Faretto B+M LUMOTEC IQ2 Eyc N plus

Tempo di lettura: 4 minuti

Un articolo a metà tra il test e l’officina per parlarvi di questo faretto B+M Lumotec IQ2 Eyc N Plus. Vedremo come è fatto, quanto illumina e parleremo brevemente anche del suo fratellino installato al posteriore e come creare un impianto velocemente removibile sfruttando l’efficacissima dinamo Velogical di cui pubblicai la recensione.

Un articolo che nelle mie intenzioni sarebbe dovuto andare online in autunno, in concomitanza con la diminuzione delle ore di luce, quindi il momento migliore per installare un faretto. Invece siamo alle soglie della primavera; prendiamola così: il clima migliora, invoglia a uscire anche la sera e quindi un faretto serve 😀

Deboluccia vero? Lo so, ma se considerate che ho il calendario di pubblicazione dei test occupato sino a giugno nel caso riesca a mantenere la media di una recensione a settimana e che mi sono ritrovato sfasato a causa di alcuni ritardi (anche anticipi…) nelle consegne del materiale da provare, potete comprendere come mai mi è difficile rispettare i piani.

Comunque, adesso è qui e dedichiamoci a lui. Ho spesso ripetuto che per il mio ciclismo avere una dinamo, al mozzo o al cerchio, non è indispensabile. Mi sposto poco col buio, al massimo brevi tragitti urbani e una coppia di lucette a batteria, piccole e subito removibili, mi è sufficiente. Però vi ho anche detto spesso che una cosa sono le mie necessità, le mie preferenze, il mio ciclismo diciamo così; tutt’altra le necessità dei ciclisti in generale, di voi che pedalate e passate di qui per una lettura. Spesso, troppo spesso, chi scrive confonde ciò che gli piace con ciò che è utile. Io cerco di non cadere nel tranello e poco importa, quindi, se io uso o non uso un dato accessorio o componente.

E poi parliamo di faretti, una luce è fondamentale averla sulla bici, quale che sia. Essere visibili è importantissimo per la sicurezza. Se poi oltre a renderci facilmente individuabili abbiamo anche la necessità di vedere dove vanno le nostre ruote, ricorrere a un faretto con dinamo, di buona qualità tutti e due gli elementi, diventa quasi scelta obbligata.

Esistono, è vero, luci a batteria di incredibile potenza. Il loro limite però è proprio la batteria, mentre io volevo proporvi qualcosa di autosufficiente.

Per questo ho pescato nel fornito catalogo della Bush+Muller, azienda tedesca leader nella produzione di faretti e altri accessori elettrici per il ciclismo.

La scelta è caduta su un modello piccolo ma decisamente potente: il Lumotec IQ2 nella versione N Plus. Infatti sono tre le scelte possibili per questo faretto. Una priva di interruttore, quindi adatta principalmente alle dinamo a cerchio; una con interruttore, questa in prova, quindi perfetta per le dinamo a mozzo che non sono disinseribili; una che oltre l’interruttore ha anche sensore crepuscolare. Luce di posizione su tutte e tre le versioni; ossia un piccolo condensatore immagazzina l’energia necessaria per mantenere il faretto in funzione alcuni minuti anche da fermi. Utilissima, per esempio, al semaforo.

50 lux di potenza in soli 70 grammi di peso. Non male.

Ho affiancato a questa potente luce anteriore la piccola luce posteriore Toplight, sempre della stessa azienda.

E il tutto è stato alimentato dalla dinamo al cerchio Velogical, piccola e incredibilmente potente.

Partiamo e, al solito, scopriamo prima come è fatto. Seguirà un breve paragrafo dedicato ai consigli sul montaggio e, come già fatto in altri test, non avremo la prova su strada ma con le conclusioni vedremo anche la sua efficacia.

COMMENTS

  • <cite class="fn">Claudio</cite>

    Confermo, ottimo prodotto. Ne ho una installata sulla mia bici da città da 3 anni e nessuna incertezza di funzionamento. Confermo anche che, con un poco di attenzione, si trova facilmente in offerta. Unica problematica districarsi nelle nominazione chilometriche dei vari articoli di Busch+Müller: non il massimo dell’intuitività. Con pazienza s’impara il loro linguaggio …e il giorno dopo lo si è già dimenticato.
    Se dovessi acquistarla ora la prenderei nella versione senza interruttore, in città la tengo sempre accesa.

    Su tutte le bici da città della famiglia ho anche installato – al posteriore – la “Busch + Müller Toplight Flat S Permanent LED Rear Light – 329BS”. Nonostante un solo led riesce – grazie ad una plastica trasparente con conformazione a lente moltiplicatrice – a generare una luce molto visibile anche lateralmente. Economica e molto affidabile. Le poche volte che ho riscontrato qualche malfunzionamento era sempre dovuto a problemi legati al mio cablaggio.

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Claudio, a volte mi lamento perché Shimano usa gli stessi nomi da sempre e star lì a capire che versione è non è facile. Ma con questi di B+M c’è da impazzire…

      Senza interruttore penso pure io sia più pratica; sia che si usi con dinamo a mozzo che con dinamo a cerchio. Ma quando fai test cerchi sempre di proporre più funzioni, per dare meglio l’idea

      Fabio

Rispondi a Elessarbicycle Annulla risposta