Copenaghen Magnetic bike light

Tempo di lettura: 2 minuti

In uno dei pacchi dono con cui l’amico Claudio foraggia la microfficina c’era questo simpatico set di luci magnetiche, prodotte da Copenaghen parts. Che non ha un catalogo prodotti particolarmente fornito, in pratica oltre queste luci offre un manubrio dritto con cesto integrato. Carino ma che ha rivelato alcuni punti deboli, tanto che dopo la rottura e le svariate mail inviate da Claudio il suo è stato sostituito e mi sembra aver capito anche abbiano modificato il prodotto proprio per scongiurare altri problemi. E siccome Claudio è una bella testa pensante ma quando gli prendono le paturnie è difficile trattarci, posso facilmente immaginare che i tipi di Copenaghen parts abbiano apportato le modifiche per toglierselo di mezzo, facendogli omaggio di queste simpatiche lucette girate poi alla microfficina.

Questa la loro confezione.

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All’interno la coppia di luci e le batterie.

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Una volta estratte subito si apprezza la buona fattura della lavorazione, il corpo in alluminio lucidato è davvero ben rifinito; così come simpatica la serigrafia del marchio.

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Come si vede la base magnetica è svasata per adattarsi ai tubi tondi del telaio.

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Una luce bianca per l’anteriore, una rossa per il posteriore. Ambedue lampeggianti e non fisse, perché queste sono luci per farsi notare e non per illuminare la strada.

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All’interno della base magnetica si nota il pulsante di accensione: in pratica una volta posate sul telaio è la pressione esercitata dal magnete a “spingere” il piccolo bottoncino, accendendo le luci. Una volta rimosse si spengono.

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Prima di utilizzarle è necessario installare le batterie, una coppia di CR2032 per ogni luce. Basta ruotare la parte in plastica, inserire le batterie rispettando la polarità e richiudere prestando massima attenzione a che i contatti combacino tra loro.

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Il video ufficiale preparato da Copenaghen parts spiega meglio delle mie parole.

Ovviamente trattandosi di luci ad attacco magnetico possono funzionare solo su telai in acciaio; alluminio, titanio e fibra di carbonio sono banditi.

Una volta collegate sono molto gradevoli da guardare, più che sporcare la linea della bici (come quasi sempre con le luci) la impreziosiscono. Merito delle ridotte dimensione e della finitura a specchio, nonché della linea essenziale che ha la bellezza delle cose semplici e ben fatte.

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La visibilità sulla distanza è buona, quasi nulla quella laterale; per chi gira col buio in città è un limite.

I magneti sono tenaci, più di quanto sospettassi. Nessun problema di tenuta su asfalto, anche martoriato. Il pavé distrutto e le strade martoriate della mia città no, non le reggono. Ma parlo di strade che mettono in crisi anche le mtb…

In definitiva una coppia di luci che strizza un occhio al fashion badando alla sicurezza, col limite di utilizzo del materiale del telaio. Ma il loro compito lo svolgono con diligenza, a patto sempre si tenga conto che servono a essere visti in strada (anche da lontano ma non di lato) e non a vedere la strada. Il lampeggio molto frequente cattura facilmente l’attenzione, che poi è il motivo per cui io di sera monto sempre due luci al posteriore: una fissa e l’altra lampeggiante.

I led richiedono poca energia e quindi la durata delle batterie è notevole; è sempre meglio però rimuoverle se si prevede di non utilizzarle per lunghi periodi. Dopo circa 6 settimane di inattività le ho trovate completamente scariche, ed erano conservate nel loro scatolino.

Infine l’ultimo limite: al posteriore su telai piccoli e sloping non c’è spazio, la lucetta andrebbe troppo a filo della ruota diventando invisibile. Su telai con lo sloping assai pronunciato, per esempio alcune Mtb e gravel, è proprio inutile provare a montarle.

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COMMENTS

  • <cite class="fn">Carlo</cite>

    Caro Fabio,
    sempre un piacere leggerti.
    Io uso con soddisfazione un set di luci analogo di design italiano, il “Lucetta”. Magnete molto forte, mai avuto problemi neanche sul pavè. Il vero limite però è la poca illuminazione prodotta (un solo led non può fare miracoli), però d’estate mi è comodissimo perchè è piccolissimo ed entra comodamente nella tasca del pantalone, mentre nel periodo freddo uso un altro set di luci “tradizionale” (e decisamente più luminoso e sicuro) che trova spazio nelle ampie tasche di un giubbotto.
    Un saluto

    • <cite class="fn">Elessarbicycle</cite>

      Ciao Carlo, si, queste lucine servono a farsi vedere non a illuminare.
      Anche io le uso in estate, in vacanza.
      Qui in città la sera giro come un albero di natale…

      Fabio

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