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Le funzioni

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Le funzioni.

Settato il tutto, e non è difficile se ci sono riuscito io che chiedo a mia figlia di memorizzarmi i numeri in rubrica perché non sono capace, quindi può farlo chiunque, scopriamo le quattro funzioni principali, tutte gestibili tramite satellite.

La schermata in avvio si aprirà sulla funzione Fitness, e nella finestra di destra vediamo le calorie bruciate (zero, sono fermo per fotografare…). Possiamo scorrere le altre con un semplice tocco sul satellite e decidere quale visualizzare a tutto schermo. E sono il navigatore, la rubrica contatti e la musica.

Possiamo anche accedere a un veloce tutorial che ci ricorda le combinazioni di tasti per attivare le funzioni fondamentali, oltre a offrire una panoramica delle previsioni meteo. Quest’ultima funzione mi piace molto 😀

Il navigatore è il vero cuore del sistema, ed è più di un semplice navigatore. Non è un veloce adattamento di un qualunque sistema di navigazione pensato per le auto: è studiato e sviluppato per chi pedala.

Il funzionamento è intuitivo, basta cliccare su “Edit route” e indicare la destinazione. In pochi secondi il sistema calcolerà il percorso perché la nostra attuale posizione l’ha già calcolata all’accensione.

Vi chiedo adesso di prestare attenzione alle voci presenti sopra la mappa: Fastest, Shortest e Quietest.

Che significano? Significa che il ciclista può scegliere il percorso più veloce, più breve o più tranquillo. Significa che non ci manda sull’autostrada o superstrade, come succede con altri navigatori non specifici per bici; significa che ci indica il percorso più veloce o breve tenuto conto del traffico; significa, cosa più importante, che sceglie un percorso che anche se più lungo, si snoda su variazioni altimetriche più dolci e tutto tenendo conto del meteo in quelle zone.

Uno dirà: ok, ma il paese che voglio raggiungere è pur sempre a 500 m.s.l.; vero, ma sappiamo pure che esistono sempre diversi versanti per salire, è una cosa è raggiungere l’altitudine su una salita che si snoda per 10km e una altra valicando un muro di 1 km. Dati a caso, solo per chiarire l’idea.

Ho fatto diverse prove, sfruttando i tanti percorsi che costellano i Monti Aurunci; perché sono salite che conosco bene, ci pedalo per due mesi l’anno quasi tutti i giorni, e quindi se è tosta o pedalabile lo so bene. Il navigatore non mi ha sbagliato una scelta. In alcuni casi i percorsi “Veloce” e “Breve” sono coincisi, però il più breve aveva anche tratti con pendenze molto forti e lì, onestamente, la parola velocità non è nelle mie gambe. E’ anche vero che alternative non ce ne erano, il percorso cambiava solo se sceglievo l’opzione “Tranquillo”. Che può allungare l’itinerario anche parecchio, ma devo riconoscere che spesso ha calcolato le tracce dei percorsi che scelgo anche io quando, appunto, sono stanco e preferisco fare più chilometri ma evitare pendenze cattive col caldo estivo.

Tramite il comando al manubrio è possibile “zoomare” sul percorso o cambiare l’angolo di visuale.

La funzione Fitness offre alcuni dati base, come velocità istantanea, media, distanza percorsa, calorie consumate e altro. Sono integrabili usando una coppia di sensori cardio e cadenza che abbiano comunicazione Bluetooth, facilmente reperibili in commercio.

E’ possibile sfruttare la finestra di destra per visualizzare il navigatore: delle intuitive icone indicano con una freccia la direzione da seguire. Utile se si vuol tenere d’occhio il ritmo della pedalata senza timore di sbagliare strada.

Se non abbiamo impostato una destinazione apparirà una bussola.

Mi è piaciuta la funzione Musica, anche questa visibile a tutto schermo o solo nella solita finestra di destra. Dopo aver avviato la nostra playlist dal telefono, tramite il satellite al manubrio potremo comandare il volume e la sequenza dei brani. Utile se durante una salita particolarmente dura vi parte un pezzo degli Inti-Ilimani, che non avete mai cancellato perché vi ricorda le infinite assemblee studentesche a cui, diciamolo, andavate solo per conoscere ragazze, e vi deprime la cadenza.

La funzione Contatti consente di aprire velocemente la nostra rubrica sempre usando il satellite al manubrio e chiamare la persona desiderata. Prima è necessario sincronizzare la rubrica, cose che io, come si vede in foto, mi sono astenuto dal fare. Non sopporto quando mi telefonano mentre pedalo (Eh? Ma cos’è questa voce affannata? Non stai bene? Sto benissimo, sto salendo da 8 km a 21 di media, vorrei vedere te, li mort###: click…) figuriamoci se lo faccio io.

Possiamo accedere a un rapido tutorial, dare uno sguardo alle previsioni meteo aggiornate di continuo e scadenzate per singola ora e visualizzare altre informazioni; per esempio livello di carica della batteria, voce navigatore on/off, come abbiamo regolato le luci e altro.

Le luci hanno tecnologia Ambi-Sense e sono gestibili sia da telefono, premendo l’icona a schermo, che da satellite. Le modalità possono essere spento, anabbagliante, abbagliante o automatico.

Nel caso della funzione automatica l’icona a schermo ci avvisa della sua funzione; durante il giorno, quando la piena luce del faro è inutile, si accendono solo i due archi laterali per sicurezza.

Con le luci attive si illumina anche il satellite, rendendo agevole visualizzare il comando.

Le luci sono efficaci e visibili da lontano; oltre a illuminare la strada in modo davvero efficace.

La tecnologia Ambi Sense funziona e avere abbagliante e anabbagliante non è una boutade come pensavo. Basta una occhiata alle foto in basso, in una la luce è in funzione abbagliante e nell’altra anabbaglinate.

La funzione Antifurto è una buona idea. Una volta fermi, senza aver chiuso la app, apparirà in basso a sinistra l’icona di un lucchetto. Cliccandoci sopra, il lucchetto si chiuderà per avvisarci dell’avvenuto innesto dell’antifurto.

Che sia avvierà appena la bici sarà mossa, facendo partire una sirena, le luci in modalità lampeggio e la finestra sul corpo del COBI si colorerà di rosso.

La sirena però è deboluccia; ho fatto una prova mentre prendevo il caffè al bar incaricando un amico di rubare la bici: all’interno del locale, malgrado fossi al bancone e vicino all’ingresso, non ho sentito niente. Che poi il mio amico abbia continuato a scorrazzare indisturbato con la bici a sirene e luci accese sotto il naso di diverse pattuglie di vigili urbani senza che nessuno di loro si insospettisse non è colpa del COBI…

Sappiamo come si installa e cosa può fare: andiamo in strada.

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