Bicycle Line Aero 2.0

Le conclusioni

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Le conclusioni

L’idea di proporvi un test di abbigliamento sportivo ha preso forma con l’anno nuovo. Potrà sembrare presto ma non lo è, vi ho detto spesso che organizzare una prova su strada non è come acquistare in negozio: ordini e dopo due giorni hai il pacchetto a casa.

Già in occasione della recensione del completo invernale Bicycle Line, quindi lo scorso ottobre, chiesi la disponibilità alla azienda, ovviamente quando il clima lo avrebbe permesso.

In programma avevo inserito un solo test di abbigliamento, sicuro che un secondo non avrei avuto tempo di svolgerlo per bene, troppo materiale da gestire col rischio di non riuscire a essere approfondito come piace a me. Meglio rinunciare a un articolo piuttosto che pubblicare male.

Contattare di nuovo Bicycle Line però non è stata comoda scorciatoia; avevo già toccato con mano l’ottima qualità, soprattutto se rapportata al prezzo assai competitivo perché sono capi che nulla hanno da invidiare a quelli di marchi blasonati (e sia chiaro che Bicycle Line non è l’ultima venuta, è sul mercato da 30 anni e non dureresti così tanto se non avessi qualità da offrire) e avendo tempo per un unico test di abbigliamento sportivo volevo proporvi qualcosa di utile. Sapete che se dopo un test scopro che alla fine quel tale prodotto non è all’altezza mi resta sempre la sensazione di aver perso il vostro e il mio tempo.

Cosa che qui non è successa, facile a questo punto intuirlo. Questo, come tutti gli altri test che sto dedicando al ciclismo sportivo stradale, mi stanno rimandando ottimi risultati. Vero che parliamo di prodotti al top, come la gamma Pirelli PZero di cui già state leggendo e il casco Met 3K carbon di cui avete appena letto, e di questo Aero 2.0 oggetto del test odierno, quindi in un certo senso mi sono reso la vita facile. Difficile se non impossibile incappare in difetti o errori quando tratti le eccellenze.

Questo Aero 2.0 non è propriamente il top di gamma così come siamo soliti intendere. E che è sempre una valutazione sbagliata. Il pubblico meno attento guarda solo al prezzo finale, se un componente o accessorio costa meno del fratello in gamma, allora viene ritenuto un gradino sotto.

Non è così che funziona, almeno non così funziona per tutti. Bisogna guardare all’uso.

Significa che ogni bici, componente o accessorio, quindi anche l’abbigliamento, ha una sua destinazione d’uso specifica e quindi determinate soluzioni, che alzano anche il prezzo finale, non è detto siano adatte in quel caso specifico.

Questo Bicycle Line Aero 2.0 posso tranquillamente inserirlo tra i top di gamma nell’uso sportivo amatoriale, anche agonistico, perché è costruito con materiali di qualità, ha un fondello assai performante, è traspirante e adatto a più usi, compreso il fuoristrada leggero di cui ho detto.

Ha un taglio che privilegia il comfort, quindi più “morbido” di capi ultraslim che puoi indossare solo se sei una acciuga altrimenti ti tirano da tutte le parti.

Ma nulla sacrifica alle prestazioni perché resta ben aderente al corpo, non gonfia o sbatacchia in velocità, non si arriccia o tira nei movimenti continui.

Il pantaloncino non teme lunghe distanze né cadenze elevate. Quattro ore passate in tranquillità, le cinque pure; non mi sono spinto fino alle sei ore in sella per stanchezza mia. Pedalare per i test, lo spiegai, è molto diverso dall’allenarsi, anzi è il suo opposto e il fisico ne esce parecchio stressato.

Comfort quindi non solo nella vestibilità ma, altrettanto importante, nell’uso. Un insieme di fattori, dal taglio al fondello di cui ho detto, alla scelta dei materiali, il tipo di cuciture e le tante piccole soluzioni tecniche nascoste come per esempio il fondo gamba tra i migliori che ho mai provato (in assoluto, non solo per i test qui sul blog e pedalo da 35 anni…) con un contatto piacevolissimo sulla pelle a che mai ha spostato il pantaloncino, facendolo salir su.

Isolamento termico buono, con una leggera maglia intima l’ho usato con temperature più basse di quelle consigliate e sono stato benissimo. Per il caldo forte, già detto, dovremo attendere. Ma da quel che ho visto e provato, perché alla fine, scritto in chiusura del precedente paragrafo, se sali per 12 km a 26 gradi su una strada con punte del 15% sudi tanto uguale e la traspirabilità la metti alla prova. Pure la tua gamba…

Ampia la gamma di colori, abbinamento con casco e bici garantito.

Guanti Pavè ottimi e non solo in uso stradale. Gran confort di marcia pure per loro, particolarmente gradito sul Pavé (e volevo vedere…) e in fuoristrada. Come piacevoli da indossare e usare sono stati i calzini Miglia, efficaci anche con scarpe dalla suola in carbonio.

Chiudo con le notazioni sul prezzo e i relativi link, così come indicati sul sito ufficiale.

La maglia Aero 2.0 è proposta a 59,9

Il calzoncino Aero 2.0 è proposto a 73,5 euro

Poco più di 130 euro quindi, inclusa la spedizione che in questo caso è gratuita perché supera gli 80 euro di spesa.

Alla luce delle qualità emerse lo trovo assai competitivo.

I guanti Pavé sono proposti a 34,5 euro. Una cifra rapportata alla fattura, sono guanti al top. E per me che pongo sempre la comodità in primo piano, una assai piacevole scoperta.

Infine le calze Miglia sono proposte a 9,9 euro, quindi anche loro in linea con la qualità offerta e competitive per prezzo e prestazioni con modelli analoghi di altre marche.

In definitiva possiamo attrezzarci come si deve senza sacrificare prestazioni, comfort e, diciamolo, nemmeno il look (alcune varianti cromatiche le trovo davvero belle, questa nera più di tutte) senza investire una fortuna.

Buone pedalate.

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