Buona Pasqua

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Eccomi qui per augurare a tutti voi una felice e serena Pasqua; in famiglia o sui pedali, come preferite. Con una immagine di repertorio in home page…

Avrete notato che nell’ultimo periodo il blog si è parzialmente fermato. Colpa mia, avevo in programma due test di bici ma ho disdetto. Sinceramente non mi andava di pedalare su qualche migliaio di euro di biciclette non mie, almeno finché non mi saranno passati il nervoso per il furto della mia e l’ansia mentre pedalo. Star lì a guardarsi intorno di continuo credetemi non è piacevole.

Ho temporaneamente fermato anche la microfficina, sia perché dopo gli assemblaggi sarei dovuto uscire a provare che tutto fosse perfetto, ritrovandomi nella situazione di sopra; e sia per assoluta mancanza di tempo. Credo di poter riprendere qualcosa fra tre o quattro settimane. Microfficina ferma, lo sapete, significa che la rubrica “Officina” langue, per la solita storia che pubblico solo ciò su cui metto le mani personalmente.

Perché così poco tempo da dedicare al blog? Beh, a parte lavoro e famiglia, le “ore bici” sono tutte fagocitate da due progetti.

Il primo è la nuova Elessar, per la quale ho notevoli difficoltà sia a reperire il materiale necessario alla costruzione del telaio in Italia e sia a reperirlo nelle dimensioni che servono a me. Appena sembra che hai risolto un problema di compatibilità ne spunta subito fuori un altro.

Ah, che bello, questa scatola movimento va bene con queste congiunzioni del triangolo, sono a posto! Sbagliato, perché poi scopri che quella scatola movimento è per tubi tondi e non ovali, non avresti spazio per i parafanghi a meno di non allungare il carro. Già, ma di quanto? Lo puoi scoprire solo con la congiunzione in mano, ma visto che quelle che voglio io non sono proprio a buon mercato non è che puoi fare acquisti solo per misurarle bene. Dico la scatola movimento per dirne una, ma non immaginate sulla forcella quanto ci stiamo impazzendo. Non volessi un telaio in acciaio a congiunzioni sarebbe davvero semplicissimo, ma che quella sarà la tecnica di costruzione del telaio è un punto fermo sul quale non cederò.

Al massimo se scopriremo (io e il sempre paziente Antonio Taverna) che volendo usare alcune misure congiunzioni adatte non ce ne sono, nemmeno con disegno differente a cui poi dovremmo noi apportare le necessarie modifiche, opterò per qualcosa di più tradizionale. Ma lo studio prosegue, un problema alla volta la soluzione fino ad ora l’abbiamo sempre trovata. Inutile ricordare che il mio smisurato ego mi impone di tentare strade non seguite da altri… 🙂

Il secondo progetto è allo studio, io Antonello stiamo valutando la fattibilità. Non è semplice per me, si entra in un campo dove oltre l’inesperienza vanto una assoluta incapacità.  L’idea sarebbe prenderci l’importazione di telai in acciaio di una nota marca statunitense, quasi del tutto assente in Italia, e proporne la vendita sia come solo telaio che come bici assemblate secondo i gusti del ciclista, tenuto conto delle compatibilità tecniche e del budget di spesa. Ma ci sono così tante difficoltà burocratiche da risolvere che mi sento perduto. Infatti ho delegato Antonello per studiare problemi e trovare soluzioni agli aspetti più propriamente commerciali (acquisti, dogana, garanzia, approvvigionamento ecc.) mentre io studio le fattibilità tecniche, ossia come potrebbero essere assemblati i telai, con quali componenti e accessori, cosa ci va bene e cosa no. E stiamo valutando anche l’importazione di alcuni componenti introvabili qui in patria.

L’idea è creare pezzi unici ma su telai di serie, anche se telai di alta qualità. Ricorrere a telai artigianali, su misura, sarebbe più bello ma affrontiamo una difficoltà alla volta.

Sarebbe bello anche conoscere le vostre opinioni su questa idea.

E poi c’è da dare una risistemata alla grafica del blog, ristrutturazione che sto rinviando da tempo ma che si renderà necessaria se riuscirò a dedicarmi ad altre iniziative in programma per il blog.

Insomma, voi lettori fedeli sapete che se per un periodo il blog rallenta il ritmo non è mai per pigrizia ma solo perché sono al lavoro su altri fronti; e che poi travaso qui.

Buona Pasqua

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