queste gomme e soprattutto quale versione?

La destinazione è il ciclismo sportivo, indubbio. Però, almeno la versione 4S e per certi versi la Velo, non si comporterebbero male in uso più turistico. Penso alla misura 700×28, che però non ho provato, e che potenzialmente vedo in grado di far felici gli sport-tourer, quei ciclisti con bici sportive che fanno tanti chilometri o partecipano alle rando.

Però, ripeto, non avendole provate così larghe, non posso esserne sicuro. Meglio restare allora sul terreno di ciò che ho toccato con mano.

La 4S, ossia quattro stagioni o four season a seconda di come la si voglia leggere, è realmente per dodici mesi l’anno. Si indirizza a chi non si ferma nemmeno quando gli amici stanno rintanati in casa sui rulli o Noé alle prese con la costruzione dell’Arca. E se quel giorno i vostri amici preferiscono sciare per voi nessun problema: ci ho pedalato sulla neve (già, è nevicato persino da me…) e pur con una certa cautela dovuta anche alla mia scarsa esperienza in queste condizioni perché i fiocchi qui cadono ogni 50 anni e credo di aver già dato per la mia vita, si va. Io sono andato, quindi chi è più capace ci riuscirà.

La Velo è ugualmente gomma da dodici mesi l’anno, però per rendere al meglio non vuole pioggia troppo forte e temperature troppo rigide. Il ciclista che quando gli amici vanno a sciare o Noé a segare tronchi preferisce la comodità domestica troverà con le Velo la gomma ideale. Perché più leggera e scorrevole della 4S e visto che non userà la bici quando la sorellina blu si troverebbe nel suo habitat, non dovrà sopportare rinunce.

La TT non vuole sentir parlare di freddo, neve e tantomeno di Noè. Una pioggia improvvisa la regge, non è che devi mettere i piedi a terra. Ma lei vuole sole e caldo. Se i vostri amici quel giorno vanno in spiaggia e voi intendete demolire il record personale alla crono o spianare la salita del cuore, allora TT senza ripensamenti. Esistessero ancora le mezze stagioni, vi direi che la TT va bene da aprile a ottobre. Ora come ora non saprei, a gennaio uscivo con 20 gradi, a maggio con 12, vacci a capire qualcosa. Teniamoci allora su una temperatura minima, in quale periodo dell’anno arriva e a quali latitudini ognuno lo calcoli per sé: dai 20 gradi a salire. Sotto questa soglia le curve a palla e le frenate assassine sono rischiose. E attenzione in montagna alle curve esposte a nord quando il clima è al limite di questa soglia, l’asfalto più freddo può tradire.

Bene, siamo alla fine di questo articolo riassuntivo. Vi lascio con alcuni link. Quelli in rosso fanno riferimento ai singoli test pubblicati qui sul blog; quelli in blu vi rimandano al sito ufficiale Pirelli Velo.

Prova su strada Pirelli PZero Velo 4S

Prova su strada Pirelli PZero Velo

Prova su strada Pirelli PZero Velo TT

Pagina ufficiale shop Pirelli PZero Velo 4S

Pagina ufficiale shop Pirelli PZero Velo

Pagina ufficiale shop Pirelli PZero Velo TT

Buone pedalate.

PS. Aggiungo una breve notazione perché la velocità con cui Pirelli lancia nuovi prodotti è ben superiore alla mia nel pubblicare: la versione TT è disponibile anche in misura 700×25; non lo era quando ho scritto questo articolo

COMMENTS

  • <cite class="fn">Pietro</cite>

    sai qualcosa dei cinturato velo, farai un test anche di quelli? Pietro

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Pietro, per il Cinturato non ho altre informazioni se non quelle della cartella stampa; ma io non pubblico mai le cartelle stampa, tanto è solo un copia e incolla e le trovi ovunque.
      Non so se lo proverò, non dipende mai solo da me ma dalla disponibilità dell’azienda a fornirmi gli esemplari per i test.
      Di sicuro non avanzerò richiesta a breve, devo chiudere gli ultimi articoli in lavorazione (per i quali sono come sempre in ritardo…) e poi vorrei staccare qualche settimana. Dallo scorso autunno sto pubblicando una prova a settimana, la stanchezza ormai c’è

      Fabio

      • <cite class="fn">Pietro</cite>

        Grazie Fabio, per tutte le cose che condividi, capisco che i test sono tanti; spero in futuro tu possa approfondire anche il tubeless sulla BDC. Dopo tante discussioni, sarei curioso, di imparare a montarli, e usarli.

        Pietro

        • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

          Ciao Pietro, il tubeless ha una difficoltà logistica diciamo così. Vero che le mie ruote sono predisposte, ma ne ho un solo set (e una altra coppia ma a disco) e doverle impegnare per i tubeless significherebbe fare solo quelli. Potrei evitare di latticizzarli, il ché mi permetterebbe rapida sostituzione e non bloccare una bici per mesi su un solo test ma sarebbe poco aderente alla realtà, non replicherebbe cioè le condizioni d’uso di tutti.
          Quindi almeno a breve è escluso possa occuparmi dei tubeless, sorry.

          Fabio

  • <cite class="fn">Nino</cite>

    Complimenti Fabio per questo articolo. Ti seguo da poco e ti chiedo un consiglio. Vorrei acquistare la mia prima bdc, sono orientato sulla Btwin 520. Ha senso secondo te cambiare subito copertoncini e mettere i Pirelli Velo da 28 per avere maggiore sicurezza e confort?

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Nino, ha senso cambiare ma non da subito. E’ la tua rima bdc, sempre meglio iniziare a pedalarci e dopo valutare le modifiche per meglio adattarla al tuo uso.

      Fabio

  • <cite class="fn">Lucio</cite>

    Utilizzo da un paio di mesi i Velo da 700x28c, ovviamente è un tempo abbastanza breve per poter dare pareri definitivi (specie dato che non li ho ancora potuti provare su alcun tipo di bagnato/umido), ma condivido appieno la sensazione di stabilità e sicurezza in curva, sembrano un prodotto assolutamente valido.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Lucio, grazie per la tua testimonianza. Ripeto sempre che i contributi di chi utilizza quel dato prodotto sono sempre utili.
      Il trucco, diciamo così, è curare la pressione di esercizio: se si eccede, perdono molto.

      Fabio

  • <cite class="fn">Lucio</cite>

    In generale le tengo tra i 95 e i 100 psi, sono abbastanza pesante e trovo che sotto i 90 “spancino” un po’, ma ovviamente è la mia esperienza assolutamente personale.

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